La novità, nello show televisivo/radiofonico che continua ormai da settimane, è l’annuncio dell’accordo siglato con la Lega nord di Roberto Maroni in vista delle prossime elezioni: “Habemus Papam – dice Silvio Berlusconi a Rtl 102.5 – questa notte ad Arcore è stato siglato l’accordo con la Lega”. L’accordo sblocca quindi la candidatura del segretario leghista alla poltrona del Pirellone e allontana lo stesso Berlusconi da un eventuale ritorno a palazzo Chigi: “Io – dice ancora Berlusconi – sarò il leader della coalizione dei moderati”. Ma aggiunge, “qualora vincessimo preferirei fare il ministro dell’Economia essendo stato in trincea molti anni”.
La motivazione, almeno quella ufficiale, è il “potere nullo” nelle mani del presidente del Consiglio. Il cavaliere omette di dire che un accordo tra Pdl e Lega sarebbe stato minato alla radice da una sua candidatura diretta alla presidenza del Consiglio. E a Roberto Calderoli, che a trasmissione ancora in corso chiedeva – via agenzie – di scegliere un giovane candidato premier l’ex premier risponde: “Io ho già indicato il mio successore e penso sarà ancora lui: Angelino Alfano. Io, aggiunge, l’ho già fatto, se vinceremo sarà Angelino Alfano ed io ministro dell’Economia”. In ogni caso, spiega Berlusconi, “al prossimo comitato di presidenza sarà deciso il simbolo che sarà quello del Pdl con sotto la scritta ‘Berlusconi presidente’, ovvero io sarò il leader del partito e sarò io, in caso di vittoria, a indicare il candidato premier che sarà scelto dal presidente della repubblica”.
In attesa della risposta ufficiale del Carroccio – la conferenza stampa di Roberto Maroni è fissata per oggi alle 16 nella sede milanese di via Bellerio – l’intervista dell’ex premier è la consueta ordalia di considerazioni sui suoi avversari. A cominciare da Mario Monti: “Io sono pronto al dialogo con tutti – dice Berlusconi – ho una predisposizione al dialogo, ma la delusione nei confronti del personaggio è stata talmente grande che non credo ci possa essere alcuna possibilità di dialogo”. Per poi passare a Corrado Passera, le cui parole di disillusione aprono questa mattina le pagine del Corriere della Sera. All’ormai ex ministro dello Sviluppo Economico, l’ex presidente del Consiglio chiude ogni porta: “Passera premier del centrodestra? No, posso escluderlo nella maniera più decisa”. Giudizi anche per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Berlusconi spiega ai microfoni di Rtl di aver avuto “difficoltà con tutti i presidenti della Repubblica” precedenti a Napolitano, quando era al governo. Ma sottolinea di avere avuto “difficoltà enormi, con tutto il rispetto per Napolitano”, anche con l’attuale inquilino del Quirinale.
Quanto ai futuri assetti politici, il cavaliere dice di non temere Monti, di considerare Bersani il suo avversario, ma invita a non votare per l’asse centrista, a riprova che il messaggio “tecnico” del professore ha possibilità di attecchire proprio tra i suoi elettori: “Agli italiani – dice l’ex premier – dico di non dare il voto ad un piccolo partito perché non serve a nulla, solo un partito con la maggioranza può cambiare l’architettura istituzionale e rendere il Paese governabile”. Dunque, “se volete votare Fini, Casini e Monti vuol dire che avete una simpatia per la sinistra e allora meglio dare direttamente il voto al Pd, ma io dico ai moderati di non disperdere il loro voto”. A differenza dello stesso Monti, poi, Berlusconi annuncia che parteciperà direttamente alla campagna elettorale anche nei comizi. Sì, anche da parte del cavaliere, a un confronto con gli avversari, compresi i giornalisti: “Sono disposto a tutto. Vado da Santoro perché è l’unico che mi ha offerto un ‘prime time’. Non ho paura di nessuna domanda, sono un guerriero”.
Per il resto, lo show di Berlusconi continua tra battute e proclami, anche se non sempre è facile distinguere le une dagli altri. Come quando l’ex premier si dice “una star” di fronte alle domande che arrivano dagli spettatori della trasmissione. Agli intervistatori che gli fanno notare che anche quando è stato ospite Matteo Renzi sono arrivate migliaia di domande, Berlusconi replica: “Anche Renzi è una star”. Poi aggiunge: “Se vado in qualunque via a Roma o a Milano, fermo il traffico. In qualsiasi negozio io entri, all’uscita ci sono più di cento persone”. Show, a dire il vero che continua e si trasferisce dalla radio alla tv. Dopo Rtl, infatti, il cavaliere si sposta a Tgcom 24, dove la candidatura di Alfano ritorna ad essere una semplice ipotesi “da approfondire”.
