Trovata pubblicitaria o ennesima provocazione, poco importa: il consigliere regionale della Lombardia Nicole Minetti sfilerà, in costume da bagno, nel corso della prossima sfilata Parah. Se l’obiettivo dell’azienda (e della testimonial) era far parlare di sé, è stato raggiunto brillantemente. E lo ammette candidamente, in un lungo comunicato, la stessa Parah. Già dal titolo (“Sì! Volevamo la vostra attenzione”) si percepisce l’intento provocatorio. E poi, con un vittimismo eroico, parte una predica sulla necessità di destare scandalo per attirare l’attenzione sui costumi da bagno del brand italiano: “Parah negli anni ha sempre cercato di portare avanti l’immagine di un brand serio, ricercato, avvalendosi anche di testimonial famosi che hanno portato orgogliosamente i nostri capi e che noi con soddisfazione abbiamo visto far parte delle nostre campagne pubblicitarie. Ma al giorno d’oggi l’unico modo per colpire l’attenzione sembra essere quello di stupire e creare scandalo, ecco perché spesso i nostri modelli non hanno ottenuto l’attenzione sperata”.
E visto che l’andazzo è questo, cosa fa il brand “serio e ricercato”? Non solo si adegua, ma addirittura rilancia, ingaggiando la ragazza più chiacchierata d’Italia, sovrana incontrastata del gossip e che, dettaglio non da poco, siede sui banchi del consiglio regionale lombardo, intascando ogni mese una paghetta mica da ridere.
Che Nicole Minetti abbia accettato non sorprende. L’igienista dentale riminese non ha mai nascosto le sue velleità “artistiche” e in fondo, ancora prima di essere paracadutata in politica dal suo premuroso Pigmalione, l’avevamo già vista ancheggiare in tv. Anche se, beninteso, dietro la decisione di sfilare c’è l’intento titanico e ammirevole di sostenere il made in Italy: “Ho deciso di accettare – ha dichiarato Minetti – perché la moda è un settore importante dell’economia italiana e ritengo doveroso sostenerla”. Una sorta di impegno istituzionale, insomma.
Di fronte a casi del genere, ci si aspetterebbe una dura presa di posizione del partito di apparenza, ma quando il partito è il Pdl, non c’è molto da pretendere.
Sulla passerella milanese, dunque, ci toccherà assistere all’ennesima esibizione dell’onorevole Minetti. Conseguenze di questi tempi balordi, in politica e non solo. E verrebbe quasi la voglia di ringraziare il cielo: tra consigliere regionale e consigliere regionale, ci sarebbe potuto capitare Francone Fiorito.