Una passeggiata ideale dal porto del Pireo ad Atene – sulle tracce di quella di Luciano di Samosata e due suoi amici – per discutere, confrontarsi, proporre soluzioni azzardate, “impossibili” per superare la crisi. E sul filo del cammino Dario Fo, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio hanno composto questa conversazione a tre, “Il Grillo canta sempre al tramonto. Dialogo sull’Italia e il Movimento 5 Stelle”, edito da Chiarelettere, in libreria dall’11 febbraio. Ve ne diamo un’anticipazione.
Leader o Amish – Blog e telefono, come nasce un post al giorno
Casaleggio: Il cambiamento è anche nelle parole (…) per esempio “leader” per il M5S è una parola del passato, una parola sporca; leader di che cosa? Vuol dire che tu attribuisci ad altri l’intelligenza e la capacità decisionale, allora non sei neanche più uno schiavo, sei un oggetto. Con le primarie è stato definito il leader del centrosinistra, ma cosa vuol dire? Se facessimo un’analisi del significato della parola…
Fo: È questo che bisogna fare…
Casaleggio: Dietro la parola “leader” non c’è nulla. Prendiamo Occupy Wall Street: a New York si è svolta una manifestazione spontanea contro gli istituti di credito in cui i manifestanti si sono autodefiniti “Occupy Wall Street” (…). Un fenomeno che poi è dilagato: “Occupy Madrid”, “Occupy Toronto”… Quell’espressione è diventata uno slogan, ma nelle varie manifestazioni non è mai emerso un leader, l’importante era il movimento. David Graeber, antropologo e attivista anarchico, lo ha definito leaderless, “senza leader” (…). Rientra nel concetto stesso di comunità. Basti pensare alla comunità degli Amish. (…) La parola leaderless è una parola nuova. La rete favorisce questo cambiamento lessicale. Beppe e io ci esercitiamo ogni giorno sul blog, scriviamo insieme i testi.
Fo: Molti sono curiosi di sapere come fate…
Grillo: ll post nasce ogni giorno dopo cinque-sei telefonate in cui scegliamo l’argomento. Gianroberto ha la sintesi, io ho l’analisi. Io parlo, parlo, parlo… Tutto nasce dal confronto e dalla conversazione.
Casaleggio: Ogni tanto parlo anch’io… Grillo: Ogni tanto lo lascio parlare. (…) Qualche tempo fa è stata fatta un’analisi pseudoscientifica del linguaggio del nostro blog ed è stato scoperto che dentro ci sono cinque personalità diverse… cinque autori ben distinti!
Croce e Primarie – Non buttiamo fuori nessuno. È la Rete, bellezza
Casaleggio: Il Pd ha fatto le primarie per eleggere un presunto leader, dico presunto perché in Italia non c’è il premierato. (…) Loro hanno usato un metodo, noi ne usiamo un altro (…). Abbiamo operato una selezione di candidati, le parlamentarie. Una votazione solo online per 1400 cittadini che si sono candidati (…).
Fo: Molti hanno detto che il vostro metodo non era abbastanza trasparente.
Casaleggio: Balle, è vero il contrario. I candidati erano persone nate sul territorio: chi ha votato, grosso modo, conosceva i candidati perché di frequente erano persone vicine al MoVimento, si erano incontrate… Quindi le liste elettorali sono state realmente votate dal basso.
Fo: Passiamo all’altra critica che vi rivolgono: i votanti alle parlamentarie sono stati troppo pochi rispetto ai 250.000 iscritti al MoVimento.
Casaleggio: Sono stati pochi per una precisa scelta politica, altrimenti bastava dire che poteva votare chi inviava la sua email e avremmo avuto subito 2 o 3 milioni di persone. Cosa ci voleva? Siamo seri… (…) C’è stata probabilmente anche un po’ di pigrizia o sottovalutazione da parte degli iscritti perché solo 40.000 su 250.000 hanno inviato i documenti digitalizzati. (…) Abbiamo già fatto miracoli. La via è questa. (…)
Fo: Se ho capito bene, quando saranno eletti, ogni sei mesi ci sarà una verifica dell’operato, giusto?
