Alexandria, Santorini e tutte le altre operazioni “riservate” di Montepaschi sono nate in via Rosellini 16 a Milano, nella palazzina discreta, con un’insegna quasi invisibile, dove ha sede Mps-Finanza Proprietaria, la divisione di Montepaschi che ha gestito gli affari più scottanti del Monte, sotto la direzione di Gianluca Baldassarri. Sono nati qui anche i rapporti con alcune finanziarie estere come Lutifin ed Enigma, oggi sotto indagine per operazioni sospette realizzate con Montepaschi. Lutifin, con sede a Lugano, ha intermediato un’operazione del 2007 con Dresdner Bank su un derivato basato alle Cayman. Un prodotto finanziario venduto da Mps e poi ricomprato, con un guadagno per l’intermediario di 600 mila euro.
Iniziano così le indagini su Montepaschi, quando nel 2011 il pm milanese Roberto Pellicano s’imbatte in Lutifin. Ora questa inchiesta è arrivata alla conclusione, con la richiesta di rinviare a giudizio 18 persone. Intanto, una parte delle carte raccolte, che riguardavano più direttamente Montepaschi, era passata ad altri due pm milanesi, Giordano Baggio e Stefano Civardi. Protagonista, Enigma Securities, una società di brokeraggio fondata da tre italiani, con sede a Londra, sponda a Malta, ma ufficio operativo a Milano. A fine giugno 2012, gli uomini della Guardia di finanza si presentano nella sede milanese di Enigma, in via Voghera, a chiedere documenti e a notificare un avviso di garanzia a Fabrizio Cerasani, socio fondatore e direttore di Enigma Securities Llp di Londra e legale rappresentante della succursale italiana. L’ipotesi di reato è appropriazione indebita.
Secondo i pm, la società acquistava e vendeva titoli sui mercati Otc (over the counter), cioè non regolamentati, per conto di Mps e di sue controllate e collegate. Le operazioni Otc sono comuni sui mercati finanziari e pienamente legittime, ma quelle di Enigma, secondo l’accusa, erano realizzate “a condizioni predeterminate e diverse da quelle realizzabili sul mercato, al solo fine di conseguire un profitto” da occultare. Enigma, insomma, s’interponeva tra Mps e altre istituzioni finanziarie, comprava e vendeva prodotti e realizzava così un profitto che, nelle ipotesi d’accusa, veniva poi spartito “con dirigenti infedeli di Mps”. Qualcuno faceva la “cresta” sulle operazioni, dunque.
Il malloppo accantonato da Enigma era diviso tra la società di brokeraggio e qualcuno dentro la banca. Chi? È quanto stanno cercando di scoprire i pm di Siena, a cui quelli di Milano a fine 2012 hanno girato, per competenza territoriale, le carte raccolte, in cui sono ipotizzati i reati di appropriazione indebita e truffa. In quelle carte c’erano anche le prime tracce di Alexandria, l’operazione realizzata da Mps con Nomura per nascondere i buchi di bilancio.
Difficile credere che le operazioni con Enigma, e relative presunte “creste”, siano state decise ai piani bassi di un’organizzazione che era guidata con mano ferma dal direttore della finanza di Mps, Baldassarri, che rispondeva direttamente, a Siena, al direttore generale Antonio Vigni, entrambi allontanati dalla nuova gestione, dopo l’arrivo di Alessandro Profumo.
Enigma ha, tra Milano e Londra, un ottimo giro d’affari. I suoi bilanci segnalano ricavi da intermediazione per 3,2 milioni di euro nel 2007, 4,8 nel 2008, 18,5 nel 2009 (di cui ben 17 in Italia e solo 1,2 nel Regno Unito), 8,3 nel 2010, 5,3 nel 2011. Gli utili distribuiti ai soci sono 2 milioni nel 2008, 13 nel 2009, 1,2 nel 2010, 800 mila nel 2011.
