Alcuni giorni fa mi è giunto un cd su cui è stato registrato il concerto di Joan Baez la sera del 9 ottobre, all’Auditorium di Roma. L’avevo incontrata quel pomeriggio a Roma e ho lavorato con lei a tradurre in italiano i primi versi di alcune canzoni come avevo fatto all’Arena di Milano nel 1970, quando lei aveva chiesto ai carabinieri, che si erano schierati sul prato “per protezione”, di andar via. E infatti il prato è stato invaso, ma da ragazzi che volevano portarla al riparo quando è scoppiato un violento temporale. Credevo di sapere tutte le sue canzoni e ho notato che non conoscevo alcune di quelle che adesso ha cantato a Roma. Mi ha detto che segue la sua voce. Dice che dopo i settanta la voce diventa più intima e canti come se chi ti ascolta fosse più vicino, non un auditorio o una piazza. Nel cd che adesso tengo come un regalo trovo una voce calda e intensa, ma più vicina, come lei aveva detto. Non c’è la piazza e il tempo cambia, ma in un altro modo.
Intanto, in macchina, ascolto sempre Tempest, il Bob Dylan con la voce rigata dagli anni che canta come si fa un lavoro, a tempo pieno e senza alcuna intenzione di alleggerire l’impegno. Bob Dylan, come molti ricordano, è nato ventenne accanto a Joan Baez diciannovenne, tutti e due a fianco di Martin Luther King, nella marcia di Selma per i diritti civili, la chitarra, la voce, il coraggio e la storia americana che è cambiata con loro. In Tempest, questa prova evidentemente e sfacciata della voce che cambia con l’età, Bob Dylan ti dice che non canti per bellezza, canti come si tiene fede a un impegno, al dovere di dire le cose che sai e che puoi dire e come le sai dire. I testi di Dylan, che cambiano sempre e non cambiano mai, come un lungo concerto che dura una vita, invecchiano bene e la voce segnata dal tempo l’ascolti con lo stesso legame saldo e istantaneo che si è creato subito quando era apparso all’improvviso e tutti giudicavano non professionale la sua voce e restavano ad ascoltarla finché è diventata la lingua comune di tante vite giovani.
Certo è soltanto un caso che in questo stesso periodo Leonard Cohen ci faccia sentire con il suo ultimo cd, come è diventata grave, densa, profonda la sua voce di anziano poeta. La sua voce adesso è come sotto una coltre, ma la lentezza quasi sussurrata non suggerisce stanchezza, suggerisce il talento dell’artista che sa come e quando usare un altro strumento, con l’intesa che, se tutto cambia, cambierà ancora. Qui c’è da considerare il rapporto del canto con le persone, che è diretto e individuale, nel senso che qualcuno canta per te, non per la folla. E ti racconta senza pudore il più privato dei fatti. Ecco la loro arte. Non c’è ombra di rimpianto, la presenza è adesso, qui è il momento di dire molto della tua vita. E allora, per forza, si stabilisce un dialogo con la vita degli altri. E tutti allo stesso modo, vedono il tempo, esattamente mentre passa, bene intonati, e senza nostalgia.
Il Fatto Quotidiano, 19 novembre 2012
Furio Colombo
Giornalista e scrittore
Musica - 20 Novembre 2012
Baez, Dylan e Cohen: l’arte senza rimpianti
Intanto, in macchina, ascolto sempre Tempest, il Bob Dylan con la voce rigata dagli anni che canta come si fa un lavoro, a tempo pieno e senza alcuna intenzione di alleggerire l’impegno. Bob Dylan, come molti ricordano, è nato ventenne accanto a Joan Baez diciannovenne, tutti e due a fianco di Martin Luther King, nella marcia di Selma per i diritti civili, la chitarra, la voce, il coraggio e la storia americana che è cambiata con loro. In Tempest, questa prova evidentemente e sfacciata della voce che cambia con l’età, Bob Dylan ti dice che non canti per bellezza, canti come si tiene fede a un impegno, al dovere di dire le cose che sai e che puoi dire e come le sai dire. I testi di Dylan, che cambiano sempre e non cambiano mai, come un lungo concerto che dura una vita, invecchiano bene e la voce segnata dal tempo l’ascolti con lo stesso legame saldo e istantaneo che si è creato subito quando era apparso all’improvviso e tutti giudicavano non professionale la sua voce e restavano ad ascoltarla finché è diventata la lingua comune di tante vite giovani.
