Bersani e Casini contro il Pdl che, dopo avere considerato conclusa l’esperienza di Mario Monti a Palazzo Chigi, ne ha determinato le dimissioni. Un “atto di dignità” del premier secondo Pier Luigi Bersani a fronte dell’ “irresponsabilità della destra che ha tradito l’impegno assunto un anno fa davanti al Paese, aprendo di fatto la campagna elettorale”. Il segretario del Pd ha accolto così la decisione del Presidente del Consiglio che, dopo due ore al Quirinale, ha annunciato di rassegnare le sue dimissioni irrevocabili dopo l’approvazione della Legge di stabilità. Duro nei confronti del centrodestra anche il leader Udc Pierferdinando Casini che su Twitter scrive: “Chi pensava di costringere #Monti a galleggiare, ora è servito”. Posizioni che Angelino Alfano respinge con forza, mentre invita “Bersani, in questo momento così delicato” a sospendere “i toni da campagna elettorale”.”Siamo prontissimi a votare il disegno di legge di stabilità, stringendo i tempi – ha detto il leader del Pdl – Anche qui sta la nostra responsabilità, esattamente come avevamo preannunciato al Presidente della Repubblica e formalmente affermato in Parlamento. Noi ci siamo”.
Oltre a Bersani, che conferma la disponibilità del Pd a “operare per l’approvazione nei tempi più rapidi della legge di stabilità”, la decisione di Monti è stata apprezzata anche dal presidente della Camera Gianfranco Fini secondo cui le dimissioni “fanno onore” al Professore perché “dimostra alto senso di responsabilità istituzionale”. E secondo fonti vicine al Quirinale, da parte del presidente Napolitano c’è una doverosa presa d’atto della scelta e comprensione per le motivazioni del premier.
Pdl – Se Bersani accusa il centrodestra di irresponsabilità, i senatori del Pdl Antonio Gentile e Guido Viceconte, già sottosegretari all’economia e alla cultura, parlano di “grave scorrettezza” da parte del presidente del Consiglio perché, aggiungono, “ha governato soprattutto grazie a noi”. “E’ scorretto – dicono – che il presidente Monti, nominato da Berlusconi commissario europeo, a capo di un governo tecnico nato solo grazie al nostro senso di Stato, faccia riferimenti subliminali e prenda parte al dibattito politico: chiude in maniera ingloriosa il suo mandato”, spiegano i due senatori. “Il nostro senso delle istituzioni ha dato fiducia a un governo nel quale il Pd cercava di fare maggioranza e opposizione, contestando in piazza i provvedimenti che votava”. Poi aggiungono che “il capo del Governo tecnico avrebbe dovuto lamentarsi del fatto che uno dei suoi detrattori principali, l’onorevole Vendola, sia alleato privilegiato del Pd- conclude la nota- e non entrare a gamba tesa nella contesa politica” e lo invitano a candidarsi e sottoporsi “al giudizio degli elettori e prenda atto che oltre al rigore non ha prodotto alcuno sviluppo”.
Cicchitto: “Le dimissioni di Monti sono scelta politica” – Conferma la disponibilità all’approvazione della Legge di stabilità anche il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, che tuttavia evidenzia il sospetto di una scelta politica dietro la decisione del premier. “Avevamo tracciato un percorso con il capo dello Stato che portava a votare al 10 di marzo approvando la legge di stabilità e i provvedimenti ritenuti più indispensabili – ha spiegato Cicchitto -. E’ evidente che questa iniziativa di Monti straccia questo quadro accelerando i tempi delle elezioni e la sua unica spiegazione logica è quella di una scelta politica di fondo”.