Casaleggio: No, perché chiunque può verificare quotidianamente l’operato del portavoce eletto. Già adesso i ragazzi eletti nei comuni possono essere controllati sulla rete ogni giorno dai loro elettori. E se qualcosa non funziona perché va contro le linee del MoVimento vengono messi sotto osservazione e, nel caso, in croce.
Fo: Cosa vuol dire messi in croce?
Casaleggio: Vuol dire che sulla rete arriva immediatamente uno tsunami tale che questa persona deve spiegare, giustificare le sue azioni. In Lombardia un candidato non aveva dichiarato di appartenere alla massoneria: è stato scoperto ed è stato escluso dalle votazioni… (…) Chi dichiara il falso è oggetto dello sdegno dei votanti. (…)
Fo: Quindi niente dimissioni?
Casaleggio: No, le dimissioni non esistono, perché in Italia non abbiamo il vincolo di mandato. Il MoVimento non può far dimettere nessuno. Se vuoi ti dimetti, se non vuoi non ti dimetti. L’unica cosa che ha fatto Beppe è negare l’utilizzo del simbolo a chi andava contro le regole. (…) Beppe è stato dipinto come un dittatore, ma il Pd ha espulso decine di suoi rappresentanti nel più assoluto silenzio dei media.
Divieto di talk show – La lotta tra galli (a meno che non sei da solo)
Grillo: Un altro motivo per cui ci attaccano è la partecipazione dei nostri rappresentanti in tv. Dicono che non vogliamo che vadano in televisione. Non è vero! Noi non vogliamo che partecipino ai talk show (…).
Casaleggio: Il talk show è una cosa, l’informazione è un’altra. Se vengono a intervistarti sulla tua attività di sindaco a Parma è giusto che tu faccia l’intervista. (…) Diverso è un talk show dove si discute del nulla (…), si aizza una lotta tra galli per il dio share. (…) Tu parli ma se la telecamera si sofferma sul naso che ti cola, quello che dici nessuno lo ascolta più. (…) Parliamo del caso di Bologna (il ritiro dell’uso del simbolo alla consigliera comunale Federica Salsi in seguito alla sua partecipazione a Ballarò e a sue dichiarazioni successive, ndr). Qui va fatto un discorso sul rispetto delle regole. In una comunità non puoi andare contro le regole, altrimenti non esiste la comunità. La regola in questo caso è che i rappresentanti del MoVimento sono portavoce della comunità che li ha eletti e possono parlare per ciò che la comunità li ha incaricati. Non puoi andare in tv a parlare dell’Imu a nome del MoVimento oppure dei finanziamenti regionali senza l’assenso della base.
Grillo: Se sei eletto consigliere comunale e vuoi parlare dei problemi di Bologna in tv lo puoi fare, ma dal momento in cui tu esprimi un parere di politica nazionale e internazionale, non lo puoi fare a nome del MoVimento. Come consigliere tu non hai questa facoltà.(…)
Il Robespierre della Val d’Aosta – Il pirogassificatore e gli anti-nazi
Casaleggio: Noi abbiamo scritto delle regole di comportamento molto semplici per i parlamentari. Una di queste, la più semplice, è che non dovranno più chiamarsi o farsi chiamare “onorevoli” ma “cittadini”, un po’ come durante la Rivoluzione francese, e non è un caso. E tu, caro Beppe, farai la parte di Robespierre…
Fo: A proposito di termini riferiti alla militanza politica, una volta, nei Comuni, si usava il termine “compare”, era un termine perfetto che poi è stato sostituito da “compagno”.
