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Processo Ruby, Fede: “Avvocati troppo cari, rinuncio a difendermi”

L'ex direttore del Tg4 si rimette alla "clemenza della Corte" perché finora ha speso circa un milione di euro per i legali nel caso in cui è coinvolto insieme a Nicole Minetti e Lele Mora: "Ho ottant'anni, in galera non ci vado. Farò ginnastica in giardino"
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Emilio Fede si rimette alla “clemenza della Corte”: dice di non avere più soldi per pagare gli avvocati. L’ex direttore del Tg4 lo spiega in un’intervista al settimanale Oggi: finora ha speso circa un milione di euro e non può più “permettersi di pagare spese legali” per il processo sul caso Ruby, in cui è imputato insieme a Nicole Minetti e Lele Mora. “E poi – ha aggiunto – ho fatto un calcolo: ho ottant’anni, in galera non ci vado. Se mi danno i domiciliari, ho una casa che affaccia su un giardino, comprerò un chihuahua e farò ginnastica”.

Fede ha quindi dichiarato di avere fiducia nella magistratura: “Perché dovrebbero prendersela con un poveraccio come me che dopo 24 anni a Mediaset è andato via senza neanche la buonuscita? L’unica cosa su cui spenderò tutti i miei soldi è nella ricerca del mittente della lettera anonima al Corriere della Sera con la bufala della valigetta di soldi che avrei tentato di portare in Svizzera”. E sulla scelta di Berlusconi di non candidarsi a premier ma di non lasciare la scena politica ha detto: “Al suo posto avrei fatto la stessa cosa: perso per perso le provi tutte. La magistratura con la condanna a 4 anni ha fatto un autogol: non si può accompagnare così all’uscita di scena uno come lui”. 

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