C’è stato anche il tema delle elezioni sul tavolo del Consiglio dei ministri. Il governo ha affrontato il nodo dell‘election day ma, com’era atteso, non è stata presa nessuna decisione. Il premier Mario Monti, riferiscono fonti ministeriali, ha riferito delle consultazioni avute con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e partiti, sottolineando che il governo dovrà ora attendere l’esito dei colloqui con le forze politiche. Il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, commentando la decisione del Consiglio di Stato, ha ricordato come ora il governo abbia maggiori margini di manovra a maggiori margini di manovra al governo, che ora avrà più tempo per eventuali modifiche alle decisioni prese in merito al voto regionale (Lombardia, Molise e Lazio).
Per le 17 c’è una convocazione al Quirinale dei vertici della Repubblica per sciogliere il ‘nodo’ sulla data delle elezioni. Nel pomeriggio i presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, e il presidente del Consiglio, Mario Monti, incontreranno il Capo dello Stato. Non è ancora chiaro se la riunione sarà a quattro o se Giorgio Napolitano vedrà separatamente i numeri uno di Montecitorio e palazzo Madama e in un altro momento il premier. La notizia dell’incontro è stata rivelata da Milano dall’ex premier, Silvio Berlusconi che, rispondendo alle domande dei giornalisti sull’eventualità di un election day ha risposto che “questa sera c’è un incontro del Capo dello Stato con i presidenti di Camera e Senato e il presidente del Consiglio: da questo incontro si potrà sapere la data precisa delle elezioni”. In mattinata il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta della presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, di sospendere la sentenza del Tar sul voto immediato per le regionali.