Santanché: “Le dimissioni di Monti sono il primo risultato di Berlusconi” – Soddisfatta invece Daniela Santanché che considera le dimissioni annunciate “il primo risultato che ha già ottenuto” il Cavaliere. “E’ un gesto che apprezzo molto – ha dichiarato nel corso della puntata di In Onda su La7 – Dell’ultimo anno di azione di Monti questo è il gesto che apprezzo di più. Ha fatto la cosa giusta”. Diversa la posizione di Guido Crosetto, che durante la stessa tramissione, oltre a puntualizzare di non volersi candidare “in un partito nel quale di fianco a me c’è candidato Scajola”, considera Berlusconi “un Gulliver che una serie di lillipuziani ha cercato di legare, e poi è bastato che lui si muovesse e le corde son saltate”. Poi aggiunge che “è il più forte e quello che può catalizzare di più”, ma è molto critico nei suoi confronti: “Ma io vorrei sapere: catalizzare per fare cosa? Catalizzare con chi? Con che persone? Con che progetto? Con che linea politica? Con che prospettive per il centrodestra?”.
Congratulazioni di Roberto Maroni al leader Pdl (con cui già nei giorni scorsi aveva ritrovato l’intesa) che scrive su Facebook: “Monti si dimette, evviva! Fine dell’anomalia democratica. Bravo Alfano, avanti così fino in fondo”. Come Casini, commenta su Twitter anche Francesco Rutelli dell’Api che osserva: ”L’annuncio di Monti è sacrosanto. Ciascuno prenda le proprie responsabilità davanti al Paese”.
Donadi: “Abisso di serietà tra Monti e Berlusconi” – Plauso al premier anche da parte del portavoce nazionale di Diritti e Libertà Massimo Donadi che, nonostante la disapprovazione delle “politiche sociali ed economiche del governo”, riconosce che Monti “ha restituito credibilità internazionale all’Italia nel punto più difficile della crisi economica. Le sue dimissioni dimostrano che c’è un abisso di serietà e senso dello Stato tra Monti e chi l’ha preceduto”. Donadi ricorda che “uno si dimette perché, pur non essendo stato sfiduciato, ritiene di non avere i numeri, l’altro, dopo aver condotto il Paese allo sfascio e pensato solo ai suoi interessi, torna in campo per senso di irresponsabilità”.
Politica
Dimissioni Monti, Bersani: “La destra ha tradito”. Alfano: “Noi responsabili”
Pd e Udc plaudono alla scelta del Professore, che ha deciso di lasciare l'incarico di governo dopo l'approvazione della Legge di stabilità. Casini: "Servito chi pensava di farlo galleggiare". Cicchitto: "Iniziativa del premier è scelta politica". Maroni: "Bravo Alfano, avanti così fino in fondo"
Bersani e Casini contro il Pdl che, dopo avere considerato conclusa l’esperienza di Mario Monti a Palazzo Chigi, ne ha determinato le dimissioni. Un “atto di dignità” del premier secondo Pier Luigi Bersani a fronte dell’ “irresponsabilità della destra che ha tradito l’impegno assunto un anno fa davanti al Paese, aprendo di fatto la campagna elettorale”. Il segretario del Pd ha accolto così la decisione del Presidente del Consiglio che, dopo due ore al Quirinale, ha annunciato di rassegnare le sue dimissioni irrevocabili dopo l’approvazione della Legge di stabilità. Duro nei confronti del centrodestra anche il leader Udc Pierferdinando Casini che su Twitter scrive: “Chi pensava di costringere #Monti a galleggiare, ora è servito”. Posizioni che Angelino Alfano respinge con forza, mentre invita “Bersani, in questo momento così delicato” a sospendere “i toni da campagna elettorale”.”Siamo prontissimi a votare il disegno di legge di stabilità, stringendo i tempi – ha detto il leader del Pdl – Anche qui sta la nostra responsabilità, esattamente come avevamo preannunciato al Presidente della Repubblica e formalmente affermato in Parlamento. Noi ci siamo”.
Oltre a Bersani, che conferma la disponibilità del Pd a “operare per l’approvazione nei tempi più rapidi della legge di stabilità”, la decisione di Monti è stata apprezzata anche dal presidente della Camera Gianfranco Fini secondo cui le dimissioni “fanno onore” al Professore perché “dimostra alto senso di responsabilità istituzionale”. E secondo fonti vicine al Quirinale, da parte del presidente Napolitano c’è una doverosa presa d’atto della scelta e comprensione per le motivazioni del premier.