Nella silenziosa palazzina milanese di via Rosellini, i manager di Mps-Finanza Proprietaria vedevano scorrere sui loro monitor le operazioni decise a Siena. Alcuni di loro si stupirono, per esempio, del fiume di Btp che venivano via via acquistati, a prezzi molto alti. Qualcuno segnalò l’anomalia a Giovanni Conti, capo del risk management della banca a Siena, con telefonate e messaggi e-mail di cui è restata traccia. Segnalazioni vane. I Btp con scadenza 2034 che Mps aveva pattuito di comprare da Nomura (per un totale, imponente, di 3 miliardi di euro) erano la contropartita occulta dell’operazione Alexandria, con cui Nomura ha ripulito un derivato pesantissimo per Mps, rendendo così invisibile un consistente buco di bilancio. Invisibile, ma rimasto nei conti reali e solo rimandato al futuro, con il peso dei Btp messi a bilancio a costo storico, ma in realtà deprezzati sul mercato. Ora i nodi sono venuti al pettine e sembrano aumentare ogni giorno. Oltre ad Alexandria e a Santorini, da oggi Montepaschi ha anche un problema che si chiama Enigma.
di Gianni Barbacetto e Marco Lillo
da Il Fatto Quotidiano del 26 gennaio 2013
Giustizia & Impunità
Operazioni spericolate, l’Enigma delle creste in Mps
Ggli affari più scottanti della banca senese venivano gestiti a Milano, alcuni dirigenti segnalarono via mail movimenti sospetti sui Btp
Alexandria, Santorini e tutte le altre operazioni “riservate” di Montepaschi sono nate in via Rosellini 16 a Milano, nella palazzina discreta, con un’insegna quasi invisibile, dove ha sede Mps-Finanza Proprietaria, la divisione di Montepaschi che ha gestito gli affari più scottanti del Monte, sotto la direzione di Gianluca Baldassarri. Sono nati qui anche i rapporti con alcune finanziarie estere come Lutifin ed Enigma, oggi sotto indagine per operazioni sospette realizzate con Montepaschi. Lutifin, con sede a Lugano, ha intermediato un’operazione del 2007 con Dresdner Bank su un derivato basato alle Cayman. Un prodotto finanziario venduto da Mps e poi ricomprato, con un guadagno per l’intermediario di 600 mila euro.
Iniziano così le indagini su Montepaschi, quando nel 2011 il pm milanese Roberto Pellicano s’imbatte in Lutifin. Ora questa inchiesta è arrivata alla conclusione, con la richiesta di rinviare a giudizio 18 persone. Intanto, una parte delle carte raccolte, che riguardavano più direttamente Montepaschi, era passata ad altri due pm milanesi, Giordano Baggio e Stefano Civardi. Protagonista, Enigma Securities, una società di brokeraggio fondata da tre italiani, con sede a Londra, sponda a Malta, ma ufficio operativo a Milano. A fine giugno 2012, gli uomini della Guardia di finanza si presentano nella sede milanese di Enigma, in via Voghera, a chiedere documenti e a notificare un avviso di garanzia a Fabrizio Cerasani, socio fondatore e direttore di Enigma Securities Llp di Londra e legale rappresentante della succursale italiana. L’ipotesi di reato è appropriazione indebita.
Secondo i pm, la società acquistava e vendeva titoli sui mercati Otc (over the counter), cioè non regolamentati, per conto di Mps e di sue controllate e collegate. Le operazioni Otc sono comuni sui mercati finanziari e pienamente legittime, ma quelle di Enigma, secondo l’accusa, erano realizzate “a condizioni predeterminate e diverse da quelle realizzabili sul mercato, al solo fine di conseguire un profitto” da occultare. Enigma, insomma, s’interponeva tra Mps e altre istituzioni finanziarie, comprava e vendeva prodotti e realizzava così un profitto che, nelle ipotesi d’accusa, veniva poi spartito “con dirigenti infedeli di Mps”. Qualcuno faceva la “cresta” sulle operazioni, dunque.
Il malloppo accantonato da Enigma era diviso tra la società di brokeraggio e qualcuno dentro la banca. Chi? È quanto stanno cercando di scoprire i pm di Siena, a cui quelli di Milano a fine 2012 hanno girato, per competenza territoriale, le carte raccolte, in cui sono ipotizzati i reati di appropriazione indebita e truffa. In quelle carte c’erano anche le prime tracce di Alexandria, l’operazione realizzata da Mps con Nomura per nascondere i buchi di bilancio.