Grillo: Dario, la situazione è arrivata ormai a un punto decisivo: o il sistema della rappresentanza politica cambia veramente oppure c’è il rischio di un disordine sociale spaventoso, noi rappresentiamo un cuscinetto contro i nazisti, i movimenti estremisti (…) Bisogna crederci, le cose in Italia possono cambiare. Lo scorso dicembre si è verificato un miracolo in Val d’Aosta. La Regione voleva costruire un pirogassificatore da 70.000 tonnellate, allora è stato indetto un referendum propositivo (…). Cosa è successo? Molti ragazzi (…) hanno fatto un’informazione capillare spiegando ai 128.000 cittadini della Valle cos’è un pirogassificatore. Sono andato ad Aosta con il M5S, abbiamo riempito piazza Chanoux e siamo stati visti a casa da oltre 30.000 valdostani grazie a una diretta streaming. Il giorno dopo ha votato il 50% dei valdostani e il 94% ha detto no all’inceneritore. Fine, non si fa più.
Sesso a chilometro zero – La fine dei magnaccia (porno fai da te)
Grillo: Sulla rete c’è di tutto. Forse Dario non lo sa, ma tra i primi dieci siti più visti nel mondo ce n’è uno che si chiama YouPorn. Ecco come funziona. Tu hai voglia di avere un rapporto con una donna. Se prima andavi per le strade, ti mettevi d’accordo con una prostituta e la portavi in albergo, adesso ti colleghi al sito YouPorn, vai a vederti un filmetto porno che ti piace, due donne insieme, in tre, con un cavallo, quello che vuoi. Dopo che hai visto questo filmato gratis, sul monitor appare automaticamente il genere di donna che hai visto. Abita vicino a te, nella tua città e se vuoi si collega con te immediatamente. Lei è in casa sua che ti guarda con una webcam e tu guardi lei. Se vuoi parlarle clicchi, fai conoscenza e ti metti d’accordo per una prestazione. In questo modo il rapporto è diretto, non c’è più il magnaccia, lo sfruttatore, e non vai più per strada. La rete toglie tutte le intermediazioni, toglie anche le donne o gli uomini dalla strada. Vuol dire che tu fai pornografia in proprio, tu direttamente, ti metti in rete e ti pagano. Se non vuoi pagare la prestazione ti fai filmare in una scena sessuale con un quadratino nero sul volto così non ti si riconosce. Ti filmano e mettono il filmato sul sito, e tu non paghi niente, è tutto gratis. Insomma sesso a chilometro zero. Poi può capitare che chi ti contatta è la tua collega che si è connessa online dall’adiacente angolo del tuo ufficio… è successo davvero.
I figli e la Corea del Sud – Quella brutta bestia della tecnologia
Casaleggio: Il sapere va condiviso e ciò si può fare con i mezzi che abbiamo a disposizione, per esempio con la diffusione nelle scuole dei supporti mobili: iPad, tablet, e-reader. In molti paesi (anche nella Corea del Sud) i testi scolastici in forma cartacea sono stati sostituiti dai tablet in tutte le scuole, ogni classe ha un collegamento Wi-Fi. (…)
Grillo: Il risultato però è che i miei figli hanno un elevato grado di apprendimento culturale, ma non sanno scrivere.
