Una discarica ancora una volta in mano al monopolista storico del Lazio, con un affidamento senza gara pubblica del servizio. E ancora: una valutazione delle osservazioni arrivate dagli enti pubblici lasciata in mano allo stesso proponente. Il commissario per l’emergenza rifiuti nel Lazio, Goffredo Sottile, di dubbi sulla scelta di Monti dell’Ortaccio – sito controllato dallo stesso gruppo che da trent’anni gestisce lo smaltimento dei rifiuti nella capitale – come nuova discarica “provvisoria” per Roma sembra non averne neanche uno. Nella lunga e animata audizione davanti alla commissione bicamerale sui rifiuti ha confermato con forza che l’unico interlocutore scelto per risolvere il nodo della monnezza romana si chiama Manlio Cerroni, l’anziano avvocato romano al centro di indagini dei carabinieri del Noe.
“L’inchiesta? Roba vecchia mi sembra”, assicura a ilfattoquotidiano.it rispetto al fascicolo che la procura di Roma ha ereditato dai magistrati di Velletri, autori di una richiesta di misure cautelari per i manager del gruppo Cerroni, la cui decisione è stata poi trasferita dal Gip per competenza territoriale. Eppure quel fascicolo oggi in mano al procuratore di Roma Giuseppe Pignatone conterrebbe accuse pesantissime, secondo le indiscrezioni trapelate la scorsa settimana sull’Espresso, con ipotesi di reato che vanno dall’associazione per delinquere, alla truffa, al traffico illecito di rifiuti e all’estorsione. Con una questione centrale che attende una risposta: cosa ha mantenuto – e cosa mantiene ancora oggi – Cerroni al vertice del sistema di gestione dei rifiuti nella regione Lazio?
Di fronte alle domande serrate dei deputati e dei senatori il prefetto Goffredo Sottile solo per un attimo sembra perdere la pazienza: “Io qui mi sento sotto accusa”. Poco prima il presidente Pecorella gli aveva chiesto con forza di spiegare “quali altri siti ha valutato” prima di scegliere la zona di Monti dell’Ortaccio, terreno di proprietà di Cerroni e a meno di un chilometro dall’attuale discarica romana di Malagrotta. “Non ci sono alternative – ha assicurato Sottile – altre soluzioni richiederebbero tempi lunghissimi e l’emergenza è alle porte”. Il nodo centrale è però la procedura che l’ufficio commissariale sta seguendo dallo scorso luglio, quando il precedente responsabile Giuseppe Pecoraro venne estromesso dopo l’annullamento della scelta di Corcolle.
“Non c’è bisogno di una gara pubblica – ha spiegato Sottile subito dopo l’audizione – perché si tratta di una proposta di un privato, non si tratta di un’opera pubblica. E su questo punto non chiederò il parere all’avvocatura dello stato, perché per me la situazione è chiarissima”. Sarà poi lo stesso commissario Sottile a decidere come funzionerà il rapporto con Manlio Cerroni: “Sarò io come commissario a stabilire le tariffe”, aggiunge. E sul monopolio? “Sto spingendo perché Ama – ovvero il gestore comunale della raccolta dei rifiuti a Roma – entri in società con Cerroni; a quel punto non ci sarà più il monopolio”, è la tesi sostenuta da Sottile. Un quadro che coincide sostanzialmente con quello che era l’antico progetto spinto da Mario Di Carlo, il politico del Pd laziale scomparso recentemente, che in un fuorionda registrato da Report ammetteva la sua stretta vicinanza con Manlio Cerroni. Una storia, quella dei rifiuti romani, che sembra ripetersi ciclicamente, con un unico e indiscusso protagonista.