Difficile credere che le operazioni con Enigma, e relative presunte “creste”, siano state decise ai piani bassi di un’organizzazione che era guidata con mano ferma dal direttore della finanza di Mps, Baldassarri, che rispondeva direttamente, a Siena, al direttore generale Antonio Vigni, entrambi allontanati dalla nuova gestione, dopo l’arrivo di Alessandro Profumo.
Enigma ha, tra Milano e Londra, un ottimo giro d’affari. I suoi bilanci segnalano ricavi da intermediazione per 3,2 milioni di euro nel 2007, 4,8 nel 2008, 18,5 nel 2009 (di cui ben 17 in Italia e solo 1,2 nel Regno Unito), 8,3 nel 2010, 5,3 nel 2011. Gli utili distribuiti ai soci sono 2 milioni nel 2008, 13 nel 2009, 1,2 nel 2010, 800 mila nel 2011.
Nella silenziosa palazzina milanese di via Rosellini, i manager di Mps-Finanza Proprietaria vedevano scorrere sui loro monitor le operazioni decise a Siena. Alcuni di loro si stupirono, per esempio, del fiume di Btp che venivano via via acquistati, a prezzi molto alti. Qualcuno segnalò l’anomalia a Giovanni Conti, capo del risk management della banca a Siena, con telefonate e messaggi e-mail di cui è restata traccia. Segnalazioni vane. I Btp con scadenza 2034 che Mps aveva pattuito di comprare da Nomura (per un totale, imponente, di 3 miliardi di euro) erano la contropartita occulta dell’operazione Alexandria, con cui Nomura ha ripulito un derivato pesantissimo per Mps, rendendo così invisibile un consistente buco di bilancio. Invisibile, ma rimasto nei conti reali e solo rimandato al futuro, con il peso dei Btp messi a bilancio a costo storico, ma in realtà deprezzati sul mercato. Ora i nodi sono venuti al pettine e sembrano aumentare ogni giorno. Oltre ad Alexandria e a Santorini, da oggi Montepaschi ha anche un problema che si chiama Enigma.
di Gianni Barbacetto e Marco Lillo
da Il Fatto Quotidiano del 26 gennaio 2013
MANI PULITE 25 ANNI DOPO
di Gianni Barbacetto ,Marco Travaglio ,Peter Gomez 12€ AcquistaArticolo Precedente
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Cecilia Sala, 14 giorni in cella. Ipotesi trattativa su Abedini. Lei sente la famiglia: ‘Fate presto, dormo per terra. Mi hanno tolto gli occhiali’
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Dalla protesta dei trattori al Green Deal svuotato: i 12 mesi in cui l’Europa e l’Italia hanno sabotato la tutela dell’ambiente. E Big Oil festeggia il ritorno al fossile
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Bari, 2 gen. - (Adnkronos) - Un neonato è stato trovato morto questa mattina nella culla termica sistemata da alcuni anni in un locale accessibile a qualsiasi ora della chiesa di San Giovanni Battista a Bari.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra volante e della Squadra mobile della Questura a indagare e a svolgere accertamenti per capire chi lo abbia lasciato e se era già morto.
E' quasi certo che verranno svolti accertamenti sulle telecamere di videosorveglianza. La culla termica è collegata tramite dei sensori e con un sistema di allarme al telefono cellulare del parroco.
Milano, 2 gen. (Adnkronos) - Una ragazza di 22 anni ha riferito di essere stata violentata durante la notte di Capodanno nei bagni del Magnolia, uno dei circoli Arci più noti del Milanese, vicino all’Idroscalo di Segrate. A quanto si apprende, durante la serata 'We love 2000' organizzata nella struttura per festeggiare il nuovo anno, la giovane avrebbe conosciuto un ragazzo, verosimilmente di origine nordafricana, con il quale si è appartata nei bagni del locale. Lì, stando a quanto raccontato dalla 22enne, ci sarebbe stato un rapporto sessuale non consenziente. Una volta dato l’allarme, sul posto sono intervenuti i carabinieri e la giovane è stata trasportata alla clinica Mangiagalli, dove sono stati effettuati i controlli del caso.
