Il giornalista Sandro Ruotolo ha deciso di accettare la candidatura che gli ha proposto Antonio Ingroia nelle liste di Rivoluzione civile alle elezioni politiche. “Caro Antonio – si legge nella lettera inviata al sito del movimento dal collaboratore storico di Michele Santoro – accetto con entusiasmo la candidatura nella lista di Rivoluzione civile che tu e Luigi De Magistris mi avete proposto. Ci ho pensato e riflettuto dopo aver firmato l’appello ‘Io ci sto’ con il quale donne e uomini della società civile si sono impegnati a sostenere il progetto per costruire un’alternativa di governo al berlusconismo e alle politiche liberiste del governo Monti”.
“Non ho dubbi – continua Ruotolo – quando affermi di voler difendere i valori dei nostri padri costituenti. C’è un articolo della carta costituzionale per il quale mi sono battuto in tutti questi anni e per il quale penso sia necessario battersi ancora: l’articolo 21, quello che garantisce la libertà di pensiero, la libertà di informare e di essere informati”.
“C’è bisogno di libertà nel nostro Paese ma in gran parte del territorio nazionale questa libertà – aggiunge il giornalista – viene preclusa dalla presenza delle mafie e delle illegalità, dalle cricche che hanno impoverito la nostra terra”.
Secondo Ruotolo, ha detto bene Ingroia quando ha detto “che occorre oggi sconfiggere la mafia e non solo contenerla. Ho grande rispetto per coloro che si impegnano nei partiti ma penso anche che i partiti che ci sono adesso non sono quelli a cui pensavano i nostri padri costituenti e che l’antipolitica sia figlia della cattiva politica”.
Una cosa è certa, la candidatura non toccherà comunque la sua indipendenza: “Ho sempre pensato e detto che un giornalista deve essere indipendente. Lo penso anche ora che ho deciso di impegnarmi con te e con gli altri in questa battaglia. Con la passione di ognuno di noi”.
Soddisfatto, ovviamente, il leader della Rivoluzione Civile, Ingroia: “Caro Sandro, sì, ci sono questioni per le quali vale la pena battersi – scrive – e provo un’immensa gioia nel pensare che ti batterai con noi e che da oggi alla tessera dell’Anpi che come me da sempre tieni nel portafoglio aggiungerai la spilletta di Rivoluzione civile appuntata sulla giacca”.
“Anch’io come te – continua – mi auguro che l’affermazione della nostra lista possa significare la nascita di un movimento che porti al rinnovamento generale dei partiti. Per questo puntiamo sull’impegno e l’onestà della società civile, su persone capaci estranee alle logiche di potere della politica, quelle logiche che hanno portato l’Italia a questo punto di non ritorno”. L’ex pm di Palermo, sempre rivolto al giornalista, assicura che “ci batteremo insieme e saremo sempre di più”. In nome, conclude, “di quei principi sacri sanciti dalla Costituzione italiana che davvero è la più bella al mondo. Quella della quale anch’io, come te, mi sento partigiano”.