“Nichi, per usare il tuo linguaggio, ma va a elargire prosaicamente il tuo orifizio anale in maniera totale e indiscriminata”. È l’attacco firmato Luigi Marattin, assessore al bilancio del Comune di Ferrara e fedelissimo di Matteo Renzi, a scatenarlo l’analisi di Nichi Vendola di questa sera ospite a La7 che, come dice Marattin nella prima parte del suo tweet avrebbe affermato: “Renzi perderà le primarie anche perché ha come modello Tony Blair la figura più fallimentare della sinistra europea che ha sempre perso e fatto perdere”. Un linguaggio duro quello di Marattin che ha subito fatto inorridire i tanti utenti di twitter che seguono il suo account.
Un tweet verso le 23.30 che ha scatenato subito dure critiche e c’è voluto poco perché lo stesso Marattin cancellasse il commento. Ma se l’assessore ha cercato subito di correre ai ripari, ha dovuto testare la rigidità della rete che vuole ogni cosa pubblica e capace di lasciare traccia. A conservare uno screenshot del tweet (foto dello schermo) è proprio Paolo Fedeli, capo ufficio stampa di Sinistra Ecologia e Libertà che ha subito fatto diffondere il messaggio in rete dicendo: “questo è quello che pensa di Vendola e dei gay un assessore Pd al Comune di Ferrara”. Aggiungendo poco dopo: “Il PdL per nefandezze simili ha cacciato propri assessori. Curioso di vedere cosa farà il Pd”. Una reazione a catena tra sconcerto e attacchi che ha subito mobilitato i tanti utenti connessi.
E la marea di commenti ha costretto lo stesso Marattin a chiedere scusa, il quale ha affermato: “Stasera ho ascoltato un’affermazione di Nichi Vendola a “Otto e mezzo” che reputo sbagliata e scorretta, inerente la figura di Tony Blair. Non ha a che fare con le sue politiche, ma sulla sua attitudine a perdere”. E sull’affermazione da molti reputata omofoba commenta: “D’istinto ho scritto un post duro, che può essere considerato volgare. Me ne scuso, se ho offeso sensibilità di qualcuno. Ci tengo solo a precisare una cosa: sarei a mia volta offeso se qualcuno collegasse il mio post ai gusti sessuali di Vendola. Per me le preferenze sessuali (così come le fedi religiose, il sesso, il colore della pelle, ecc.) non sono caratteristiche che devono in alcun modo condizionare chi voglia esprimere opinioni (anche se dure, come nel mio caso) su una persona. In ogni caso, ho senza dubbio esagerato col linguaggio, e me ne scuso”.
E tra i commenti più duri ci sono proprio molti elettori Pd che ci tengono a dissociarsi dalle affermazioni omofobe contenute nel tweet, malgrado la smentita degli ultimi minuti. “Dimissioni subito”, si legge in rete, oppure ancora è proprio il gruppo Facebook Roma per Renzi a pubblicare uno status con scritto: “Ci dissociamo totalmente dalle dichiarazioni omofobe dell’assessore Marattin e ci auguriamo che verso di lui vengano espresse dure parole di condanna, nonché adeguati provvedimenti disciplinari, sia da parte del Partito Democratico sia da parte di Matteo Renzi e del suo staff.”
Ma chi è Luigi Marattin? Professore universitario di Economia Politica all’Università di Bologna, è assessore al bilancio del Comune di Ferrara, ma soprattutto un fidato di Matteo Renzi, presente fin dagli albori nella campagna elettorale del candidato alle primarie. E proprio ieri sera, sul palco di Cesena durante il suo tour in camper, il sindaco di Firenze aveva citato le teorie e analisi del fidato Professor Marattin. Nato nel 1979 a Napoli, vanta un curriculum di grande prestigio nell’ambito dell’economia politica, da New York a Siena con la stimatissima borsa fulbright. E gli attacchi delle ultime ore commentano senza poco sarcasmo i tanti titoli di Marattin che non gli avrebbero impedito un’uscita infelice.