Ambiente & Veleni
Emergenza rifiuti a Roma, per il commissario Sottile esiste solo Cerroni
Nell'audizione alla commissione bicamerale, il prefetto ha confermato che - nonostante le indagini che lo riguardano - l'unico interlocutore per risolvere la questione è il monopolista storico del Lazio, padrone di Malagrotta e del sito di Monti dell'Ortaccio, che diventerà la nuova discarica "provvisoria" capitolina
Una discarica ancora una volta in mano al monopolista storico del Lazio, con un affidamento senza gara pubblica del servizio. E ancora: una valutazione delle osservazioni arrivate dagli enti pubblici lasciata in mano allo stesso proponente. Il commissario per l’emergenza rifiuti nel Lazio, Goffredo Sottile, di dubbi sulla scelta di Monti dell’Ortaccio – sito controllato dallo stesso gruppo che da trent’anni gestisce lo smaltimento dei rifiuti nella capitale – come nuova discarica “provvisoria” per Roma sembra non averne neanche uno. Nella lunga e animata audizione davanti alla commissione bicamerale sui rifiuti ha confermato con forza che l’unico interlocutore scelto per risolvere il nodo della monnezza romana si chiama Manlio Cerroni, l’anziano avvocato romano al centro di indagini dei carabinieri del Noe.
“L’inchiesta? Roba vecchia mi sembra”, assicura a ilfattoquotidiano.it rispetto al fascicolo che la procura di Roma ha ereditato dai magistrati di Velletri, autori di una richiesta di misure cautelari per i manager del gruppo Cerroni, la cui decisione è stata poi trasferita dal Gip per competenza territoriale. Eppure quel fascicolo oggi in mano al procuratore di Roma Giuseppe Pignatone conterrebbe accuse pesantissime, secondo le indiscrezioni trapelate la scorsa settimana sull’Espresso, con ipotesi di reato che vanno dall’associazione per delinquere, alla truffa, al traffico illecito di rifiuti e all’estorsione. Con una questione centrale che attende una risposta: cosa ha mantenuto – e cosa mantiene ancora oggi – Cerroni al vertice del sistema di gestione dei rifiuti nella regione Lazio?
Di fronte alle domande serrate dei deputati e dei senatori il prefetto Goffredo Sottile solo per un attimo sembra perdere la pazienza: “Io qui mi sento sotto accusa”. Poco prima il presidente Pecorella gli aveva chiesto con forza di spiegare “quali altri siti ha valutato” prima di scegliere la zona di Monti dell’Ortaccio, terreno di proprietà di Cerroni e a meno di un chilometro dall’attuale discarica romana di Malagrotta. “Non ci sono alternative – ha assicurato Sottile – altre soluzioni richiederebbero tempi lunghissimi e l’emergenza è alle porte”. Il nodo centrale è però la procedura che l’ufficio commissariale sta seguendo dallo scorso luglio, quando il precedente responsabile Giuseppe Pecoraro venne estromesso dopo l’annullamento della scelta di Corcolle.
“Non c’è bisogno di una gara pubblica – ha spiegato Sottile subito dopo l’audizione – perché si tratta di una proposta di un privato, non si tratta di un’opera pubblica. E su questo punto non chiederò il parere all’avvocatura dello stato, perché per me la situazione è chiarissima”. Sarà poi lo stesso commissario Sottile a decidere come funzionerà il rapporto con Manlio Cerroni: “Sarò io come commissario a stabilire le tariffe”, aggiunge. E sul monopolio? “Sto spingendo perché Ama – ovvero il gestore comunale della raccolta dei rifiuti a Roma – entri in società con Cerroni; a quel punto non ci sarà più il monopolio”, è la tesi sostenuta da Sottile. Un quadro che coincide sostanzialmente con quello che era l’antico progetto spinto da Mario Di Carlo, il politico del Pd laziale scomparso recentemente, che in un fuorionda registrato da Report ammetteva la sua stretta vicinanza con Manlio Cerroni. Una storia, quella dei rifiuti romani, che sembra ripetersi ciclicamente, con un unico e indiscusso protagonista.
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Damasco, 16 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Difesa siriano ha accusato domenica il gruppo libanese Hezbollah di aver rapito e ucciso tre soldati in Libano. Lo hanno riferito i media statali.