Fo: E quante parole hanno nella testa? Perché è indubbio che il bagaglio lessicale dei ragazzi si è impoverito, ed è mutuato soprattutto dalla tv e dai nuovi mezzi digitali. (…)
Casaleggio: Quando perdi le parole perdi anche il concetto che c’è dietro. Però io non credo che il linguaggio si stia semplificando, il linguaggio sta invece mutando. (…)
Grillo: I miei figli accendono il computer, seguono un telefilm alla televisione e magari inviano un messaggio sul cellulare alla loro fidanzatina. Tutti i ragazzi fanno così. Entro in camera loro e dico: “Che cazzo fate?”. Gli spengo il televisore… S’incazzano come bestie anche se non lo guardano. (…)
Il tetto alla ricchezza – Al massimo 3 o 4 milioni di euro per uno
Casaleggio: (…) Al denaro andrebbe attribuito un peso marginale nella società perché in sostanza è una forma di scambio di beni. Nessuno dovrebbe possedere più di un certo livello di beni materiali, un massimo di 3 o 4 milioni di euro. Non è un discorso francescano ma politico. L’accumulo di denaro non va d’accordo con la democrazia. Chi concentra molto denaro può influenzare la società, piegare la politica e quindi la gestione della cosa pubblica ai suoi interessi. Gli esempi li abbiamo davanti agli occhi eppure fatichiamo a capire. Finché il denaro rimarrà concentrato nelle mani di poche persone e le banche disporranno del potere attuale, la democrazia rimarrà un puro esercizio retorico, una caricatura di se stessa. (…)
Guarire con un clic – Malati (e ipocondriaci) del mondo, unitevi
Grillo: La salute dipende dal grado di informazione che hai e dal tuo stato sociale. (…). Se tu accedi a un bagaglio d’informazioni giuste, puoi fare prevenzione da solo, per esempio puoi cominciare a capire che devi cambiare stile di vita. Lo puoi fare da solo. Puoi imparare cosa non mangiare, il tipo di dieta migliore, e questo grazie al confronto con chi ha i tuoi stessi disturbi, senza andare al pronto soccorso o dal medico. Se ti fa male il gomito o hai male a una gamba, la prima cosa che fai è andare su internet e verificare da cosa dipende il problema. In pratica fai l’autodiagnosi. Poi sulla rete scopri che altri hanno lo stesso sintomo ed entri in un forum specializzato cui partecipano esperti e malati, e riesci ad avere in poco tempo un quadro di quello che hai e delle possibili soluzioni. (…)
Casaleggio: L’autodiagnosi l’ha fatta anche Matteo Dall’Osso, un ragazzo avvelenato dai metalli pesanti che si era rivolto più volte ai medici senza arrivare a nessun risultato. Disperato, ha cercato in rete tutte le possibili soluzioni. Alla fine ha trovato da solo la cura ed è guarito. Viveva su una sedia a rotelle e ora ha pubblicato in rete un filmato che lo ritrae mentre si getta con il paracadute da un aeroplano.
Fo: Spero che non si sia rotto subito le due gambe appena guarite!
Il governissimo – Alla fine anche Ingroia finirà alleato del Pdl
Grillo: Io credo che se il presidente del Senato Schifani si è lasciato scappare che bisogna fare una nuova legge elettorale per bloccare il MoVimento 5 Stelle, altrimenti va all’80 per cento, vuol dire che ci temono davvero e che hanno stime diverse dalle nostre. Può succedere di tutto, anche qualcosa di veramente clamoroso con l’entrata in parlamento di 80-100 nostri rappresentanti.
Fo: Ma la sinistra non può mettersi con la destra contro di voi, sarebbe osceno.
Casaleggio: Scusa, ma pensi che ci sia qualche partito fra quelli tradizionali che si faccia scrupolo a inventarsi balletti con giravolte del genere? Vuoi la mia previsione? Se il M5S avrà una forte rappresentanza, Pd, Pdl, Sel, Udc, forse Ingroia, daranno vita a un governissimo, come è avvenuto per il sostegno a Monti, non cambierà nulla.
Fo: Perché la sinistra deve fare il governissimo?
Casaleggio: Per il semplice motivo che non avranno i numeri per governare da soli.
Chi va fuori di matto – Primo comandamento: non reagire
Casaleggio: Non deve essere un caso che non esista un papa che si sia fatto chiamare Francesco. Noi abbiamo scelto appositamente la data di San Francesco per la creazione del MoVimento. Politica senza soldi. Rispetto degli animali e dell’ambiente. Siamo i pazzi della democrazia, forse molti non ci capiscono proprio per questo e continuano a chiedersi chi c’è dietro. (…)
Grillo: (…) Ritorno a san Francesco, è il nostro riferimento. Tu hai fatto uno spettacolo su di lui. Se san Francesco avesse avuto all’interno del suo gruppo, che so, tre prelati di Roma, come sarebbe andata? Sarebbe finito il francescanesimo se lui li avesse accettati?
