Il Papa ha concesso la grazia a Paolo Gabriele, l’ex assistente di camera del Pontefice condannato a un anno e sei mesi per furto aggravato con l’accusa di aver trafugato documenti riservati dall’appartamento del Papa. La notizia è stata data da padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede. Gabriele era in carcere, all’interno del Vaticano, dallo scorso 25 ottobre quando la sentenza di condanna era diventata definitiva al termine del processo.
Benedetto XVI ha visitato in mattinata l’ex maggiordomo nella caserma della gendarmeria, ha colloquiato con lui per una quindicina di minuti e gli ha confermato il suo perdono e la intenzione di concedergli la grazia. Una visita che , dice Lombardi, “ci ha fatto tornare a mente la visita di Giovanni Paolo II a Alì Agca“. Il portavoce ha precisato che, dopo la scarcerazione, Gabriele non potrà più lavorare per la Santa Sede né risiedere in Vaticano. “Benché non possa riprendere il precedente lavoro e continuare a risiedere in Vaticano, la Santa Sede, confidando nella sincerità del ravvedimento manifestato, intende offrirgli la possibilità di riprendere con serenità la vita insieme alla sua famiglia”.
Benedetto XVI ha firmato la grazia anche per Claudio Sciarpelletti, il tecnico informatico condannato per favoreggiamento nell’ambito dell’inchiesta Vatileaks. Sciarpelletti ha ripreso il lavoro da alcune settimane ma anche per lui si aprirà un provvedimento in vista della grazia: non serviva la scarcerazione perché la sua pena era sospesa con la condizionale.
Cronaca
Vatileaks, Benedetto XVI concede la grazia al maggiordomo Paolo Gabriele
Benedetto XVI ha concesso la grazia a Paolo Gabriele, l’ex assistente di camera del Pontefice condannato a un anno e sei mesi per furto aggravato con l’accusa di aver trafugato documenti riservati dall'appartamento del Papa. Non potrà più lavorare per la Santa Sede né risiedere in Vaticano
Il Papa ha concesso la grazia a Paolo Gabriele, l’ex assistente di camera del Pontefice condannato a un anno e sei mesi per furto aggravato con l’accusa di aver trafugato documenti riservati dall’appartamento del Papa. La notizia è stata data da padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede. Gabriele era in carcere, all’interno del Vaticano, dallo scorso 25 ottobre quando la sentenza di condanna era diventata definitiva al termine del processo.
Benedetto XVI ha visitato in mattinata l’ex maggiordomo nella caserma della gendarmeria, ha colloquiato con lui per una quindicina di minuti e gli ha confermato il suo perdono e la intenzione di concedergli la grazia. Una visita che , dice Lombardi, “ci ha fatto tornare a mente la visita di Giovanni Paolo II a Alì Agca“. Il portavoce ha precisato che, dopo la scarcerazione, Gabriele non potrà più lavorare per la Santa Sede né risiedere in Vaticano. “Benché non possa riprendere il precedente lavoro e continuare a risiedere in Vaticano, la Santa Sede, confidando nella sincerità del ravvedimento manifestato, intende offrirgli la possibilità di riprendere con serenità la vita insieme alla sua famiglia”.
Benedetto XVI ha firmato la grazia anche per Claudio Sciarpelletti, il tecnico informatico condannato per favoreggiamento nell’ambito dell’inchiesta Vatileaks. Sciarpelletti ha ripreso il lavoro da alcune settimane ma anche per lui si aprirà un provvedimento in vista della grazia: non serviva la scarcerazione perché la sua pena era sospesa con la condizionale.
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Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.
(Adnkronos) - Gli attacchi - ordinati secondo quanto riferito dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump - hanno colpito radar, difese aeree e sistemi missilistici e di droni. Secondo il Times, l'obiettivo è riaprire le rotte di navigazione nel Mar Rosso che sono state minacciate dagli attacchi degli Houthi alle navi israeliane.