Le reazioni alla conferenza stampa di Mario Monti non si sono fatte attendere. Pier Luigi Bersani si dice pronto ad ascoltare “con grande attenzione e rispetto le proposte di Monti sia laddove coincideranno con le nostre, sia laddove se ne allontaneranno”, ma precisa: “Quanto alle prospettive politiche, già da domani la parola passerà agli italiani”. Secondo Bersani all’Italia “serve una maggioranza politica non più ‘strana’ ma vera e coerente, saldamente europeista e saldamente riformatrice”. “Quelle di Monti – continua Bersani – sono state parole serie e in qualche caso puntigliose. Rispondo ai suoi ringraziamenti con i miei ringraziamenti per il contributo che ha dato all’Italia guidandola fuori da un rischio di precipizio. Lo abbiamo sostenuto con lealtà e coerenza anche nei momenti e nelle condizioni più difficili. Non abbiamo ragione di pentircene”. Il segretario del Pd ricorda però che “la crisi c’è ancora e anzi è davanti alla sua fase socialmente più acuta. Adesso bisogna preservare quel che si è fatto di buono e fare quello che non si è fatto fin qui. Ci vuole più cambiamento, più equità, più lavoro”.
Si dissocia nettamente dal Professore, invece Angelino Alfano: “Dopo le parole di oggi, con Mario Monti è preclusa ogni ipotesi di collaborazione”. Secondo il segretario del Pdl, Monti “si è candidato a collaborare con la sinistra” e lo ha fatto con un dire “ambiguo, da vecchio politico”. “Monti – dice Alfano – è particolarmente affezionato all’Imu, ma io ribadisco che il nostro primo impegno sarà quello di togliere l’Imu sulla prima casa”. E poi aggiunge: “Gli italiani sono intelligenti e non c’era bisogno del sigillo sulla loro intelligenza. E, in ogni caso, il nostro competitor è la sinistra, non un centrino nascente”.
Durissimo anche il commento di Niccolò Ghedini: “Le dichiarazioni nei confronti di Berlusconi e sulla giustizia di Monti destano vero sconcerto. In tema di giustizia il governo Monti non ha ottenuto nessun risultato limitandosi ad attuare, peggiorandoli, provvedimenti già in itinere con il governo Berlusconi. Non certo a beneficio della Nazione bensì a beneficio di una specifica categoria, i magistrati”. Secondo il legale di Berlusconi il governo Monti ha agitato “il conflitto di interessi per compiacere la sinistra e proprio contro il partito di maggioranza che l’ha sostenuto”.
Il movimento di Luca Cordero di Montezemolo, Italia Futura, ha subito espresso il proprio appoggio alle parole del premier uscente. “Condividiamo dalla prima all’ultima parola, sia nei contenuti sia nella forma”, ha detto il portavoce Lelio Alfonso. “E’ il discorso di un grande leader politico e di uno statista internazionale. Contenuti, visione e intendimenti sono così forti da non necessitare ulteriore enfasi e corrispondono, arricchendole, alle linee e alle proposte sviluppate da Italia Futura in questi anni. Ribadiamo la nostra disponibilità a sostenere con orgoglio l’agenda del Presidente Monti che, come ha detto oggi, si prefigge di cambiare l’Italia e riformare l’Europa. Faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità per riportare la società civile alla politica sostenendo le linee di un’agenda che oggi appare l’unica in grado di aprire la stagione della Terza Repubblica”.
Il sostegno a Monti arriva anche da Franco Frattini, a testimonianza delle diverse posizioni presenti al momento all’interno del Pdl: “Esprimo grande apprezzamento per l’attività ed i risultati del governo Monti: riforme che sono servite innanzitutto all’Italia ed il cui cammino è stato intrapreso nell’interesse del Paese e con una leale collaborazione di un ampio spettro di forze politiche – tra cui il Pdl – e non certamente perché ce l’ha chiesto l’Europa. Resto certo che il premier Monti sarà sicuro protagonista della scena istituzionale anche in futuro. Sosterrò i punti dell Agenda Italia”. Per l’ex ministro degli Esteri del governo Berlusconi, l’Agenda di Monti è “aperta alle anime politiche responsabili” e “si potrà rafforzare ed integrare, ma certo non stravolgere: per non sacrificare i sacrifici fatti sinora e per non creare false promesse”.
