“Ancora tu? Ma non dovevamo rivederci più?”. Beppe Grillo sceglie Lucio Battisti per parlare del ritorno in campo di Silvio Berlusconi, evocando nel suo consueto post la “riesumazione di Berlusconi” e spiegando inoltre che di fronte a questo fatto, e alla prospettiva di voto anticipato, “non sembra che gli italiani siano sconvolti o sorpresi, molti al grido di ‘aridatece il puzzone’ vogliono liberarsi il prima possibile di Monti rimettendo allo psiconano ogni peccato. Rigor Montis ci ha messo del suo, insieme a una stampa montiana compiacente fino al leccaculismo più esasperato”, è la reprimenda del leader Cinque Stelle.
“L’agenda Monti, sottoscritta con voluttà dal pdmenoelle, prevedeva un solo punto: lo spread, ma lo spread – considera Grillo – non si mangia e soprattutto non dipende da Monti, ma dalle agenzie di rating internazionali. Lo spread che è salito alle stelle in estate (colpa dei mercati?) e sotto i 300 punti a dicembre (merito di Monti?) è una variabile indipendente dal governo. E’ un guinzaglio per tenere sotto controllo la politica italiana, una corda che si stringe a piacere in mano alla finanza internazionale”.
“Non si vive di solo spread, e di spread, con la politica di Rigor Montis, si può solo morire”, martella Grillo che demolisce la stagione del governo dei tecnici e sintetizza così l’atteggiamento del Paese: “L’italiano è letteralmente terrorizzato da altri cinque anni di montismo, le aziende se possono scappano all’estero. Molti proprietari semplicemente le chiudono e portano i loro capitali altrove. Lo psiconano lo sa e lo sanno meglio di lui i suoi sondaggisti. Monti, i suoi aedi, la distruzione di una nazione in nome dello spread, non li sopporta più nessuno. Non si vive di solo spread. L’Italia – pronostica – è una pentola a pressione sul punto di esplodere”.