Fo: (…) C’è il cardinale Colonna (…) è lui che lo presenta al papa. “Di che hai bisogno?” chiede Innocenzo III. E Francesco: “Vorrei avere il permesso di (…) raccontare il Vangelo parlando la mia lingua, cioè il volgare”. Una pratica allora del tutto proibita. Bene, dice il papa, allora mandiamolo a predicare tra i porci (…) Quando Francesco torna, puzza di sterco come un maiale e dice: “È stato meraviglioso, li ho abbracciati e baciati e loro hanno fatto altrettanto con me” e abbraccia il papa, che schifato si ritrae: “Cazzo, sei pieno di merda!”. “Scusa, scusa. Ho abbracciato dei maiali.” (…) Colonna mette sull’avviso il papa che voleva schiaffare Francesco in galera: “Così tu pensi di buttarlo in galera e farlo picchiare dai tuoi sbirri, magari ammazzarlo? Attento a te! Lui non è uno qualsiasi, lui è figlio ed è anche padre di tutti quelli che stanno qui fuori e lo aspettano. Guai se togli solo un pelo a uno che ha una famiglia così!”. (…)
Grillo: Bellissima storia!
Fo: Te l’ho raccontata perché tu la prendessi a esempio. Il non reagire li fa impazzire, perché quello che vogliono è che tu vada fuori di matto. Non cadere in questa trappola. Sei troppo, troppo più forte. (…)
Grillo: C’è da dire che noi abbiamo due facce: una è costituita da un’organizzazione manageriale, di strategia e di comunicazione, l’altra è quello che sono io, la strada, la piazza, la gente.
da Il Fatto Quotidiano del 27 gennaio 2013
Politica
Il viaggio di Grillo, Fo, Casaleggio. E il “guru” disse: “Leader? Parola del passato”
Il fondatore del Movimento 5 Stelle e il suo alter ego “in viaggio” con il premio Nobel per la Letteratura. Un racconto - "Il Grillo canta sempre al tramonto" edito da Chiarelettere - di chi sono, da dove vengono e cosa vogliono i “rivoluzionari” della politica italiana. Con qualche sorpresa e tante ambizioni per il futuro. L'uomo ombra M5S: "Se saremo ben rappresentati in Parlamento Pd, Pdl, Sel, Udc e forse Ingroia daranno vita a un governissimo per non cambiare nulla"
Una passeggiata ideale dal porto del Pireo ad Atene – sulle tracce di quella di Luciano di Samosata e due suoi amici – per discutere, confrontarsi, proporre soluzioni azzardate, “impossibili” per superare la crisi. E sul filo del cammino Dario Fo, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio hanno composto questa conversazione a tre, “Il Grillo canta sempre al tramonto. Dialogo sull’Italia e il Movimento 5 Stelle”, edito da Chiarelettere, in libreria dall’11 febbraio. Ve ne diamo un’anticipazione.
Leader o Amish – Blog e telefono, come nasce un post al giorno
Casaleggio: Il cambiamento è anche nelle parole (…) per esempio “leader” per il M5S è una parola del passato, una parola sporca; leader di che cosa? Vuol dire che tu attribuisci ad altri l’intelligenza e la capacità decisionale, allora non sei neanche più uno schiavo, sei un oggetto. Con le primarie è stato definito il leader del centrosinistra, ma cosa vuol dire? Se facessimo un’analisi del significato della parola…
Fo: È questo che bisogna fare…
Casaleggio: Dietro la parola “leader” non c’è nulla. Prendiamo Occupy Wall Street: a New York si è svolta una manifestazione spontanea contro gli istituti di credito in cui i manifestanti si sono autodefiniti “Occupy Wall Street” (…). Un fenomeno che poi è dilagato: “Occupy Madrid”, “Occupy Toronto”… Quell’espressione è diventata uno slogan, ma nelle varie manifestazioni non è mai emerso un leader, l’importante era il movimento. David Graeber, antropologo e attivista anarchico, lo ha definito leaderless, “senza leader” (…). Rientra nel concetto stesso di comunità. Basti pensare alla comunità degli Amish. (…) La parola leaderless è una parola nuova. La rete favorisce questo cambiamento lessicale. Beppe e io ci esercitiamo ogni giorno sul blog, scriviamo insieme i testi.