Cominciano invece i primi smarcamenti: i ministri Elsa Fornero, Paola Severino e Francesco Profumo non si candideranno alle prossime elezioni. Lo hanno confermano gli stessi ministri pochi minuti dopo la conclusione della conferenza stampa di Mario Monti. Preferisce trincerarsi dietro a un “no comment”, invece, il ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera. Andrea Riccardi risponde con una battuta, fatta di fronte alla portavoce del premier Elisabetta Olivi: “Mi candido a fare il portavoce di Monti”. Mentre la Severino aggiunge: “E’ stata una esperienza bella ma faticosa. Riprenderò il mio lavoro all’università, ma prima mi concederò una vacanza in Madagascar. Ho bisogno di vedere ampi orizzonti”.
Incassa invece l’appoggio di Monti il senatore ‘renziano’ del Pd Pietro Ichino che, dopo avere dichiarato di non volersi ricandidare tra le fila del partito di centrosinistra, si è detto “pronto a collaborare per il successo” di una lista Monti e anche a guidarla, in Lombardia, “se mi verrà chiesto”. ”Qui in Lombardia, come in tutte le altre regioni – ha detto – c’è fame e sete di una formazione politica che si collochi in modo netto a sostegno della strategia europea dell’Italia avviata in quest’ultimo anno; e si sta formando una lista che è espressione di tutta quella grande parte della società civile che da un lato rifiuta il populismo antieuropeo di Berlusconi, dall’altro vede le contraddizioni del Pd su questo terreno, e invece vuole cogliere la grande occasione della crisi per allineare l’Italia ai migliori standard europei e fare dell’Italia una protagonista della costruzione della nuova Europa”.
E’ invece contrario all’agenda Monti Antonio Ingroia, secondo cui “non convince e non può diventare il faro del prossimo esecutivo. Quella che serve – prosegue il magistrato – è un’agenda di sviluppo, con al centro la questione del lavoro e la giustizia sociale. Gli italiani onesti – aggiunge Ingroia – quelli che hanno un lavoro e quelli che non lo hanno, i giovani, i precari, i pensionati hanno già pagato un prezzo troppo alto”. Infine, conclude, “l’Italia ha bisogno di solidarietà e legalità contro le mafie e la corruzione. Voglio unire la società civile con la politica pulita, serve dare agli italiani una speranza e una reale alternativa di governo riformista e democratico”.
Elezioni 2013
Agenda Monti, Bersani “L’ascolteremo”. Alfano: “Preclusa ogni collaborazione”
Prime reazioni alla conferenza stampa del premier uscente. Bersani si dice pronto ad ascoltare le proposte di Monti, ma ricorda che "già da domani la parola passerà agli italiani". Alfano sprezzante: "Il nostro competitor è la sinistra, non un centrino nascente". Ampio sostegno al Professore invece da parte di Montezemolo e Frattini
Le reazioni alla conferenza stampa di Mario Monti non si sono fatte attendere. Pier Luigi Bersani si dice pronto ad ascoltare “con grande attenzione e rispetto le proposte di Monti sia laddove coincideranno con le nostre, sia laddove se ne allontaneranno”, ma precisa: “Quanto alle prospettive politiche, già da domani la parola passerà agli italiani”. Secondo Bersani all’Italia “serve una maggioranza politica non più ‘strana’ ma vera e coerente, saldamente europeista e saldamente riformatrice”. “Quelle di Monti – continua Bersani – sono state parole serie e in qualche caso puntigliose. Rispondo ai suoi ringraziamenti con i miei ringraziamenti per il contributo che ha dato all’Italia guidandola fuori da un rischio di precipizio. Lo abbiamo sostenuto con lealtà e coerenza anche nei momenti e nelle condizioni più difficili. Non abbiamo ragione di pentircene”. Il segretario del Pd ricorda però che “la crisi c’è ancora e anzi è davanti alla sua fase socialmente più acuta. Adesso bisogna preservare quel che si è fatto di buono e fare quello che non si è fatto fin qui. Ci vuole più cambiamento, più equità, più lavoro”.
