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Riciclaggio, le operazioni sospette nel 2011 aumentano di un terzo

Le segnalazioni trasmesse all'Unita di informazione finanziaria sono state quasi 49mila. Secondo il ministero dell'Economia si tratta di una "crescita continuata anche nei primi mesi dell'anno in corso". Lombardia e Lazio ai primi posti
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Nel 2011 le segnalazioni di operazioni sospette trasmesse all’Unità di informazione finanziaria hanno registrato un incremento del 31,5% rispetto al 2010. In particolare 48.836 segnalazioni hanno riguardato l’antiriciclaggio e 239 il finanziamento al terrorismo. I dati sono quelli del ministero dell’Economia nella Relazione annuale sulle politiche e le attività di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo attuate nel corso del 2011.

“Tale crescita è continuata anche nei primi mesi dell’anno in corso, che confermano il trend in aumento delle segnalazioni su livelli molto sostenuti”, rileva il ministero dell’Economia. Nell’attività di ricostruzione dei flussi finanziari sono state talvolta riscontrate “operatività anomale – evidenzia la relazione – riconducibili a fenomeni di corruzione, la cui individuazione non risulta peraltro agevole poiché spesso celati da operazioni collegabili a svariate tipologie di anomalia finanziaria. In tali casi si è riscontrato il trasferimento di somme di denaro mediante contanti, l’utilizzo di assegni o, talvolta, disposizioni di bonifico destinate a, o provenienti da, conti schermati detenuti nei cosiddetti paradisi societari e fiscali”.

Nel 2011 gli intermediari finanziari hanno trasmesso oltre 48mila segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio. Le banche si confermano la categoria che invia il maggior numero di segnalazioni. Il numero di segnalazioni di operazioni sospette pervenute dagli intermediari finanziari nel 2011 è aumentato, rispetto al 2010, per tutte le regioni, eccetto che per il Friuli Venezia Giulia e il Molise. La Lombardia e il Lazio si confermano ai primi posti, mentre si osserva un aumento delle segnalazioni provenienti dalla Campania, dall’Emilia Romagna e dal Veneto. E’ più che raddoppiato, inoltre, il numero di segnalazioni provenienti dall’Abruzzo e dalle Marche. Nel 2011 è aumentato a 492 (da 223 nel 2010) anche il numero degli “allarmi” provenienti da operatori non finanziari e da professionisti e i notai si confermano la categoria professionale che ha inviato più segnalazioni.

Le tipologie di operazioni maggiormente segnalate continuano a essere le transazioni in contante e i bonifici. Si conferma anche la tendenza all’aumento di segnalazioni riguardanti i bonifici esteri, la cui quota è quasi raddoppiata rispetto al 2010. “Su tale andamento può avere influito la normativa sullo scudo fiscale, che ha indotto gli intermediari a valutare con maggiore attenzione l’operatività con l’estero da parte dei propri clienti” spiega la Relazione. Dall’analisi delle segnalazioni sono individuabili infine diverse “anomalie di carattere fiscale”.

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