Fo: Molti sono curiosi di sapere come fate…
Grillo: ll post nasce ogni giorno dopo cinque-sei telefonate in cui scegliamo l’argomento. Gianroberto ha la sintesi, io ho l’analisi. Io parlo, parlo, parlo… Tutto nasce dal confronto e dalla conversazione.
Casaleggio: Ogni tanto parlo anch’io… Grillo: Ogni tanto lo lascio parlare. (…) Qualche tempo fa è stata fatta un’analisi pseudoscientifica del linguaggio del nostro blog ed è stato scoperto che dentro ci sono cinque personalità diverse… cinque autori ben distinti!
Croce e Primarie – Non buttiamo fuori nessuno. È la Rete, bellezza
Casaleggio: Il Pd ha fatto le primarie per eleggere un presunto leader, dico presunto perché in Italia non c’è il premierato. (…) Loro hanno usato un metodo, noi ne usiamo un altro (…). Abbiamo operato una selezione di candidati, le parlamentarie. Una votazione solo online per 1400 cittadini che si sono candidati (…).
Fo: Molti hanno detto che il vostro metodo non era abbastanza trasparente.
Casaleggio: Balle, è vero il contrario. I candidati erano persone nate sul territorio: chi ha votato, grosso modo, conosceva i candidati perché di frequente erano persone vicine al MoVimento, si erano incontrate… Quindi le liste elettorali sono state realmente votate dal basso.
Fo: Passiamo all’altra critica che vi rivolgono: i votanti alle parlamentarie sono stati troppo pochi rispetto ai 250.000 iscritti al MoVimento.
Casaleggio: Sono stati pochi per una precisa scelta politica, altrimenti bastava dire che poteva votare chi inviava la sua email e avremmo avuto subito 2 o 3 milioni di persone. Cosa ci voleva? Siamo seri… (…) C’è stata probabilmente anche un po’ di pigrizia o sottovalutazione da parte degli iscritti perché solo 40.000 su 250.000 hanno inviato i documenti digitalizzati. (…) Abbiamo già fatto miracoli. La via è questa. (…)
Fo: Se ho capito bene, quando saranno eletti, ogni sei mesi ci sarà una verifica dell’operato, giusto?
Casaleggio: No, perché chiunque può verificare quotidianamente l’operato del portavoce eletto. Già adesso i ragazzi eletti nei comuni possono essere controllati sulla rete ogni giorno dai loro elettori. E se qualcosa non funziona perché va contro le linee del MoVimento vengono messi sotto osservazione e, nel caso, in croce.
Fo: Cosa vuol dire messi in croce?
Casaleggio: Vuol dire che sulla rete arriva immediatamente uno tsunami tale che questa persona deve spiegare, giustificare le sue azioni. In Lombardia un candidato non aveva dichiarato di appartenere alla massoneria: è stato scoperto ed è stato escluso dalle votazioni… (…) Chi dichiara il falso è oggetto dello sdegno dei votanti. (…)
Fo: Quindi niente dimissioni?
Casaleggio: No, le dimissioni non esistono, perché in Italia non abbiamo il vincolo di mandato. Il MoVimento non può far dimettere nessuno. Se vuoi ti dimetti, se non vuoi non ti dimetti. L’unica cosa che ha fatto Beppe è negare l’utilizzo del simbolo a chi andava contro le regole. (…) Beppe è stato dipinto come un dittatore, ma il Pd ha espulso decine di suoi rappresentanti nel più assoluto silenzio dei media.
Divieto di talk show – La lotta tra galli (a meno che non sei da solo)
Grillo: Un altro motivo per cui ci attaccano è la partecipazione dei nostri rappresentanti in tv. Dicono che non vogliamo che vadano in televisione. Non è vero! Noi non vogliamo che partecipino ai talk show (…).