Roma, 2 gen. (Adnkronos) - Il nuovo anno si apre con brutte notizie per gli automobilisti italiani. Guardando ai premi medi emerge che le tariffe Rc auto continuano a crescere, con effetti negativi anche sui guidatori virtuosi. Secondo i dati dell’Osservatorio di Facile.it, a dicembre 2024 per assicurare un veicolo a quattro ruote in Italia occorrevano, in media, 643,95 euro, vale a dire il 6,19% in più rispetto a dodici mesi prima.
''Il rallentamento dell’inflazione e la stabilizzazione dei tassi di sinistrosità stanno sicuramente iniziando ad avere i primi effetti positivi sul fronte dei prezzi RC auto, che nel corso 2024, pur rimanendo elevati, hanno visto rallentare il loro trend di crescita - spiega Andrea Ghizzoni, Managing Director assicurazioni di Facile.it- . Se il contesto economico rimarrà stabile, ci aspettiamo che gli effetti positivi si trasmettano integralmente sul mercato RC auto e che la curva di prezzi possa tornare a stabilizzarsi. In un contesto come questo, confrontare le offerte di diverse compagnie può rivelarsi fondamentale per individuare il prodotto più adatto alle proprie esigenze e risparmiare''.
Sono oltre 585.000 automobilisti italiani - sempre secondo l’osservatorio di Facile.it - gli assicurati che, a causa di un sinistro con colpa dichiarato nel 2024, vedranno peggiorare quest’anno la propria classe di merito, con relativo aumento del costo dell’Rc auto.
Dall’analisi del comparatore – realizzata su un campione di oltre 955mila preventivi raccolti su Facile.it tra novembre e dicembre 2024 – è emerso che la quota di guidatori colpiti dai rincari a causa di un sinistro con colpa è pari all’1,78% del totale. Se, come detto, a livello nazionale la percentuale di automobilisti che nel 2024 hanno dichiarato un sinistro con colpa è pari all’1,78%, guardando al campione su base regionale emergono differenze significative.
Scorrendo la graduatoria delle aree in cui si è registrato percentualmente il maggior numero di denunce di incidenti con colpa, al primo posto si posiziona la Toscana, dove il 2,34% degli automobilisti vedrà quest’anno aumentare il premio dell’Rc auto. Seguono i guidatori Sardegna (2,29%) e Liguria (2,15%). Le percentuali più basse, invece, sono state rilevate Basilicata (1,26%), Calabria (1,30%) e Trentino-Alto Adige (1,40%).
Se limitiamo l’analisi alle province italiane, quella con la percentuale più alta di automobilisti che cambieranno classe di merito a causa di un sinistro con colpa è quella di Prato (3,35%), seguita da Cagliari (2,85%) e Grosseto (2,64%); le ultime nella graduatoria nazionale, con percentuali pari o inferiori all’1%, sono invece le province Crotone, Ferrara e Rovigo. Dati interessanti emergono analizzando il profilo di chi vedrà peggiorare la propria classe di merito a seguito di un sinistro con colpa; la percentuale, ad esempio, è più altra tra le donne (1,99%) rispetto al campione maschile (1,65%).
Roma, 30 dic. (Adnkronos) - A MasterChef Italia s’infiammano i fornelli. Dopo essersi conosciuti e 'studiati', dopo i colpi di scena degli episodi precedenti e i primi cuochi amatoriali eliminati, chi rimane in gara inizia a giocare seriamente. E così, nei nuovi episodi in onda oggi giovedì 2 gennaio 2025 - in esclusiva su Sky e in streaming solo su Now - tutti capiranno che l’attenzione deve essere sempre altissima.
I giudici - Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli - che ancora faticano a trovare negli occhi degli aspiranti chef quel 'fuoco' che occorre per la gara, porteranno in cucina la prima 'Red Mystery Box' di stagione: rosso proprio come il pericolo di poter subito abbandonare la gara, in un Pressure Test immediato che vedrà impegnati i peggiori della prova.
A incombere, sulla Masterclass, anche la presenza delle due 'riserve' Sara e Pino che guarderanno i cuochi in gara con la speranza di poterli sostituire il prima possibile ed entrare ufficialmente nella classe. Il rosso sarà dunque il colore dominante della serata, non solo quello del pericolo ma anche quello dell’amore: la Masterclass si trasferirà nel suggestivo Parco delle Terme di Boario per una romantica prova in esterna che celebrerà l’amore in tutte le sue forme.