“E’ una delle ipotesi, approfondiremo questa possibilità”, dice Berlusconi. Quanto all’accordo siglato stanotte con la Lega, l’ex premier spiega: “L’accordo dice che la Lega partecipa alla coalizione del centrodestra, Maroni è il candidato alla presidenza della Lombardia sostenuto da tutti noi e Silvio Berlusconi sarà il leader di tutta la coalizione. Il candidato premier e il candidato alla Presidenza della Repubblica abbiamo deciso che è meglio indicarli in un momento successivo”. Quanto ad un suo passo indietro, per Berlusconi la Lega non c’entra: “No, assolutamente no”, anzi, per l’ex premier questa è una occasione: “Spero – dice – che questo sia sentito dalla gente come conferma che non cerco posti per ambizioni personali”.
Elezioni 2013
Berlusconi: “Accordo con la Lega per le elezioni. Alfano premier, io ministro”
La novità, nello show televisivo/radiofonico che continua ormai da settimane, è l’annuncio dell’accordo siglato con la Lega nord di Roberto Maroni in vista delle prossime elezioni: “Habemus Papam – dice Silvio Berlusconi a Rtl 102.5 – questa notte ad Arcore è stato siglato l’accordo con la Lega”. L’accordo sblocca quindi la candidatura del segretario leghista alla poltrona del Pirellone e allontana lo stesso Berlusconi da un eventuale ritorno a palazzo Chigi: “Io – dice ancora Berlusconi – sarò il leader della coalizione dei moderati”. Ma aggiunge, “qualora vincessimo preferirei fare il ministro dell’Economia essendo stato in trincea molti anni”.
La motivazione, almeno quella ufficiale, è il “potere nullo” nelle mani del presidente del Consiglio. Il cavaliere omette di dire che un accordo tra Pdl e Lega sarebbe stato minato alla radice da una sua candidatura diretta alla presidenza del Consiglio. E a Roberto Calderoli, che a trasmissione ancora in corso chiedeva – via agenzie – di scegliere un giovane candidato premier l’ex premier risponde: “Io ho già indicato il mio successore e penso sarà ancora lui: Angelino Alfano. Io, aggiunge, l’ho già fatto, se vinceremo sarà Angelino Alfano ed io ministro dell’Economia”. In ogni caso, spiega Berlusconi, “al prossimo comitato di presidenza sarà deciso il simbolo che sarà quello del Pdl con sotto la scritta ‘Berlusconi presidente’, ovvero io sarò il leader del partito e sarò io, in caso di vittoria, a indicare il candidato premier che sarà scelto dal presidente della repubblica”.
In attesa della risposta ufficiale del Carroccio – la conferenza stampa di Roberto Maroni è fissata per oggi alle 16 nella sede milanese di via Bellerio – l’intervista dell’ex premier è la consueta ordalia di considerazioni sui suoi avversari. A cominciare da Mario Monti: “Io sono pronto al dialogo con tutti – dice Berlusconi – ho una predisposizione al dialogo, ma la delusione nei confronti del personaggio è stata talmente grande che non credo ci possa essere alcuna possibilità di dialogo”. Per poi passare a Corrado Passera, le cui parole di disillusione aprono questa mattina le pagine del Corriere della Sera. All’ormai ex ministro dello Sviluppo Economico, l’ex presidente del Consiglio chiude ogni porta: “Passera premier del centrodestra? No, posso escluderlo nella maniera più decisa”. Giudizi anche per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Berlusconi spiega ai microfoni di Rtl di aver avuto “difficoltà con tutti i presidenti della Repubblica” precedenti a Napolitano, quando era al governo. Ma sottolinea di avere avuto “difficoltà enormi, con tutto il rispetto per Napolitano”, anche con l’attuale inquilino del Quirinale.