Casaleggio: Il talk show è una cosa, l’informazione è un’altra. Se vengono a intervistarti sulla tua attività di sindaco a Parma è giusto che tu faccia l’intervista. (…) Diverso è un talk show dove si discute del nulla (…), si aizza una lotta tra galli per il dio share. (…) Tu parli ma se la telecamera si sofferma sul naso che ti cola, quello che dici nessuno lo ascolta più. (…) Parliamo del caso di Bologna (il ritiro dell’uso del simbolo alla consigliera comunale Federica Salsi in seguito alla sua partecipazione a Ballarò e a sue dichiarazioni successive, ndr). Qui va fatto un discorso sul rispetto delle regole. In una comunità non puoi andare contro le regole, altrimenti non esiste la comunità. La regola in questo caso è che i rappresentanti del MoVimento sono portavoce della comunità che li ha eletti e possono parlare per ciò che la comunità li ha incaricati. Non puoi andare in tv a parlare dell’Imu a nome del MoVimento oppure dei finanziamenti regionali senza l’assenso della base.
Grillo: Se sei eletto consigliere comunale e vuoi parlare dei problemi di Bologna in tv lo puoi fare, ma dal momento in cui tu esprimi un parere di politica nazionale e internazionale, non lo puoi fare a nome del MoVimento. Come consigliere tu non hai questa facoltà.(…)
Il Robespierre della Val d’Aosta – Il pirogassificatore e gli anti-nazi
Casaleggio: Noi abbiamo scritto delle regole di comportamento molto semplici per i parlamentari. Una di queste, la più semplice, è che non dovranno più chiamarsi o farsi chiamare “onorevoli” ma “cittadini”, un po’ come durante la Rivoluzione francese, e non è un caso. E tu, caro Beppe, farai la parte di Robespierre…
Fo: A proposito di termini riferiti alla militanza politica, una volta, nei Comuni, si usava il termine “compare”, era un termine perfetto che poi è stato sostituito da “compagno”.
Grillo: Dario, la situazione è arrivata ormai a un punto decisivo: o il sistema della rappresentanza politica cambia veramente oppure c’è il rischio di un disordine sociale spaventoso, noi rappresentiamo un cuscinetto contro i nazisti, i movimenti estremisti (…) Bisogna crederci, le cose in Italia possono cambiare. Lo scorso dicembre si è verificato un miracolo in Val d’Aosta. La Regione voleva costruire un pirogassificatore da 70.000 tonnellate, allora è stato indetto un referendum propositivo (…). Cosa è successo? Molti ragazzi (…) hanno fatto un’informazione capillare spiegando ai 128.000 cittadini della Valle cos’è un pirogassificatore. Sono andato ad Aosta con il M5S, abbiamo riempito piazza Chanoux e siamo stati visti a casa da oltre 30.000 valdostani grazie a una diretta streaming. Il giorno dopo ha votato il 50% dei valdostani e il 94% ha detto no all’inceneritore. Fine, non si fa più.
Sesso a chilometro zero – La fine dei magnaccia (porno fai da te)
Grillo: Sulla rete c’è di tutto. Forse Dario non lo sa, ma tra i primi dieci siti più visti nel mondo ce n’è uno che si chiama YouPorn. Ecco come funziona. Tu hai voglia di avere un rapporto con una donna. Se prima andavi per le strade, ti mettevi d’accordo con una prostituta e la portavi in albergo, adesso ti colleghi al sito YouPorn, vai a vederti un filmetto porno che ti piace, due donne insieme, in tre, con un cavallo, quello che vuoi. Dopo che hai visto questo filmato gratis, sul monitor appare automaticamente il genere di donna che hai visto. Abita vicino a te, nella tua città e se vuoi si collega con te immediatamente. Lei è in casa sua che ti guarda con una webcam e tu guardi lei. Se vuoi parlarle clicchi, fai conoscenza e ti metti d’accordo per una prestazione. In questo modo il rapporto è diretto, non c’è più il magnaccia, lo sfruttatore, e non vai più per strada. La rete toglie tutte le intermediazioni, toglie anche le donne o gli uomini dalla strada. Vuol dire che tu fai pornografia in proprio, tu direttamente, ti metti in rete e ti pagano. Se non vuoi pagare la prestazione ti fai filmare in una scena sessuale con un quadratino nero sul volto così non ti si riconosce. Ti filmano e mettono il filmato sul sito, e tu non paghi niente, è tutto gratis. Insomma sesso a chilometro zero. Poi può capitare che chi ti contatta è la tua collega che si è connessa online dall’adiacente angolo del tuo ufficio… è successo davvero.