Si dissocia nettamente dal Professore, invece Angelino Alfano: “Dopo le parole di oggi, con Mario Monti è preclusa ogni ipotesi di collaborazione”. Secondo il segretario del Pdl, Monti “si è candidato a collaborare con la sinistra” e lo ha fatto con un dire “ambiguo, da vecchio politico”. “Monti – dice Alfano – è particolarmente affezionato all’Imu, ma io ribadisco che il nostro primo impegno sarà quello di togliere l’Imu sulla prima casa”. E poi aggiunge: “Gli italiani sono intelligenti e non c’era bisogno del sigillo sulla loro intelligenza. E, in ogni caso, il nostro competitor è la sinistra, non un centrino nascente”.
Durissimo anche il commento di Niccolò Ghedini: “Le dichiarazioni nei confronti di Berlusconi e sulla giustizia di Monti destano vero sconcerto. In tema di giustizia il governo Monti non ha ottenuto nessun risultato limitandosi ad attuare, peggiorandoli, provvedimenti già in itinere con il governo Berlusconi. Non certo a beneficio della Nazione bensì a beneficio di una specifica categoria, i magistrati”. Secondo il legale di Berlusconi il governo Monti ha agitato “il conflitto di interessi per compiacere la sinistra e proprio contro il partito di maggioranza che l’ha sostenuto”.
Il movimento di Luca Cordero di Montezemolo, Italia Futura, ha subito espresso il proprio appoggio alle parole del premier uscente. “Condividiamo dalla prima all’ultima parola, sia nei contenuti sia nella forma”, ha detto il portavoce Lelio Alfonso. “E’ il discorso di un grande leader politico e di uno statista internazionale. Contenuti, visione e intendimenti sono così forti da non necessitare ulteriore enfasi e corrispondono, arricchendole, alle linee e alle proposte sviluppate da Italia Futura in questi anni. Ribadiamo la nostra disponibilità a sostenere con orgoglio l’agenda del Presidente Monti che, come ha detto oggi, si prefigge di cambiare l’Italia e riformare l’Europa. Faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità per riportare la società civile alla politica sostenendo le linee di un’agenda che oggi appare l’unica in grado di aprire la stagione della Terza Repubblica”.
Il sostegno a Monti arriva anche da Franco Frattini, a testimonianza delle diverse posizioni presenti al momento all’interno del Pdl: “Esprimo grande apprezzamento per l’attività ed i risultati del governo Monti: riforme che sono servite innanzitutto all’Italia ed il cui cammino è stato intrapreso nell’interesse del Paese e con una leale collaborazione di un ampio spettro di forze politiche – tra cui il Pdl – e non certamente perché ce l’ha chiesto l’Europa. Resto certo che il premier Monti sarà sicuro protagonista della scena istituzionale anche in futuro. Sosterrò i punti dell Agenda Italia”. Per l’ex ministro degli Esteri del governo Berlusconi, l’Agenda di Monti è “aperta alle anime politiche responsabili” e “si potrà rafforzare ed integrare, ma certo non stravolgere: per non sacrificare i sacrifici fatti sinora e per non creare false promesse”.
