Il mondo FQ

Regali in cambio di prescrizioni di ormoni ai bambini, 67 medici indagati

I camici bianchi sono accusati di aver ricevuto da 12 informatori scientifici della Sandoz somme di denaro, viaggi all’estero e oggetti di valore per equivalenti 500mila euro. Il prossimo passo è verificare se le prescrizioni hanno recato danno alla salute dei piccoli pazienti
Commenti

Regali in cambio di prescrizione di farmaci, nello specifico ormoni per la crescita destinati ai bimbi. Questo l’intreccio tra una azienda farmaceutica, la Sandoz, e 67 medici specialisti – soprattutto endocrinologi e nefrologi di strutture pubbliche e private – sparsi in tutta Italia, che sono finiti nella rete nei Nas. Circa 300 carabinieri del Nucleo operativo a tutela della salute e dei Comandi provinciali di 15 regioni stanno eseguendo in queste ore 77 perquisizioni a carico dei 67 medici indagati. 

I camici bianchi sono accusati di aver ricevuto, attraverso una organizzazione di informatori scientifici (12 persone) di una azienda farmaceutica somme di denaro, viaggi all’estero e oggetti di valore. L’indagine, condotta dal Nas di Bologna, è partita circa 2 anni fa ed è coordinata dalle Procure di Rimini e Busto Arsizio (Varese). Gli specialisti avrebbero intascato l’equivalente di circa 500mila euro per migliaia di prescrizione contestate. I reati ipotizzati sono quelli di truffa al Servizio sanitario nazionale, comparaggio, associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e falso.

L’indagine ha portato alla scoperta dell’esistenza di una “collaudata organizzazione” che per incrementare le vendite di alcune tipologie di farmaci destinati ai bambini per curare i disturbi della crescita, dava o comunque prometteva somme di denaro, viaggi di piacere all’estero, oggetti di valore ed altro, a medici di strutture ospedaliere pubbliche e private, giustificandole con falsa documentazione, che indicava come il denaro fosse frutto di attività di consulenza, un contributo a congressi e seminari, o a viaggi per partecipare a meeting e seminari. 

“Non è la prima e, temo, non sarà l’ultima indagine di questo tipo – ha ammesso nel corso di una conferenza stampa il colonnello Antonio Diomeda, vicecomandante dei Nas – ma lo scenario che ne emerge stavolta è particolarmente allarmante. E’ un rapporto delittuoso e perverso quello che si era stabilito tra gli informatori scientifici e i medici, teso a favorire il consumo di alcuni farmaci biosimilari in cambio di somme di denaro (poi fatte passare per compensi di consulenze e studi, elargizioni ad associazioni onlus, rimborsi spese di congressi e convention, ndr), di viaggi in Italia e all’estero per i medici e i loro familiari e di oggetti quali gioielli e personal computer“.

Gli informatori scientifici sollecitavano i medici indagati ad aumentare le prescrizioni con l’inserimento in terapia di nuovi piccoli pazienti a cui venivano somministrati due tipi di farmaci innovativi a base di ormoni. I professionisti coinvolti sono specialisti in nefrologia, endocrinologia e pediatria e in alcune circostanze non esitavano a chiedere somme superiori con i dirigenti dell’industria che si premuravano di incontrarli personalmente. Il prossimo passo per i Nas, ha spiegato il tenente colonnello Giovanni Capasso, “è quello di verificare se queste prescrizioni hanno in qualche modo recato danno alla salute dei bambini”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione