Codici identificativi sulle divise dei poliziotti. Questo il messaggio forte e chiaro trasmesso, con fischi e le urla, dai ‘duri’, i ragazzi dei centri sociali presenti al palasport Flaminio di Rimini, al ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri, che subito è diventato una richiesta accolta con un’ovazione, quasi una liberazione, per i tanti, quasi tutti gli studenti radunati lì. Una visita non gradita, in fondo, tanto che la stessa Cancellieri se ne è andata con l’amaro in bocca: “Questo non è stato un confronto democratico, no ai metodi squadristi”, ha detto guadagnando l’uscita.
Il ministro ha preso la parola alla “Giornata della legalità”, organizzata a Rimini con oltre 1.500 ragazzi e autorità varie, garantendo che il governo vuole chiarire quanto accaduto negli scontri di Roma, dai lacrimogeni ‘ministeriali’ in giù, in occasione dei cortei anti-austerity.
Appena Cancellieri ha attaccato, un gruppo di giovani del collettivo “Paz” ha iniziato a srotolare uno striscione emblematico: “Stop violenze polizia, identificativi sulle divise”. Poi l’intervento applauditissimo di una dei ragazzi del collettivo: “E’ inaccettabile che il ministro dell’Interno che ha comandato le cariche venga qui a parlare di legalità. E’ una vergogna. Quella della polizia e’ una reazione spropositata”. Così si è espressa Federica rivolgendosi senza imbarazzo al ministro dell’Interno dopo che Carmen Lasorella, moderatrice dell’incontro, l’aveva invitata a prendere la parola. La giovane non si è mostrata affatto intimorita a tornare sui fatti di Roma. mentre l Cancellieri ha preferito tranquillizzare la folla: “Abbiate fiducia, c’è un’inchiesta in corso”.
Intanto, però, la tensione è restata nell’aria. Il ministro ha replicato a muso duro agli studenti ai primi accenni di bolgia: “Sapete cos’è il fascismo, sapete quali sono i metodi squadristi?”. Gli attivisti hanno proseguito lanciando slogan con il sostegno del pubblico e, poco dopo, sono stati avvicinati e tenuti a bada dalle forze dell’ordine presenti. C’è stato anche qualche strattone tra i ragazzi e alcuni agenti della Digos che, in un primo tempo, avevano cercato di bloccare lo striscione. Pochi minuti di parapiglia, con il sindaco Andrea Gnassi che si è precipitato sugli spalti a tentare di calmare le acque.
Anche se a farla da padrone rimane la chiara e netta richiesta di codici identificativi sulle divise degli agenti, come deterrente agli eccessi tipo quelli che si sono consumati due giorni fa, ancora una volta, nella capitale in preda al caos. Si può fare? “È una cosa su cui stiamo lavorando, si può ragionare, ma non deve mettere in pericolo l’operatore. Si può ragionare sul numero identificativo, ma non sul nome, in modo tale da tutelare la sicurezza dell’operatore”, ha risposto il ministro ai contestatori quando la situazione al palazzetto è tornata verso la normalità. Con una precisazione: “Mi piacerebbe si tenesse conto delle due facce della medaglia, ci sono molti poliziotti che si sono comportati in maniera egregia, vorrei che le cose fossero viste con serenità”, ha aggiunto Cancellieri.
Alla fine, il ministro se ne è andata di cattivo umore: “Penso che la cosa più importante sia parlare e ascoltare. Perché se si ascolta molto si può capire un po’ di più. Mi sarebbe piaciuto un dibattito, ma non c’è stato. La democrazia presuppone pacatezza e confronto. Sono pronta ad ogni confronto. Ma democratico, non squadrista”.
L’ex commissario prefettizio a Rimini era attesa al varco anche dagli amministratori locali a partire da Gnassi, che nei giorni scorsi avevano detto di pretendere risposte da Cancellieri sul destino della questura e della prefettura locali messe a serio rischio dalla fusione della Provincia di Rimini con quelle di Forlì-Cesena e Ravenna imposta dalla spending review. “Non verranno mai intaccati i presidi di sicurezza. La sicurezza sul territorio verrà garantita comunque, in ogni caso”, al limite “si cercherà di spendere meglio i soldi”, ha detto il ministro prima di parlarne più a fondo con i politici locali.
Emilia Romagna
Studenti contro la Cancellieri “Serve una targhetta per identificare gli agenti”
Clima teso al Palasport. Il collettivo Paz attacca il ministro sugli scontri del 14 novembre: "E' inaccettabile che chi ha comandato le cariche venga qui a parlare di legalità. Quella della polizia è una reazione spropositata". E lei: "Sapete cos'è il fascismo, cosa sono le forme di squadrismo?"
