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Primarie, D’Alema ancora contro Renzi: “Sfascia, ma è la continuità col passato”

Secondo l'ex presidente del Consiglio quello del sindaco di Firenze non è un rinnovamento "convincente": "Al di là del dato generazionale non vedo elementi di novità sul piano politico e culturale rispetto alla stagione che abbiamo vissuto"
Primarie, D’Alema ancora contro Renzi: “Sfascia, ma è la continuità col passato”
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 “Matteo Renzi vuole sfasciare e cancellare tutto”. Massimo D’Alema, torna a parlare del sindaco di Firenze e lo fa a margine di un evento all’Università Bocconi di Milano. Ai giornalisti, che chiedevano lumi sulla sua dichiarazione per cui se Renzi avesse vinto le primarie nel partito, ci si sarebbe scontrati, D’Alema ha detto: “Dovete chiedere a lui, è lui che vuole sfasciare e cancellare tutto”.

D’Alema ha detto di non credere che “sia un rinnovamento convincente, al di là del dato generazionale non vedo elementi di novità sul piano politico e culturale rispetto alla stagione che abbiamo vissuto, anzi vedo elementi di continuità. Noi dobbiamo voltare pagina rispetto a una lunga stagione della politica italiana sviluppatasi attorno alla figura di Berlusconi. Il rinnovamento politico è anche sempre un fatto di idee, progetti e programmi altrimenti si ridurrebbe a ben poca cosa”.

Per l’ex presidente del Consiglio “primarie significano confronto e da questo bisogna uscire ricostituendo le ragioni dell’unità”. E poi fa ricorso al paragone americano: “Anche i democratici americani – spiega D’Alema – erano divisi tra Obama e la signora Clinton, ma poi si sono rimessi insieme. E’ la democrazia. L’alternativa è molto semplice, se un partito si affida alle decisioni di un capo si dice che è oligarchico, se si affida alla democrazia si dice che è diviso. Ci sono degli osservatori – ha detto – per cui qualsiasi cosa si faccia è sbagliata”.

Secondo l’ex presidente del Consiglio il nuovo esecutivo “il governo Monti ha segnato la fine della stagione del berlusconismo, una risposta importante all’emergenza che si era creata con un recupero di credibilità dell’Italia”. Insomma, “ha svolto un ruolo molto importante, adesso si tratta di andare oltre”, ha concluso.

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