Certo è soltanto un caso che in questo stesso periodo Leonard Cohen ci faccia sentire con il suo ultimo cd, come è diventata grave, densa, profonda la sua voce di anziano poeta. La sua voce adesso è come sotto una coltre, ma la lentezza quasi sussurrata non suggerisce stanchezza, suggerisce il talento dell’artista che sa come e quando usare un altro strumento, con l’intesa che, se tutto cambia, cambierà ancora. Qui c’è da considerare il rapporto del canto con le persone, che è diretto e individuale, nel senso che qualcuno canta per te, non per la folla. E ti racconta senza pudore il più privato dei fatti. Ecco la loro arte. Non c’è ombra di rimpianto, la presenza è adesso, qui è il momento di dire molto della tua vita. E allora, per forza, si stabilisce un dialogo con la vita degli altri. E tutti allo stesso modo, vedono il tempo, esattamente mentre passa, bene intonati, e senza nostalgia.
Il Fatto Quotidiano, 19 novembre 2012
TRUMP POWER
di Furio Colombo 12€ AcquistaArticolo Precedente
Cervello, rivelata la “colonna sonora”. Onde cerebrali in musica
Articolo Successivo
Baglioni racconta il suo Natale attraverso 26 grandi classici rivisitati
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
FQ Magazine
Eleonora Giorgi: “Ho un’ampolla al collo e l’ossigeno: mi tengono in vita non perché ci sia futuro, ma perché tutto succeda il più tardi possibile”
Esce “Pensare dopo Gaza”, libro di Bifo Berardi sulla ferocia e la terminazione dell’umano. Intervista con l’autore
Follemente, Genovese si ispira a Inside out e filma una commedia leggera, buffa e spiritosa
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - Al Question time in programma oggi alla Camera alle 15, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, risponderà ad un'interrogazione presentata da Italia viva, primo firmatario il capogruppo Davide Faraone, sulle risorse finanziarie destinate al funzionamento del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, del Gruppo operativo mobile e del Nucleo investigativo centrale, con la richiesta di chiarimenti in ordine ad attività di intercettazione svolte da strutture finanziate dal ministero della Giustizia.
In particolare, prendendo spunto dalla recente vicenda legata all'utilizzo software fornito dalla società Paragon solutions, nel documento di sindacato ispettivo si chiede "quali siano le spese che il ministero della Giustizia sostiene per il funzionamento del Dap (Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria), quanto per le strutture del Gom (Gruppo operativo mobile), per le strutture del Nic (Nucleo investigativo centrale), per le intercettazioni e se vi siano contratti stipulati senza gara o tutti con gara pubblica, nonché quante persone siano state intercettate da strutture finanziate dal ministero della Giustizia nel 2024, se ci siano persone intercettate da Polizia penitenziaria ma non indagate e se le dimissioni del capo del Dap Russo siano state accompagnate da una lettera personale al Ministro interrogato con rilievi critici sulla situazione del Dap e se intenda condividerla coi parlamentari o la ritenga personale e dunque secretata".
Kiev, 19 mar. (Adnkronos) - "Sono attualmente in corso operazioni di soccorso a Odessa in seguito a un altro attacco russo alle infrastrutture energetiche della città. 160mila persone sono al momento senza luce e riscaldamento". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo che "ancora una volta, le strutture energetiche civili sono state colpite: da quasi tre anni, l'esercito russo utilizza senza sosta missili e droni d'attacco contro di esse".
"Proprio ieri - prosegue il post - dopo il famigerato incontro a Riad, è diventato chiaro che i rappresentanti russi stavano di nuovo mentendo, sostenendo di non prendere di mira il settore energetico ucraino. Eppure, quasi contemporaneamente, hanno lanciato un altro attacco, con droni che hanno colpito trasformatori elettrici. E questo durante l'inverno: di notte c'erano meno 6 gradi Celsius".
"Almeno 160.000 residenti di Odessa sono ora senza riscaldamento ed elettricità. Tredici scuole, un asilo e diversi ospedali sono rimasti senza elettricità o riscaldamento. Le squadre di riparazione stanno lavorando instancabilmente e tutti i servizi comunali sono impegnati. Sono grato a ogni soccorritore e a tutti coloro che aiutano le persone. Non dobbiamo mai dimenticare che la Russia è governata da bugiardi patologici: non ci si può fidare di loro e bisogna fare pressione. Per amore della pace".
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - Si svolge oggi, alle 15, il Question time trasmesso dalla Rai in diretta televisiva dall'Aula di Montecitorio, a cura di Rai Parlamento. Il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, risponde a una interrogazione sulle iniziative volte a salvaguardare la produzione nazionale di ortofrutta, attraverso un corretto equilibrio tra esigenze produttive e sicurezza alimentare.