Codici identificativi sulle divise dei poliziotti. Questo il messaggio forte e chiaro trasmesso, con fischi e le urla, dai ‘duri’, i ragazzi dei centri sociali presenti al palasport Flaminio di Rimini, al ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri, che subito è diventato una richiesta accolta con un’ovazione, quasi una liberazione, per i tanti, quasi tutti gli studenti radunati lì. Una visita non gradita, in fondo, tanto che la stessa Cancellieri se ne è andata con l’amaro in bocca: “Questo non è stato un confronto democratico, no ai metodi squadristi”, ha detto guadagnando l’uscita.
Il ministro ha preso la parola alla “Giornata della legalità”, organizzata a Rimini con oltre 1.500 ragazzi e autorità varie, garantendo che il governo vuole chiarire quanto accaduto negli scontri di Roma, dai lacrimogeni ‘ministeriali’ in giù, in occasione dei cortei anti-austerity.
Appena Cancellieri ha attaccato, un gruppo di giovani del collettivo “Paz” ha iniziato a srotolare uno striscione emblematico: “Stop violenze polizia, identificativi sulle divise”. Poi l’intervento applauditissimo di una dei ragazzi del collettivo: “E’ inaccettabile che il ministro dell’Interno che ha comandato le cariche venga qui a parlare di legalità. E’ una vergogna. Quella della polizia e’ una reazione spropositata”. Così si è espressa Federica rivolgendosi senza imbarazzo al ministro dell’Interno dopo che Carmen Lasorella, moderatrice dell’incontro, l’aveva invitata a prendere la parola. La giovane non si è mostrata affatto intimorita a tornare sui fatti di Roma. mentre l Cancellieri ha preferito tranquillizzare la folla: “Abbiate fiducia, c’è un’inchiesta in corso”.
Intanto, però, la tensione è restata nell’aria. Il ministro ha replicato a muso duro agli studenti ai primi accenni di bolgia: “Sapete cos’è il fascismo, sapete quali sono i metodi squadristi?”. Gli attivisti hanno proseguito lanciando slogan con il sostegno del pubblico e, poco dopo, sono stati avvicinati e tenuti a bada dalle forze dell’ordine presenti. C’è stato anche qualche strattone tra i ragazzi e alcuni agenti della Digos che, in un primo tempo, avevano cercato di bloccare lo striscione. Pochi minuti di parapiglia, con il sindaco Andrea Gnassi che si è precipitato sugli spalti a tentare di calmare le acque.
Anche se a farla da padrone rimane la chiara e netta richiesta di codici identificativi sulle divise degli agenti, come deterrente agli eccessi tipo quelli che si sono consumati due giorni fa, ancora una volta, nella capitale in preda al caos. Si può fare? “È una cosa su cui stiamo lavorando, si può ragionare, ma non deve mettere in pericolo l’operatore. Si può ragionare sul numero identificativo, ma non sul nome, in modo tale da tutelare la sicurezza dell’operatore”, ha risposto il ministro ai contestatori quando la situazione al palazzetto è tornata verso la normalità. Con una precisazione: “Mi piacerebbe si tenesse conto delle due facce della medaglia, ci sono molti poliziotti che si sono comportati in maniera egregia, vorrei che le cose fossero viste con serenità”, ha aggiunto Cancellieri.
Alla fine, il ministro se ne è andata di cattivo umore: “Penso che la cosa più importante sia parlare e ascoltare. Perché se si ascolta molto si può capire un po’ di più. Mi sarebbe piaciuto un dibattito, ma non c’è stato. La democrazia presuppone pacatezza e confronto. Sono pronta ad ogni confronto. Ma democratico, non squadrista”.
L’ex commissario prefettizio a Rimini era attesa al varco anche dagli amministratori locali a partire da Gnassi, che nei giorni scorsi avevano detto di pretendere risposte da Cancellieri sul destino della questura e della prefettura locali messe a serio rischio dalla fusione della Provincia di Rimini con quelle di Forlì-Cesena e Ravenna imposta dalla spending review. “Non verranno mai intaccati i presidi di sicurezza. La sicurezza sul territorio verrà garantita comunque, in ogni caso”, al limite “si cercherà di spendere meglio i soldi”, ha detto il ministro prima di parlarne più a fondo con i politici locali.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".