E meno male che era nata per velocizzare il traffico sull’appennino. Non c’è solo Ripoli con la sua frana e le case evacuate. Sulla parte della Variante di valico già in funzione, la galleria Monte Mario, la prima a entrare in esercizio nel 2006 ha già i suoi problemi. Tre corsie per senso di marcia, oltre due chilometri di lunghezza, da molte settimane ha il limite dei 90 chilometri orari, sia in direzione Bologna che in direzione Firenze. Ma non è solo un problema recente. Nella foto riportata su Google maps scattata nel 2009, oltre al limite di velocità a 90 chilometri orari c’è anche la chiusura della prima corsia di destra.
Possibile che su una autostrada appena costruita già si debba andare a velocità così ridotte anche se non ci sono lavori in corso? La stessa domanda è stata protocollata oggi negli uffici della Regione Emilia Romagna dal consigliere Andrea Defranceschi, che chiede alla giunta di Vasco Errani chiarimenti. Il politico del Movimento 5 stelle, che quella strada la percorre ogni giorno per andare a casa, riporta nella sua interrogazione diverse circostanze che qualunque automobilista può notare quella galleria, la prima che ci si trova davanti quando da Bologna si va verso Firenze. “In entrambe le carreggiate, soprattutto nella parte centrale, il fondo stradale presenta pericolosi dossi e avvallamenti non segnalati, che non riguardano solo il manto, interessando anche i marciapiedi di servizio”, si legge nella interrogazione, che poi prosegue: “Spesso si notano infiltrazioni di acqua sulle pareti che portano a pensare a rotture nel rivestimento della galleria”.
Dentro la galleria Monte Mario spesso si balla. È vero che, come scrive anche Defranceschi, “frequenti sono i lavori notturni di rifacimento e raschiamento del manto stradale con connessa chiusura delle carreggiate interessate”, ma è anche vero che questo raschiamento non sembra bastare. Allora periodicamente si limita la velocità anche per evitare che i tir prendendo dossi, abbiano pericolosi sbandamenti. E poi c’è il marciapiede, con i blocchi che lo formano che sono sfalsati: si vedono a occhio nudo e sono spia che forse c’è qualche cosa che non quadra.
A preoccupare l’esponente del movimento di Beppe Grillo è principalmente una vecchia relazione della Rocksoil, la società di proprietà dell’ex ministro Pietro Lunardi, che nel 1992 scrisse che il terreno era costituito da argille limose e sabbia.
Nell’interrogazione il consigliere Defranceschi tira in ballo anche la questione di Ripoli, poche decine di chilometri più a sud, il paesino dove i lavori della galleria Val di Sambro, hanno riattivato una frana che sta facendo muovere il paese e le case di molte decine di centimetri negli ultimi anni e nel quale molte famiglie sono state evacuate. Anche lì, soprattutto all’imbocco sud del tunnel in costruzione, la stessa ditta che scava, la Toto, a maggio aveva inviato una relazione alla Procura della Repubblica di Bologna con un risultato clamoroso: la pressione dei milioni di metri cubi di frana ha già modificato di alcuni centimetri l’assetto della galleria e nel corso degli anni la renderà del tutto inutilizzabile.
Autostrade dal canto suo ha sempre negato questi danni, ma vedendo oggi i marciapiedi della galleria Monte Mario, un pensierino al tunnel che fra qualche anno potrebbe entrare in funzione anch’esso già compromesso viene spontaneo. A Ripoli che combatte con la frana e chi l’ha riattivata due abitazioni, al momento con persone che civivono, si sono mosse di 1-2 centimetri in un mese. La casa della signora Toraldo per esempio, si è mossa di oltre 2 centimetri rispetto al 19 agosto scorso (da 12 cm a 14,4 cm).
Per tornare alla questione della galleria Monte Mario l’ufficio ispettivo Anas di Bologna passa la patata bollente alla concessionaria, cioè la società Autostrade per l’Italia che a ilfattoquotidiano.it non nega che qualche problema ci sia: “Il limite di velocità a 90 chilometri orari all’interno della galleria è stato indicato a seguito di alcune irregolarità nella pavimentazione emerse in corrispondenza del margine destro della galleria, che in ogni caso non generano alcun tipo di problematica per la sicurezza della circolazione. Attualmente – si legge nella nota della società Autostrade – le suddette irregolarità sono soggette alla fase di monitoraggio strumentale, a valle della quale sarà avviato il ripristino, presumibilmente entro il prossimo mese di novembre. La segnaletica di limite di velocità è inoltre legata all’intensificazione della frequenza di cantieri di ispezione e manutenzione all’interno della galleria, a valle del periodo di traffico intenso per i rientri dalle vacanze estive, con conseguente necessità di riduzioni di carreggiata e chiusura saltuaria di alcune corsie”.