Cominciano invece i primi smarcamenti: i ministri Elsa Fornero, Paola Severino e Francesco Profumo non si candideranno alle prossime elezioni. Lo hanno confermano gli stessi ministri pochi minuti dopo la conclusione della conferenza stampa di Mario Monti. Preferisce trincerarsi dietro a un “no comment”, invece, il ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera. Andrea Riccardi risponde con una battuta, fatta di fronte alla portavoce del premier Elisabetta Olivi: “Mi candido a fare il portavoce di Monti”. Mentre la Severino aggiunge: “E’ stata una esperienza bella ma faticosa. Riprenderò il mio lavoro all’università, ma prima mi concederò una vacanza in Madagascar. Ho bisogno di vedere ampi orizzonti”.
Incassa invece l’appoggio di Monti il senatore ‘renziano’ del Pd Pietro Ichino che, dopo avere dichiarato di non volersi ricandidare tra le fila del partito di centrosinistra, si è detto “pronto a collaborare per il successo” di una lista Monti e anche a guidarla, in Lombardia, “se mi verrà chiesto”. ”Qui in Lombardia, come in tutte le altre regioni – ha detto – c’è fame e sete di una formazione politica che si collochi in modo netto a sostegno della strategia europea dell’Italia avviata in quest’ultimo anno; e si sta formando una lista che è espressione di tutta quella grande parte della società civile che da un lato rifiuta il populismo antieuropeo di Berlusconi, dall’altro vede le contraddizioni del Pd su questo terreno, e invece vuole cogliere la grande occasione della crisi per allineare l’Italia ai migliori standard europei e fare dell’Italia una protagonista della costruzione della nuova Europa”.
E’ invece contrario all’agenda Monti Antonio Ingroia, secondo cui “non convince e non può diventare il faro del prossimo esecutivo. Quella che serve – prosegue il magistrato – è un’agenda di sviluppo, con al centro la questione del lavoro e la giustizia sociale. Gli italiani onesti – aggiunge Ingroia – quelli che hanno un lavoro e quelli che non lo hanno, i giovani, i precari, i pensionati hanno già pagato un prezzo troppo alto”. Infine, conclude, “l’Italia ha bisogno di solidarietà e legalità contro le mafie e la corruzione. Voglio unire la società civile con la politica pulita, serve dare agli italiani una speranza e una reale alternativa di governo riformista e democratico”.
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Politica
La Camera respinge la sfiducia a Santanchè: “Sulle dimissioni rifletterò”. Conte: “Siete responsabili di un disastro morale”. Schlein: “Meloni ancora in fuga”
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A Milano indagine per evasione fiscale su Twitter-X. Mancati pagamenti Iva per 12,5 milioni
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Francesco, condizioni critiche ma stazionarie: “Nuova tac di controllo”. Ha visto il cardinale Parolin. Buenos Aires in ansia per il ‘suo’ Papa
Tel Aviv, 25 feb. (Adnkronos) - Ofri Bibas, sorella dell'ostaggio liberato Yarden Bibas, ha criticato duramente il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, nonché i notiziari, gli utenti dei social media e i diplomatici pubblici, per aver descritto in dettaglio, contro la volontà della famiglia, gli omicidi avvenuti durante la prigionia della moglie di Yarden, Shiri, e dei suoi figli piccoli Ariel e Kfir. Pubblicare tali informazioni nonostante le ripetute richieste della famiglia è stato "un abuso fine a se stesso nei confronti di una famiglia che ha attraversato 16 mesi di inferno e che deve ancora affrontare il peggio", ha sritto Ofri Bibas su Facebook.
Netanyahu ha descritto l'omicidio dei ragazzi in modo molto dettagliato in un discorso tenuto davanti all'America Israel Public Action Committee e, mentre teneva in mano una foto delle vittime, durante una cerimonia militare tenutasi ieri, in seguito alla quale, la famiglia Bibas ha inviato una lettera di diffida a Netanyahu e ad altri uffici governativi, chiedendo loro di smettere di pubblicare dettagli non approvati sugli omicidi, riporta il sito di notizie Ynet.