I cuochi verranno come sempre divisi in due brigate, e a giudicare il loro operato ci saranno coppie innamoratissime che festeggiano alle Terme i rispettivi anniversari di matrimonio. Chi uscirà dai festeggiamenti col cuore infranto sarà atteso dal secondo Pressure Test della serata, che porterà una ventata di sapori esotici e internazionali…Chi tra gli aspiranti chef dovrà uscire dalla classe e abbandonare per sempre il grembiule bianco di MasterChef Italia?
Beirut, 2 gen. (Adnkronos/dpa) - Nuovo raid dell'Idf a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. I caccia dell'esercito israeliano hanno attaccato all'alba la 'zona umanitaria' di al-Mawasi, uccidendo 11 sfollati palestinesi, tra cui tre bambini, che cercavano riparo nelle tende. Lo ha reso noto il quotidiano filo-Hamas 'Filastin'. Le squadre della protezione civile giunte sul luogo dell'attacco hanno confermato che tra i morti c'erano il direttore della polizia della Striscia di Gaza, il generale Mahmoud Salah, e il suo vice, il generale di brigata Husam Mustafa Shahwan.
Il leader del partito-milizia sciita libanese Hezbollah, Naim Qassem, ha assicurato che dal 27 novembre - data in cui è entrato in vigore il cessate il fuoco con Israele in Libano - il gruppo "ha ripreso salute", diventando più forte. "La resistenza continua e ha ripreso salute. Ha una fede profondamente radicata", ha dichiarato Qassem in un discorso televisivo, in cui si è detto convinto che i sostenitori di Hezbollah possano "diventare più forti in futuro", soprattutto dopo che Israele è "smascherato davanti al Paese e il mondo come entità brutale e criminale, con il sostegno criminale americano". Riguardo al cessate il fuoco, ha assicurato che il gruppo "ha cominciato ad attuarlo", anche se è "lo Stato libanese ad essere responsabile di monitorarlo e mantenerlo" fino a quando le truppe israeliane non lasceranno il territorio. Pertanto, ha definito questa "un'opportunità per lo Stato libanese di dimostrare il proprio valore attraverso l'azione politica".
Qassem ha ribadito di essere pronto a lavorare con i partner nel Paese per eleggere un presidente, carica bloccata da più di due anni nel mezzo di una grave crisi politica, e per “ricostruire ciò che è stato distrutto”, con l'obiettivo di "mettere in moto gli ingranaggi dello Stato secondo le sue leggi, e avviare una serie di riforme". "Dobbiamo valutare gli eventi accaduti in questa guerra di aggressione, trarre vantaggio dai suoi risultati e sviluppare le nostre azioni con le lezioni apprese", ha aggiunto, descrivendo la resistenza delle milizie a sostegno della Striscia di Gaza come "leggendaria".
Milano, 2 gen. - (Adnkronos) - Un giovane di 19 anni è stato fermato mercoledì sera, perché ritenuto presunto responsabile dell'omicidio commesso a Provaglio di Iseo (Brescia). La vittima è Roberto Comelli, 42 anni, ucciso con una coltellata al petto nella notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio.
"I primi accertamenti - spiegano gli inquirenti - consentivano di appurare che l'omicidio era stato commesso al culmine di una lite sulle cui cause verranno condotti approfondimenti investigativi”.
Stando a quanto ricostruito, la notte di Capodannoil 42enne sarebbe voluto entrare a una festa privata: da qui sarebbe scattata una rissa.
Podgorica, 2 gen. (Adnkronos/afp) - E' morto dopo essersi sparato alla testa l''uomo che mercoledì sera ha ucciso almeno 10 persone, tra cui due bambini, in una sparatoria in un locale nel sud del Montenegro. Lo ha reso noto la polizia la polizia locale.
La polizia ha circondato l'uomo e quando gli hanno ordinato “di deporre l'arma, si è sparato alla testa”, ha riferito ai giornalisti il capo della polizia Lazar Scepanovic che ha aggiunto: “Si è cercato di trasportarlo in un centro clinico, ma nel frattempo è deceduto per le ferite riportare”.