Politici che litigano ne abbiamo visti tanti. Ma non si ricorda di politici che prendono a morsi gli avversari. E’ successo a Trapani, in consiglio comunale. Da una parte i conti in rosso del Comune dall’altra parte l’ex sindaco che stanco delle critiche decide di comportarsi un po’ come Sgarbi (protagonista del gavettone più famoso della tv, quandò lanciò un bicchiere d’acqua in diretta contro Roberto D’Agostino) ma anche un po’ come Mike Tyson (il pugile che staccò con un morso l’orecchio all’avversario Holyfield). E’ stato questo l’esito finale della riunione consiliare di ieri sera.
Il consiglio doveva discutere di rincaro delle tasse, Imu, per via di un buco di bilancio da 7 milioni di euro, una discussione finita per l’appunto con un morso assestato dall’ex sindaco pidiellino Girolamo Fazio (primo cittadino per 10 anni, già noto per aver ricevuto accoglienze “particolari” nelle scuole della città e oggi eletto con una lista “fai da te”) ai danni di un consigliere comunale lombardiano, Salvuccio Pumo. Tutto questo preceduto da una scena di goliardica memoria scolastica, quasi da “Oggi le comiche”, solo che protagonisti non sono stati né studenti né comici di professione, ma due politici. Dapprima un gavettone e poi un inseguimento tra i due consiglieri per i corridoi del palazzo. Il tutto davanti ai colleghi un po’ sorridenti e un po’ allibiti.
Pumo era intervenuto durante i lavori rimproverando a Fazio la responsabilità del buco di bilancio per il quale si sono dovute aumentare le tasse, Fazio aveva risposto e la cosa sembrava finita lì. Tanto che mentre il presidente del Consiglio si apprestava a dichiarare chiusi i lavori, Pumo si avvicinava a Fazio ma più per chiosare che per altro, quasi a volerlo sfottere. E qui scattava la scena del “gavettone”. Fazio aveva dinanzi una bottiglietta d’acqua aperta: l’ha afferrata e ha indirizzato il getto verso Pumo che però ha fatto in tempo a ripararsi. Tanto che Fazio stesso ha finito per farsi la “doccia”.
Da quel momento in poi davanti ai consiglieri è iniziata la scena comica. Fazio si è alzato dai banchi, Pumo ha iniziato una corsa dentro l’aula e poi fuori, è passato per i corridoi, ha tentato di salvarsi entrando nei bagni, con l’ex sindaco sempre dietro. Alla fine Fazio è riuscito a raggiungerlo e ad assestargli il morso al naso, con tanto di ferite, per fortuna superficiali, per il malcapitato.
Per la verità non è la prima volta che Fazio trascende tanto che appresso si porta una condanna per tentata violenza privata. Un episodio che risale a quando era sindaco: aveva convocato nel suo ufficio l’allora presidente dell’azienda di trasporto urbano, peraltro suo stesso compagno di partito, e gli intimò che se non avesse fatto come lui pretendeva lo avrebbe rimosso dall’incarico e fin troppo su di giri continuava dicendo che non si sarebbe fermato solo alla rimozione. Allora si difese dicendo che agì in quel modo per difendere la città, per la “sceneggiata” di ieri sera invece “tutto è avvenuto per caso” ha fatto sapere di buon mattino. Niente era previsto, insomma.