Pdl – Se Bersani accusa il centrodestra di irresponsabilità, i senatori del Pdl Antonio Gentile e Guido Viceconte, già sottosegretari all’economia e alla cultura, parlano di “grave scorrettezza” da parte del presidente del Consiglio perché, aggiungono, “ha governato soprattutto grazie a noi”. “E’ scorretto – dicono – che il presidente Monti, nominato da Berlusconi commissario europeo, a capo di un governo tecnico nato solo grazie al nostro senso di Stato, faccia riferimenti subliminali e prenda parte al dibattito politico: chiude in maniera ingloriosa il suo mandato”, spiegano i due senatori. “Il nostro senso delle istituzioni ha dato fiducia a un governo nel quale il Pd cercava di fare maggioranza e opposizione, contestando in piazza i provvedimenti che votava”. Poi aggiungono che “il capo del Governo tecnico avrebbe dovuto lamentarsi del fatto che uno dei suoi detrattori principali, l’onorevole Vendola, sia alleato privilegiato del Pd- conclude la nota- e non entrare a gamba tesa nella contesa politica” e lo invitano a candidarsi e sottoporsi “al giudizio degli elettori e prenda atto che oltre al rigore non ha prodotto alcuno sviluppo”.
Cicchitto: “Le dimissioni di Monti sono scelta politica” – Conferma la disponibilità all’approvazione della Legge di stabilità anche il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, che tuttavia evidenzia il sospetto di una scelta politica dietro la decisione del premier. “Avevamo tracciato un percorso con il capo dello Stato che portava a votare al 10 di marzo approvando la legge di stabilità e i provvedimenti ritenuti più indispensabili – ha spiegato Cicchitto -. E’ evidente che questa iniziativa di Monti straccia questo quadro accelerando i tempi delle elezioni e la sua unica spiegazione logica è quella di una scelta politica di fondo”.
Santanché: “Le dimissioni di Monti sono il primo risultato di Berlusconi” – Soddisfatta invece Daniela Santanché che considera le dimissioni annunciate “il primo risultato che ha già ottenuto” il Cavaliere. “E’ un gesto che apprezzo molto – ha dichiarato nel corso della puntata di In Onda su La7 – Dell’ultimo anno di azione di Monti questo è il gesto che apprezzo di più. Ha fatto la cosa giusta”. Diversa la posizione di Guido Crosetto, che durante la stessa tramissione, oltre a puntualizzare di non volersi candidare “in un partito nel quale di fianco a me c’è candidato Scajola”, considera Berlusconi “un Gulliver che una serie di lillipuziani ha cercato di legare, e poi è bastato che lui si muovesse e le corde son saltate”. Poi aggiunge che “è il più forte e quello che può catalizzare di più”, ma è molto critico nei suoi confronti: “Ma io vorrei sapere: catalizzare per fare cosa? Catalizzare con chi? Con che persone? Con che progetto? Con che linea politica? Con che prospettive per il centrodestra?”.
Congratulazioni di Roberto Maroni al leader Pdl (con cui già nei giorni scorsi aveva ritrovato l’intesa) che scrive su Facebook: “Monti si dimette, evviva! Fine dell’anomalia democratica. Bravo Alfano, avanti così fino in fondo”. Come Casini, commenta su Twitter anche Francesco Rutelli dell’Api che osserva: ”L’annuncio di Monti è sacrosanto. Ciascuno prenda le proprie responsabilità davanti al Paese”.
Donadi: “Abisso di serietà tra Monti e Berlusconi” – Plauso al premier anche da parte del portavoce nazionale di Diritti e Libertà Massimo Donadi che, nonostante la disapprovazione delle “politiche sociali ed economiche del governo”, riconosce che Monti “ha restituito credibilità internazionale all’Italia nel punto più difficile della crisi economica. Le sue dimissioni dimostrano che c’è un abisso di serietà e senso dello Stato tra Monti e chi l’ha preceduto”. Donadi ricorda che “uno si dimette perché, pur non essendo stato sfiduciato, ritiene di non avere i numeri, l’altro, dopo aver condotto il Paese allo sfascio e pensato solo ai suoi interessi, torna in campo per senso di irresponsabilità”.