Quanto ai futuri assetti politici, il cavaliere dice di non temere Monti, di considerare Bersani il suo avversario, ma invita a non votare per l’asse centrista, a riprova che il messaggio “tecnico” del professore ha possibilità di attecchire proprio tra i suoi elettori: “Agli italiani – dice l’ex premier – dico di non dare il voto ad un piccolo partito perché non serve a nulla, solo un partito con la maggioranza può cambiare l’architettura istituzionale e rendere il Paese governabile”. Dunque, “se volete votare Fini, Casini e Monti vuol dire che avete una simpatia per la sinistra e allora meglio dare direttamente il voto al Pd, ma io dico ai moderati di non disperdere il loro voto”. A differenza dello stesso Monti, poi, Berlusconi annuncia che parteciperà direttamente alla campagna elettorale anche nei comizi. Sì, anche da parte del cavaliere, a un confronto con gli avversari, compresi i giornalisti: “Sono disposto a tutto. Vado da Santoro perché è l’unico che mi ha offerto un ‘prime time’. Non ho paura di nessuna domanda, sono un guerriero”.
Per il resto, lo show di Berlusconi continua tra battute e proclami, anche se non sempre è facile distinguere le une dagli altri. Come quando l’ex premier si dice “una star” di fronte alle domande che arrivano dagli spettatori della trasmissione. Agli intervistatori che gli fanno notare che anche quando è stato ospite Matteo Renzi sono arrivate migliaia di domande, Berlusconi replica: “Anche Renzi è una star”. Poi aggiunge: “Se vado in qualunque via a Roma o a Milano, fermo il traffico. In qualsiasi negozio io entri, all’uscita ci sono più di cento persone”. Show, a dire il vero che continua e si trasferisce dalla radio alla tv. Dopo Rtl, infatti, il cavaliere si sposta a Tgcom 24, dove la candidatura di Alfano ritorna ad essere una semplice ipotesi “da approfondire”.
“E’ una delle ipotesi, approfondiremo questa possibilità”, dice Berlusconi. Quanto all’accordo siglato stanotte con la Lega, l’ex premier spiega: “L’accordo dice che la Lega partecipa alla coalizione del centrodestra, Maroni è il candidato alla presidenza della Lombardia sostenuto da tutti noi e Silvio Berlusconi sarà il leader di tutta la coalizione. Il candidato premier e il candidato alla Presidenza della Repubblica abbiamo deciso che è meglio indicarli in un momento successivo”. Quanto ad un suo passo indietro, per Berlusconi la Lega non c’entra: “No, assolutamente no”, anzi, per l’ex premier questa è una occasione: “Spero – dice – che questo sia sentito dalla gente come conferma che non cerco posti per ambizioni personali”.
B.COME BASTA!
di Marco Travaglio 14€ AcquistaArticolo Precedente
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Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Le Idf hanno riferito che sono in corso attacchi aerei contro obiettivi militari nella Siria meridionale. I siti includono quartieri generali e altre strutture utilizzate per immagazzinare armi ed equipaggiamento appartenenti all'ex regime siriano, afferma l'esercito, aggiungendo di aver individuato tentativi da parte di gruppi non specificati di utilizzare tali armi. "La presenza di queste armi nella Siria meridionale è una minaccia per lo Stato di Israele. L'Idf non permetterà l'esistenza di una minaccia militare nella Siria meridionale e agirà contro di essa", ha aggiunto l'Idf.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - L'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta pianificando di anticipare la riunione del governo riguardante la rimozione del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, a domani sera, prima del voto programmato per mercoledì sulla Legge degli Accordi (Legge sulla politica economica). Lo scrive il Jerusalem Post.
Palermo, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente di Federalberghi Palermo, Rosa Di Stefano, è la nuova vicepresidente di Federalberghi Sicilia. La nomina è arrivata oggi, in occasione del Consiglio e della Giunta regionale dell’associazione. Nel corso dell’incontro, sono stati affrontati molti temi legati al settore ricettivo. In collegamento, hanno preso parte all’incontro l’assessora regionale al Turismo, Elvira Amata, e l’assessora regionale all’Ambiente e al territorio, Giusi Savarino. "Le due esponenti del governo Schifani - dice il presidente di Federalberghi Sicilia, Nico Torrisi - hanno mostrato grande sensibilità e disponibilità rispetto ai temi oggetto del nostro incontro. In particolare, abbiamo potuto approfondire le questioni riguardanti le novità legislative sul turismo, il progetto di bando per le attività ricettive e il tema delle concessioni demaniali".
Ha partecipato alla riunione, in collegamento, il presidente dell’ente regionale bilaterale del turismo, Stefano Spitalieri. Presenti all’incontro anche Angelo Candido e Andrea Serra, di Federalberghi nazionale, che hanno approfondito le questioni riguardanti il contratto collettivo nazionale. Durante la riunione, i giovani di Federalberghi hanno lanciato il 'Progetto scuola', che punta ad avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro.