Indagato. La procura ha identificato e iscritto nel registro degli indagati un poliziotto autore, secondo le accuse, di un uso sproporzionato della forza durante il corteo del 14 novembre a Roma nel quale si sono verificati scontri tra forze dell’ordine e studenti. L’agente è ritratto in video e foto mentre manganella sul volto un ragazzo in terra. Secondo quanto si è appreso, nei suoi confronti sarebbe stata avviata un’inchiesta disciplinare e ora il poliziotto rischia la sospensione.
Secondo quanto si è appreso l’agente appartiene al commissariato Viminale e sarebbe stato identificato proprio attraverso le immagini. Non si è fatta attendere la dichiarazione di Roberto Maroni, ex ministro dell’Interno leghista, che ha scritto su Facebook: “I violenti sono liberi e i poliziotti finiscono indagati: la solita vergogna italiana. Io sto con le forze dell’ordine, senza se e senza ma”.
Il giovane colpito è Riccardo Masoch, 24enne di Belluno, arrestato e scarcerato insieme agli altri sette fermati. Il gip non ha convalidato l’arresto, ma li ha sottoposti all’obbligo di firma tre volte al giorno.
Nel frattempo il pm Luca Tescaroli sta continuando a lavorare per identificare altri responsabili di episodi di violenza sia tra le forze dell’ordine che tra i manifestanti, come la vicenda che vede coinvolto un altro agente, a quanto pare già ascoltato, ritratto in una sequenza fotografica mentre colpisce alle spalle un manifestante isolato che sta camminando. Sono stati acquisiti video e foto che la Digos di Roma sta visionando mentre proseguono le indagini per chiarire il caso, sempre segnalato con un filmato, di lacrimogeni che sembrano essere stati lanciati dal ministero della Giustizia di via Arenula, sede del ministro Paola Severino.
Dai primi risultati della perizia condotta dal Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche (Racis), firmata dal generale Enrico Cataldi e inviata allo stesso ministro della Giustizia e alla procura di Roma, emerge che i lacrimogeni non sono stati lanciati dall’interno del ministero. Nel documento infatti si legge che “la gittata degli artifizi è dell’ordine di 100-150 metri, coincidente con il posizionamento delle Forze di polizia all’altezza di Ponte Garibaldi”. E ancora: ”E’ di tutta evidenza che la traiettoria ondeggiante può essere prodotta solo in fase di ricaduta e non in fase ascendente”. Dal testo risulta che un lacrimogeno esploso dall’esterno del ministero ha “impattato sulla cornice” di una finestra ed è ricaduto “fratturandosi in tre parti”. Anche se la relazione del Racis conferma la versione data dal questore di Roma continua l’inchiesta interna immediatamente avviata dal guardasigilli Severino per accertare in fatti. Si stanno visionando i nastri delle telecamere posizionate presso i vari ingressi del dicastero, ma dalle testimonianze raccolte risulta che nessuno è entrato dall’esterno.
Questa mattina il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri è stata contestata a Rimini da alcuni studenti durante la Giornata della legalità. Su uno striscione i ragazzi hanno scritto: “Stop violenze polizia, identificativi sulle divise”, facendo riferimento alla proposta, invocata da più parti, di obbligare le forze dell’ordine a portare sugli abiti di servizio un numero di riconoscimento.
Cronaca
Scontri Roma, indagato poliziotto. Perizia carabinieri: “Lacrimogeni da ponte”
Secondo lo studio effettuato dal Racis, i gas non sono stati lanciati dall'interno del ministero come sostenuto dai manifestanti, ma dall'esterno come dichiarato dalle forze dell'ordine. Intanto un agente è stato iscritto nel registro deli indagati perchè un filmato lo ritrae mentre prende a manganellate sul volto un ragazzo
Indagato. La procura ha identificato e iscritto nel registro degli indagati un poliziotto autore, secondo le accuse, di un uso sproporzionato della forza durante il corteo del 14 novembre a Roma nel quale si sono verificati scontri tra forze dell’ordine e studenti. L’agente è ritratto in video e foto mentre manganella sul volto un ragazzo in terra. Secondo quanto si è appreso, nei suoi confronti sarebbe stata avviata un’inchiesta disciplinare e ora il poliziotto rischia la sospensione.
Secondo quanto si è appreso l’agente appartiene al commissariato Viminale e sarebbe stato identificato proprio attraverso le immagini. Non si è fatta attendere la dichiarazione di Roberto Maroni, ex ministro dell’Interno leghista, che ha scritto su Facebook: “I violenti sono liberi e i poliziotti finiscono indagati: la solita vergogna italiana. Io sto con le forze dell’ordine, senza se e senza ma”.
Il giovane colpito è Riccardo Masoch, 24enne di Belluno, arrestato e scarcerato insieme agli altri sette fermati. Il gip non ha convalidato l’arresto, ma li ha sottoposti all’obbligo di firma tre volte al giorno.
Nel frattempo il pm Luca Tescaroli sta continuando a lavorare per identificare altri responsabili di episodi di violenza sia tra le forze dell’ordine che tra i manifestanti, come la vicenda che vede coinvolto un altro agente, a quanto pare già ascoltato, ritratto in una sequenza fotografica mentre colpisce alle spalle un manifestante isolato che sta camminando. Sono stati acquisiti video e foto che la Digos di Roma sta visionando mentre proseguono le indagini per chiarire il caso, sempre segnalato con un filmato, di lacrimogeni che sembrano essere stati lanciati dal ministero della Giustizia di via Arenula, sede del ministro Paola Severino.
Dai primi risultati della perizia condotta dal Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche (Racis), firmata dal generale Enrico Cataldi e inviata allo stesso ministro della Giustizia e alla procura di Roma, emerge che i lacrimogeni non sono stati lanciati dall’interno del ministero. Nel documento infatti si legge che “la gittata degli artifizi è dell’ordine di 100-150 metri, coincidente con il posizionamento delle Forze di polizia all’altezza di Ponte Garibaldi”. E ancora: ”E’ di tutta evidenza che la traiettoria ondeggiante può essere prodotta solo in fase di ricaduta e non in fase ascendente”. Dal testo risulta che un lacrimogeno esploso dall’esterno del ministero ha “impattato sulla cornice” di una finestra ed è ricaduto “fratturandosi in tre parti”. Anche se la relazione del Racis conferma la versione data dal questore di Roma continua l’inchiesta interna immediatamente avviata dal guardasigilli Severino per accertare in fatti. Si stanno visionando i nastri delle telecamere posizionate presso i vari ingressi del dicastero, ma dalle testimonianze raccolte risulta che nessuno è entrato dall’esterno.
Questa mattina il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri è stata contestata a Rimini da alcuni studenti durante la Giornata della legalità. Su uno striscione i ragazzi hanno scritto: “Stop violenze polizia, identificativi sulle divise”, facendo riferimento alla proposta, invocata da più parti, di obbligare le forze dell’ordine a portare sugli abiti di servizio un numero di riconoscimento.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".