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Camorra, arrestati tre fratelli e il nipote del boss Michele Zagaria

Le indagini hanno svelato il coinvolgimento dei nove indagati in due diverse vicende estorsive, di cui è rimasto vittima un imprenditore casertano. L'uomo, assillato dai debiti contratti con gli usurai, per farvi fronte è stato costretto, dietro le minacce del clan, a vendere attrezzature e altri beni della propria azienda
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Gli agenti della squadra mobile di Caserta, diretta dal vicequestore Angelo Morabito, hanno arrestato nove persone ritenute presunte affiliate al clan dei casalesi-gruppo Zagaria. Tra i destinatari dell’ordinanza vi sono anche tre fratelli e un nipote del boss Michele Zagaria, arrestato lo scorso dicembre. Gli indagati sono accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Gli arrestati sono tutti ritenuti dagli inquirenti della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, che hanno coordinato le indagini, elementi di spicco della cosca capeggiata, appunto, da Zagaria.

Le indagini hanno svelato il coinvolgimento dei nove indagati in due diverse vicende estorsive, di cui è rimasto vittima un imprenditore casertano. L’imprenditore infatti, assillato dai debiti contratti con gli usurai, per farvi fronte è stato costretto, dietro le minacce del clan Zagaria, a vendere attrezzature e altri beni della propria azienda agricola. Uno dei tre fratelli arrestati è Antonio, ritenuto dalla squadra mobile casertana il reggente della cosca dopo l’arresto del boss avvenuto il 7 dicembre dello scorso anno, dopo una latitanza durata oltre 16 anni.

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