Ieri un’intervista di Concita De Gregorio su Repubblica ha lanciato la terza candidatura alle primarie del Pd, quella di Laura Puppato: piccola imprenditrice (azienda con 9 dipendenti), capogruppo Pd in consiglio regionale veneto, ex sindaco di Montebelluna (Treviso) (lista civica sostenuta dall’Ulivo), ha rifiutato – spiega nell’intervista – di seguire Grillo nei comizi come testimonial perché «non mi è mai piaciuto quel tono, quel disfattismo apocalittico».
Ma oltre a questi pochi dati, chi è Laura Puppato? Che chance reali ha la sua candidatura? So che in Veneto è conosciuta, ma nel resto d’Italia? Uscirà dal Veneto girando l’Italia con qualche mezzo anche lei? E con quali soldi?
C’è chi dice che è una candidatura studiata da Bersani per togliere voti a Renzi: in effetti Puppato, come Renzi, esprime stili e valori che possono piacere a quegli elettori a cui Bersani sembra troppo legato al vecchio establishment, e allora vorrebbero un candidato «nuovo».
C’è chi dice invece che si candida allo sbaraglio per motivi ideali («un’anima bella», diceva ieri Concita De Gregorio). Nel frattempo ieri sera è uscita un’altra intervista, di Marina Terragni, nello spazio on line di «Io Donna» del Corriere, da cui emerge una Laura Puppato:
- Equilibrata: parla bene sia di Bersani, sia di Renzi, sia di Grillo.
- Concreta: dice subito tre cose che farebbe come premier: (a) defiscalizzazione degli investimenti in tecnologie, ricerca, innovazione, (b) smart cities, (c) amministrazione più efficiente.
- Idealista: quando dice che vuole «cambiare il volto del Paese» e continua: «Vede, io mi sento molto ricca perché ho bisogno di poco per vivere, non ho vizi, vivo in una villetta a schiera, vestirmi mi interessa poco, guido un’utilitaria».
- Infine anche ingenua, perché conclude: «Per ora di budget non ce n’è. Qualche idea mi verrà insieme al gruppo di amici che sostengono strenuamente la mia candidatura».