Troppe ingerenze dall’alto e troppo fideismo dal basso. Giovanni Favia, consigliere regionale dell’Emilia Romagna, torna a criticare Beppe Grillo e i rapporti interni tra i vertici e la base. Lo aveva fatto a settembre nell’ormai famoso fuorionda “rubato” da La7, lo fa oggi dopo l’anatema lanciato dal capo contro il consigliere di Bologna, Federica Salsi, e la definitiva frattura tra il gruppo di eretici e la frangia schierata “con Grillo senza se e senza ma”. “Il Movimento 5 Stelle – ha dichiarato Favia al Corriere della Sera – non deve ricalcare i vizi dei vecchi partiti. La fedeltà dovrebbe sparire, ci dovrebbe essere invece lealtà. Si è fedeli tra coniugi o a delle idee. La fedeltà cieca verso le persone è propria solo dei cani”.
Il riferimento è a Massimo Bugani e Marco Piazza, i due consiglieri che lunedì scorso hanno abbandonato la loro sedia in Comune per andarsi a sistemare lontano dalla collega Federica Salsi, e a quel gruppo di militanti ed eletti che negli scorsi giorni ha chiesto la testa dell’attivista bolognese rea di aver partecipato a Ballarò e di aver poi definito Grillo “un maschilista”. Secondo Favia “Grillo ha un’idea di garante un po’ invasiva”. E lo dimostra l’imposizione delle nuove regole che vietano le apparizioni nei talk show. “È un garante che non solo fa rispettare le regole, ma le stabilisce e decide come si applicano”. Per Favia la vicenda di Federica Salsi è “esagerata” come è “sbagliato confrontarsi con un proprio consigliere sul blog” perché “a volte basterebbe una telefonata”.
Fin dagli albori delle liste a 5 stelle l’Emilia Romagna è stata laboratorio politico e serbatoio di voti per il Movimento. E Favia è stato uno dei primi a incarnare questo successo: oltre il 3% alle comunali del 2009, e più del 7% alle regionali dell’anno successivo. Ora, però, c’è chi, come l’ex candidato sindaco a Bologna, Massimo Bugani, lo accusa di aver messo in piedi proprio in Emilia Romagna una “corrente di ex colonnelli” al solo scopo di spaccare il Movimento.“È una montatura – replica – Per anni siamo stati la parte migliore del M5S, ne abbiamo anticipato i successi e ora ne anticipiamo i problemi. Ma è meglio affrontarli adesso i problemi prima che li abbia tutta Italia: è normale che ci siano, non dobbiamo scandalizzarci né puntare il dito contro Grillo, Casaleggio o noi consiglieri, ma ritrovare fiducia e collaborazione”
Proprio in queste settimane, Favia, assieme al suo collega in Regione, Andrea Defranceschi, sta portando avanti il tour regionale delle verifiche semestrali. In altre parole, due volte l’anno i due consiglieri si presentano davanti alle assemblea degli attivisti, convocate di sera in sera in tutti le province dell’Emilia Romagna, per farsi giudicare ed, eventualmente, farsi “licenziare”. Un modo per confrontarsi direttamente con i cittadini e per sondare la fiducia degli elettori. Una pratica consolidata tra gli eletti a 5 stelle in Regione e portata come bandiera della diversità politica del Movimento anche durante la campagna elettorale. Ieri però Grillo ha dato lo stop, chiarendo sul suo blog che ogni ipotesi di dimissione deve essere accompagnata da votazioni di tutti gli attivisti.
Emilia Romagna
Favia: “Grillo garante invasivo. E la fedeltà cieca è solo dei cani”
In un'intervista rilasciata al Corriere della sera, il consigliere regionale dei 5 Stelle, ritorna anche sul caso Salsi: "Reazione esagerata. Sbagliato confrontarsi con un proprio consigliere sul blog: a volte basterebbe una telefonata”
Troppe ingerenze dall’alto e troppo fideismo dal basso. Giovanni Favia, consigliere regionale dell’Emilia Romagna, torna a criticare Beppe Grillo e i rapporti interni tra i vertici e la base. Lo aveva fatto a settembre nell’ormai famoso fuorionda “rubato” da La7, lo fa oggi dopo l’anatema lanciato dal capo contro il consigliere di Bologna, Federica Salsi, e la definitiva frattura tra il gruppo di eretici e la frangia schierata “con Grillo senza se e senza ma”. “Il Movimento 5 Stelle – ha dichiarato Favia al Corriere della Sera – non deve ricalcare i vizi dei vecchi partiti. La fedeltà dovrebbe sparire, ci dovrebbe essere invece lealtà. Si è fedeli tra coniugi o a delle idee. La fedeltà cieca verso le persone è propria solo dei cani”.
Il riferimento è a Massimo Bugani e Marco Piazza, i due consiglieri che lunedì scorso hanno abbandonato la loro sedia in Comune per andarsi a sistemare lontano dalla collega Federica Salsi, e a quel gruppo di militanti ed eletti che negli scorsi giorni ha chiesto la testa dell’attivista bolognese rea di aver partecipato a Ballarò e di aver poi definito Grillo “un maschilista”. Secondo Favia “Grillo ha un’idea di garante un po’ invasiva”. E lo dimostra l’imposizione delle nuove regole che vietano le apparizioni nei talk show. “È un garante che non solo fa rispettare le regole, ma le stabilisce e decide come si applicano”. Per Favia la vicenda di Federica Salsi è “esagerata” come è “sbagliato confrontarsi con un proprio consigliere sul blog” perché “a volte basterebbe una telefonata”.
Fin dagli albori delle liste a 5 stelle l’Emilia Romagna è stata laboratorio politico e serbatoio di voti per il Movimento. E Favia è stato uno dei primi a incarnare questo successo: oltre il 3% alle comunali del 2009, e più del 7% alle regionali dell’anno successivo. Ora, però, c’è chi, come l’ex candidato sindaco a Bologna, Massimo Bugani, lo accusa di aver messo in piedi proprio in Emilia Romagna una “corrente di ex colonnelli” al solo scopo di spaccare il Movimento.“È una montatura – replica – Per anni siamo stati la parte migliore del M5S, ne abbiamo anticipato i successi e ora ne anticipiamo i problemi. Ma è meglio affrontarli adesso i problemi prima che li abbia tutta Italia: è normale che ci siano, non dobbiamo scandalizzarci né puntare il dito contro Grillo, Casaleggio o noi consiglieri, ma ritrovare fiducia e collaborazione”
Proprio in queste settimane, Favia, assieme al suo collega in Regione, Andrea Defranceschi, sta portando avanti il tour regionale delle verifiche semestrali. In altre parole, due volte l’anno i due consiglieri si presentano davanti alle assemblea degli attivisti, convocate di sera in sera in tutti le province dell’Emilia Romagna, per farsi giudicare ed, eventualmente, farsi “licenziare”. Un modo per confrontarsi direttamente con i cittadini e per sondare la fiducia degli elettori. Una pratica consolidata tra gli eletti a 5 stelle in Regione e portata come bandiera della diversità politica del Movimento anche durante la campagna elettorale. Ieri però Grillo ha dato lo stop, chiarendo sul suo blog che ogni ipotesi di dimissione deve essere accompagnata da votazioni di tutti gli attivisti.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".