"Un gruppo della milizia di Hezbollah... ha rapito tre membri dell'esercito siriano al confine tra Siria e Libano... prima di portarli in territorio libanese ed eliminarli", ha affermato il ministero della Difesa, citato dall'agenzia di stampa Sana.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha dichiarato che un colpo d'arma da fuoco proveniente dal Libano ha colpito un veicolo all'interno di un centro residenziale nel nord di Israele. "Stamattina, uno sparo ha colpito un veicolo parcheggiato nella zona di Avivim. Non sono stati segnalati feriti. Lo sparo è molto probabilmente partito dal territorio libanese", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. "Qualsiasi fuoco diretto verso Israele dal territorio libanese costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha aggiunto l'esercito.
Kiev, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il capo di stato maggiore delle forze armate, con un decreto emesso oggi, mentre le truppe in prima linea di Kiev continuano ad essere in difficoltà. Secondo un comunicato, Anatoliy Bargylevych è stato sostituito da Andriy Gnatov, a cui "è stato affidato il compito di aumentare l'efficienza della gestione".
"È un combattente", ha detto Zelensky parlando di Gnatov. "Il suo compito è quello di apportare maggiore esperienza di combattimento, l'esperienza delle nostre brigate nella pianificazione delle operazioni, difensive e offensive, nonché uno sviluppo più attivo del sistema dei corpi d'armata", ha aggiunto. "Tutto ciò che le nostre brigate hanno imparato dalla guerra dovrebbe essere implementato al cento per cento a livello di pianificazione".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Un uomo di 45 anni è stato dato alle fiamme nel bel mezzo di Times Square, a New York, la scorsa notte. Lo ha riferito la polizia. Le immagini delle telecamere hanno immortalato il momento in cui l'uomo, a torso nudo e gravemente ustionato, è stato trasportato d'urgenza dalle autorità in ambulanza dopo che le fiamme erano state spente.
La polizia afferma che il 45enne è stato soccorso alle 4 del mattino ed è stato portato in un ospedale vicino in condizioni stabili. Il suo aggressore sarebbe fuggito dalla scena ed è ricercato dalle autorità. Non sono state in grado di dire se l'attacco fosse casuale o mirato.
Gli investigatori hanno riferito che l'uomo era stato cosparso con un liquido infiammabile prima che qualcuno appiccasse il fuoco. La vittima, avvolta dalle fiamme, si era messa poi a correre, quando qualcuno è uscito da un'auto e ha spento il fuoco con un estintore a polvere.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos) - La Macedonia del Nord ha dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni per l'incendio in una discoteca che ha causato almeno 59 morti e decine di feriti, mentre le autorità hanno arrestato 15 persone per interrogarle e il ministro degli Interni ha affermato che un'ispezione preliminare ha rivelato che il club stava operando senza la licenza necessaria.
Al termine di una giornata in cui il piccolo Paese balcanico è stato alle prese con un disastro mai visto da decenni, il ministro degli Interni Panche Toshkovski ha dichiarato che il club nella città orientale di Kočani, dove si è verificato l'incendio prima dell'alba, sembrava operare illegalmente.
Più di 20 persone sono sotto inchiesta, 15 delle quali sono sotto custodia della polizia, mentre altri sospettati di coinvolgimento si trovano in ospedale, ha aggiunto Toshkovski. La maggior parte delle vittime dell'incendio, che ha devastato il nightclub Pulse durante un concerto hip-hop, erano adolescenti e giovani adulti. Circa 155 sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - Il desiderio della Gran Bretagna di rubare i beni russi è legato alla lunga tradizione inglese della pirateria, diventata un segno distintivo della corona britannica insieme a "rapine e omicidi". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Questa è una delle tradizioni inglesi, come bere il tè e le corse di cavalli. Il fatto è che la pirateria è stata legalizzata in Inghilterra", ha scritto la diplomatica sul suo canale Telegram. "Ai pirati era proibito attaccare le navi inglesi, ma era loro permesso derubare le navi dei concorrenti. Moralità immorale".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - I media libanesi riferiscono di un morto in un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Aainata. Ulteriori raid sono stati segnalati a Kafr Kila. Non ci sono commenti immediati da parte delle Idf.