Il soldato J.I. Jane vince la battaglia per combattere. Il segretario alla difesa Leon Panetta ha deciso di togliere il veto alle donne soldato in prima linea, ribaltando una norma del 1994. Prima di ritirarsi a vita privata nelle prossime settimane, Panetta imprime così una svolta storica alle Forze armate degli Stati Uniti.

La decisione sarà annunciata ufficialmente oggi, ma diverse fonti del Pentagono ne hanno fatte già trapelare le linee guida a molti media americani. La svolta, secondo quanto si è appreso, arriverà per gradi. “Ci vorrà un po’ di tempo, in alcuni casi, per elaborare meccanismi adeguati. Prevediamo che alcuni incarichi verranno resi disponibili subito, mentre altri, come quelli nelle forze speciali, potrebbero richiedere più tempo”, ha affermato una alto funzionario della difesa, citato in forma anonima dalla Cnn.

Da anni le donne soldato stavano facendo pressione per ottenere la possibilità di essere schierate in prima linea. Le regole militari attualmente in vigore non permettono alle donne di servire nelle unità di combattimento di terra, come la fanteria, l’artiglieria, o nelle operazioni speciali di commando. Tuttavia, nei recenti conflitti senza un ben definito fronte di guerra, le donne assegnate a ruoli di sostegno si sono spesso trovate in combattimento, come in Iraq e Afghanistan, dove 800 donne soldato sono rimaste ferite e 130 sono morte.

Per poter combattere in prima linea nei campi di battaglia, quattro soldatesse Usa sono arrivate di recente a ingaggiare battaglia nelle anche aule di tribunale contro il Pentagono e il segretario alla Difesa Leon Panetta. E per farlo, hanno scelto come alleato la American civil liberties union (Aclu), secondo cui la carriera delle quattro donne nelle forze armate, così come quella di molte altre, viene di fatto impedita, visto che non vengono loro consentiti gli stessi passaggi che invece possono fare i loro colleghi di sesso maschile.

Cosa che ora, seppur gradualmente, non potrà più succedere, grazie alla decisione che oggi sarà annunciata da Panetta, che entro la metà di febbraio lascerà il Pentagono. Non è chiara la posizione in merito del suo successore, Chuck Hagel, la cui nomina dovrebbe essere confermata dal Congresso il 31 gennaio, ma secondo la Cnn, è già stato informato e non risulta che abbia sollevato obiezioni.

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