Washington, 25 feb. (Adnkronos) - "Questa decisione lacera l'indipendenza di una stampa libera negli Stati Uniti". Lo ha detto il presidente della White House Correspondents' Association Eugene Daniels, criticando l'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per aver affermato che d'ora in poi sarà lei stessa a decidere quali giornalisti potranno seguire gli eventi della Casa Bianca. "In un paese libero, i leader non devono scegliere le testate" da accreditare, ha aggiunto.
Washington, 25 feb. (Adnkronos) - La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato durante il briefing di oggi che l'amministrazione determinerà quali organi di stampa faranno parte del pool stampa della Casa Bianca. Attualmente la White House Correspondents Association aiuta a coordinare la copertura del pool.
La Leavitt ha affermato che alle "testate tradizionali" sarà comunque consentito di unirsi al pool, ma ha osservato che l'amministrazione consentirà l'adesione anche ad altri siti. "Sono orgogliosa di annunciare che restituiremo il potere alle persone che leggono i vostri giornali, che guardano i vostri programmi televisivi e che ascoltano le vostre stazioni radio", ha aggiunto.
(Adnkronos) - L'indagine su Twitter International Uk vede due indagati - si tratta di due ex amministratori (un irlandese e un indiano) - che si sono succeduti negli ultimi anni alla guida del social poi rilevato da Elon Musk a fine 2022. L'indagine nasce da un controllo fiscale della Gdf, concluso ad aprile 2024, proprio sulla piattaforma americana, che oggi si chiama 'X', sulla scia delle stesse verifiche fatte su Meta. Il fascicolo è affidato dal pm Giovanni Polizzi, già protagonista di altre indagini sui colossi del web.
Il punto centrale del fascicolo affidato a Polizzi, lo stesso che si è occupato dell'inchiesta su Meta, è l'idea che debbano essere tassate come transazioni commerciali le iscrizioni gratuite alle piattaforme online in cambio della cessione dei propri dati personali, che hanno un valore economico, visto che consentono la profilazione degli utenti.
Solo lo scorso dicembre la procura di Milano ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti dei rappresentanti legali della società di diritto irlandese Meta, titolare dei social Facebook e Instagram. L'inchiesta - ancora aperta - ipotizza per il colosso l'omessa dichiarazione e mancato pagamento - tra il 2015 e il 2021 - dell'Iva per un totale di oltre 877 milioni di euro.
Washington, 25 feb. (Adnkronos) - La Casa Bianca attribuisce il grosso livido sulla mano destra di Donald Trump, che era visibile durante l'incontro di ieri con il presidente francese Emmanuel Macron, alle strette di mano del presidente americano.
"Il presidente Trump è un uomo del popolo", ha affermato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, aggiungendo: "Il suo impegno è incrollabile e lo dimostra ogni singolo giorno. Il presidente Trump ha lividi sulla mano perché lavora costantemente e stringe mani tutto il giorno, tutti i giorni".
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - Sono due i momenti della replica di Daniela Santanchè sottolineati dalle opposizioni, che oggi hanno votato compatte la mozione di sfiducia alla ministra del Turismo. Il primo quello sull''intemerata' del tacco 12 e il glamour, della sinistra che odia la ricchezza. Un tentativo di 'buttarla in caciara' e uscire dal merito, grave, della vicenda, dicono le opposizioni. L'altro passaggio è meno di colore e più inquietante, sostengono, ed è quando la ministra ha detto che alla prossima udienza valuterà le dimissioni "ma lo farò da sola - ha scandito- con me stessa, senza nessuna costrizione e forzatura". Una sottolineatura che, secondo le opposizioni, è un chiaro messaggio a Giorgia Meloni. E fa crescere l'interrogativo: perché la premier Meloni si fa trattare in questo modo? E' la domanda dei parlamentari di minoranza in Transatlantico.