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, risponde a interrogazioni sulle iniziative normative per limitare il ricorso alla custodia cautelare, anche nell'ottica della riduzione del sovraffollamento all'interno delle carceri; sulle iniziative in relazione alla situazione all'interno delle carceri, con particolare riferimento al sovraffollamento e al fenomeno dei suicidi; sulle tecnologie in uso alla polizia penitenziaria; sulle risorse finanziarie destinate al funzionamento del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, del Gruppo operativo mobile e del Nucleo investigativo centrale e chiarimenti in ordine ad attività di intercettazione svolte da strutture finanziate dal ministero della Giustizia.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, risponde a interrogazioni sulle iniziative volte ad arginare i fenomeni di sfruttamento lavorativo nell'ambito delle filiere del made in Italy; sullo sviluppo dell'industria aerospaziale italiana; sulle iniziative volte a salvaguardare la continuità produttiva degli stabilimenti liguri della Piaggio aerospace e i relativi livelli occupazionali, con riferimento alla procedura di cessione all'azienda turca Baykar; sulle iniziative a sostegno della produzione industriale nazionale a tutela dei livelli occupazionali, nonché per stimolare la crescita economica e rafforzare la competitività; sull'adozione del Libro bianco sulla nuova strategia italiana di politica industriale.
Palermo, 19 feb. (Adnkronos) - I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, unitamente a personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Gruppo Operativo Regionale Antifrode - Gora), hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Gip presso il Tribunale di Termini Imerese (su richiesta della Procura termitana), con cui è stato disposto il sequestro preventivo di 10 complessi aziendali, nonché di beni e di disponibilità finanziarie per oltre 15 milioni di euro nei confronti di 13 soggetti (anche per equivalente). Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico - Finanziaria di Palermo in co-delega con il citato Ufficio dell’A.D.M., hanno consentito di ricostruire l’operatività di un’associazione per delinquere attiva nelle province di Palermo, Agrigento e Catania e dedita alla commissione di illeciti tributari, con particolare riferimento alla commercializzazione di prodotti energetici sottoposti ad aliquota agevolata (c.d. “gasolio agricolo”).
Secondo la ricostruzione compiuta, la frode avrebbe permesso di sottrarre al pagamento delle imposte oltre 11 milioni di litri di prodotto petrolifero e sarebbe stata perpetrata attraverso l’utilizzo strumentale di operatori economici del settore e la predisposizione di documentazione mendace. Più nel dettaglio, diversi depositi commerciali riconducibili ai vertici del sodalizio criminale avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti e predisposto DAS fittizi al fine di documentare cartolarmente la vendita di carburante a “società di comodo” o aziende del tutto ignare di quanto avveniva, mentre lo stesso, in realtà, veniva ceduto “in nero” a soggetti terzi non aventi titolo a riceverlo. Il che consentiva a questi ultimi di praticare prezzi fortemente concorrenziali a discapito degli altri operatori del settore.
Il descritto sistema di frode - come accertato all’esito di indagini tecniche, servizi di riscontro su strada e mirate attività ispettive - avrebbe garantito un significativo abbattimento dell’I.V.A. e delle Accise dovute, oltre che delle imposte dirette, generando un’evasione d’imposta, e un conseguente danno alle casse dello Stato, pari a 15.231.376,80 euro. Agli indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici, irregolarità nella loro circolazione e illeciti di natura tributaria.
Abu Dhabi, 19 feb. (Adnkronos) - Il segretario di Stato americano Marco Rubio è arrivato negli Emirati Arabi Uniti, ultima tappa del suo primo tour in Medio Oriente, dopo i colloqui di ieri con i funzionari russi a Riad. Rubio incontrerà ad Abu Dhabi il presidente degli Emirati Mohammed bin Zayed Al Nahyan e il ministro degli Esteri Abdullah bin Zayed Al Nahyan.
La visita di Rubio negli Emirati Arabi Uniti precede il vertice di venerdì in Arabia Saudita dei sei Stati del Consiglio di cooperazione del Golfo, nonché di Egitto e Giordania, per rispondere al piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la Gaza del dopoguerra.
L'amministrazione Trump, che respinge qualsiasi ruolo futuro di Hamas nel devastato territorio palestinese, ha invitato i paesi arabi, fermamente contrari a qualsiasi spostamento dei palestinesi da Gaza, a proporre alternative al piano del presidente degli Stati Uniti.
Kiev, 19 feb. (Adnkronos) - Il massiccio attacco notturno con droni russi contro la città e l'oblast meridionale di Odessa ha ferito almeno quattro persone, tra cui un bambino. Lo ha riferito il governatore Oleh Kiper, secondo cui nell'attacco sono rimasti danneggiati una clinica pediatrica, un asilo, grattacieli e alcune automobili.
Tel Aviv, 19 feb. (Adnkronos) - I caccia israeliani hanno colpito depositi di armi appartenenti all'ex regime siriano di Bashar Assad a Sasa, nella Siria meridionale. Lo ha reso noto l'esercito israeliano in una nota.