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Genova, 18 mar. (Adnkronos) - Tragedia nella notte a Genova in via Galliano, nel quartiere di Sestri Ponente, dove un ragazzo di 29 anni è morto in un incendio nell'appartamento in cui abitava. L'incendio ha coinvolto 15 persone di cui quattro rimaste ferite, la più grave la madre del 29enne, ricoverata in codice rosso al San Martino. Altre tre persone sono state ricoverate in codice giallo all'ospedale di Villa Scassi. Sul posto la polizia che indaga sulla dinamica.
Dalle prime informazioni si sarebbe trattato di un gesto volontario del giovane che si sarebbe dato fuoco.
Milano, 17 mar. (Adnkronos Salute) - Bergamo, 18 marzo 2020: una lunga colonna di camion militari sfila nella notte. Sono una decina in una città spettrale, le strade svuotate dal lockdown decretato ormai in tutta Italia per provare ad arginare i contagi. A bordo di ciascun veicolo ci sono le bare delle vittime di un virus prima di allora sconosciuto, Sars-CoV-2, in uscita dal Cimitero monumentale.
Quell'immagine - dalla città divenuta uno degli epicentri della prima, tragica ondata di Covid - farà il giro del mondo diventando uno dei simboli iconici della pandemia. Il convoglio imboccava la circonvallazione direzione autostrada, per raggiungere le città italiane che in quei giorni drammatici accettarono di accogliere i defunti destinati alla cremazione. Gli impianti orobici non bastavano più, i morti erano troppi. Sono passati 5 anni da quegli scatti che hanno sconvolto l'Italia, un anniversario tondo che si celebrerà domani. Perché il 18 marzo, il giorno delle bare di Bergamo, è diventato la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus.
La ricorrenza, istituita il 17 marzo 2021, verrà onorata anche quest'anno. I vescovi della regione hanno annunciato che "le campane di tutti i campanili della Lombardia" suoneranno "a lutto alle 12 di martedì 18 marzo" per "invitare al ricordo, alla preghiera e alla speranza". "A 5 anni dalla fase più acuta della pandemia continuiamo a pregare e a invitare a pregare per i morti e per le famiglie", e "perché tutti possiamo trovare buone ragioni per superare la sofferenza senza dimenticare la lezione di quella tragedia". A Bergamo il punto di partenza delle celebrazioni previste per domani sarà sempre lo stesso: il Cimitero Monumentale, la chiesa di Ognissanti. Si torna dove partirono i camion, per non dimenticare. Esattamente 2 mesi fa, il Comune si era ritrovato a dover precisare numeri e destinazioni di quei veicoli militari con il loro triste carico, ferita mai chiusa, per sgombrare il campo da qualunque eventuale revisione storica. I camion che quel 18 marzo 2020 partirono dal cimitero di Bergamo furono 8 "con 73 persone, divisi in tre carovane: una verso Bologna con 34 defunti, una verso Modena con 31 defunti e una a Varese con 8 defunti".
E la cerimonia dei 5 anni, alla quale sarà presente il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, sarà ispirata proprio al tema della memoria e a quello della 'scoperta'. La memoria, ha spiegato nei giorni scorsi l'amministrazione comunale di Bergamo, "come atto necessario per onorare e rispettare chi non c'è più e quanto vissuto". La scoperta "come necessità di rielaborare, in una dimensione di comunità la più ampia possibile, l'esperienza collettiva e individuale che il Covid ha rappresentato".
Quest'anno è stato progettato un percorso che attraversa "tre luoghi particolarmente significativi per la città": oltre al Cimitero monumentale, Palazzo Frizzoni che ospiterà il racconto dei cittadini con le testimonianze raccolte in un podcast e il Bosco della Memoria (Parco della Trucca) che esalterà "le parole delle giovani generazioni attraverso un'azione di memoria". La Chiesa di Ognissanti sarà svuotata dai banchi "per rievocare la stessa situazione che nel 2020 la vide trasformata in una camera mortuaria". Installazioni, mostre fotografiche, momenti di ascolto e partecipazione attiva, sono le iniziative scelte per ricordare. Perché la memoria, come evidenziato nella presentazione della Giornata, "è la base per ricostruire".
Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.