Giuseppe Conte intervenendo in aula nelle dichiarazioni di voto ha dato una sua versione: "Ci sono solo due plausibili spiegazioni. La prima è che lei, Santanchè, ricatta Meloni. Può darsi che all'opposizione abbiate condiviso segreti che oggi mettono in imbarazzo la presidente del Consiglio e allora comprenderemmo perché ogni giorno Meloni dice che non è ricattabile... La seconda è che Fdi dopo aver avuto come motto 'legge e ordine', oggi che siete al potere si sentite casta intoccabile. Il caso Delmastro è l'esempio di questa vostra convinzione di essere al di sopra della legge".
Anche Elly Schlein si rivolge alla premier Meloni: "Cosa le impedisce di far dimettere Santanchè? Come è possibile accettare in silenzio, dopo che Santanchè ha detto che del pressing di Fdi se ne frega, che lei e solo lei decide se dimettersi come se non esistesse una presidente del Consiglio?". E insiste: "Meloni è stata campionessa mondiale di richieste di dimissioni e oggi ha disertato quest'aula, come fa non vergognarsi della sua incoerenza, come fa a non rendersi conto di quanto sia vigliacco il suo atteggiamento di continua fuga da quest'aula e dalla realtà? Dove si è nascosta la premier? Forse sta registrando un altro video, un contributo da inviare a una convention fra motoseghe e saluti nazisti?".
Conte ribatte anche al passaggio 'tacco 12' della ministra: "Lei ha detto che odiamo la ricchezza, ma non dica baggianate, siete voi che avete fatto la guerra ai poveri, che odiate i poveri. Noi odiamo o meglio ancora contrastiamo, la disonestà". Una questione, quella dei tacchi e delle borsette, che fa sbottare Schlein: "Lei viene qui a difendere le borsette, chi difende gli italiani dalla bollette? Noi non siamo qui per fare un processo ma per porre una gigantesca questione di opportunità politica: davanti ad accuse così gravi, per non ledere le istituzioni, avrebbe dovuto dimettersi".
La segretaria del Pd si rivolge quindi alla maggioranza: "Speriamo in un sussulto della maggioranza e dei singoli parlamentari. Se oggi salvate Santanchè dimostrate che a voi interessa difendere i vostri più che difendere l'onore delle istituzioni. Questa non è difesa nazionale, è difesa tribale". Per Elisabetta Piccolotti che interviene a nome di Avs, "il problema non è la ricchezza della ministra, il problema è che quando si è ricchi e non si pagano" gli stipendi ai lavoratori e si umiliano "le persone più povere".
Anche Iv, Più Europa e Azione che non avevano sottoscritto la mozione di sfiducia, hanno comunque dichiarato il voto a favore in aula. "Noi sappiamo che la mozione di sfiducia non sarà approvata, ma chiunque si è accorto che la ministra Santanchè non è sfiduciata da coloro che hanno presentato questa mozione ma dalla sua stessa maggioranza, dalla premier Meloni", dice Davide Faraone di Iv. Per Azione Antonio D'Alessio spiega: "Le mozioni di sfiducia non ci piacciono" e "la ministra non è colpevole fino a prova contraria" ma "è il quadro complessivo che finisce con il restituirci una politica rispetto alla quale scivolano via situazioni che non consentono una azione della ministra libera di condizionamenti". Linea simile a Riccardo Magi di Più Europa: "Per noi Santanché dovrebbe dimettersi" non per le questioni giudiziarie, ma "perché ha inanellato una serie di fallimenti da ministro". Intanto in serata l'aula ha respinto la sfiducia con 206 voti.
Londra, 25 feb. (Adnkronos/Afp) - Il primo ministro britannico Keir Starmer ha confermato che ospiterà colloqui sull'Ucraina con gli alleati nel fine settimana, dopo essere tornato dall'incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca. "Ospiterò diversi paesi questo fine settimana per continuare a discutere di come procedere insieme come alleati alla luce della situazione che ci troviamo ad affrontare", ha detto ai giornalisti.