I figli e la Corea del Sud – Quella brutta bestia della tecnologia
Casaleggio: Il sapere va condiviso e ciò si può fare con i mezzi che abbiamo a disposizione, per esempio con la diffusione nelle scuole dei supporti mobili: iPad, tablet, e-reader. In molti paesi (anche nella Corea del Sud) i testi scolastici in forma cartacea sono stati sostituiti dai tablet in tutte le scuole, ogni classe ha un collegamento Wi-Fi. (…)
Grillo: Il risultato però è che i miei figli hanno un elevato grado di apprendimento culturale, ma non sanno scrivere.
Fo: E quante parole hanno nella testa? Perché è indubbio che il bagaglio lessicale dei ragazzi si è impoverito, ed è mutuato soprattutto dalla tv e dai nuovi mezzi digitali. (…)
Casaleggio: Quando perdi le parole perdi anche il concetto che c’è dietro. Però io non credo che il linguaggio si stia semplificando, il linguaggio sta invece mutando. (…)
Grillo: I miei figli accendono il computer, seguono un telefilm alla televisione e magari inviano un messaggio sul cellulare alla loro fidanzatina. Tutti i ragazzi fanno così. Entro in camera loro e dico: “Che cazzo fate?”. Gli spengo il televisore… S’incazzano come bestie anche se non lo guardano. (…)
Il tetto alla ricchezza – Al massimo 3 o 4 milioni di euro per uno
Casaleggio: (…) Al denaro andrebbe attribuito un peso marginale nella società perché in sostanza è una forma di scambio di beni. Nessuno dovrebbe possedere più di un certo livello di beni materiali, un massimo di 3 o 4 milioni di euro. Non è un discorso francescano ma politico. L’accumulo di denaro non va d’accordo con la democrazia. Chi concentra molto denaro può influenzare la società, piegare la politica e quindi la gestione della cosa pubblica ai suoi interessi. Gli esempi li abbiamo davanti agli occhi eppure fatichiamo a capire. Finché il denaro rimarrà concentrato nelle mani di poche persone e le banche disporranno del potere attuale, la democrazia rimarrà un puro esercizio retorico, una caricatura di se stessa. (…)
Guarire con un clic – Malati (e ipocondriaci) del mondo, unitevi
Grillo: La salute dipende dal grado di informazione che hai e dal tuo stato sociale. (…). Se tu accedi a un bagaglio d’informazioni giuste, puoi fare prevenzione da solo, per esempio puoi cominciare a capire che devi cambiare stile di vita. Lo puoi fare da solo. Puoi imparare cosa non mangiare, il tipo di dieta migliore, e questo grazie al confronto con chi ha i tuoi stessi disturbi, senza andare al pronto soccorso o dal medico. Se ti fa male il gomito o hai male a una gamba, la prima cosa che fai è andare su internet e verificare da cosa dipende il problema. In pratica fai l’autodiagnosi. Poi sulla rete scopri che altri hanno lo stesso sintomo ed entri in un forum specializzato cui partecipano esperti e malati, e riesci ad avere in poco tempo un quadro di quello che hai e delle possibili soluzioni. (…)
Casaleggio: L’autodiagnosi l’ha fatta anche Matteo Dall’Osso, un ragazzo avvelenato dai metalli pesanti che si era rivolto più volte ai medici senza arrivare a nessun risultato. Disperato, ha cercato in rete tutte le possibili soluzioni. Alla fine ha trovato da solo la cura ed è guarito. Viveva su una sedia a rotelle e ora ha pubblicato in rete un filmato che lo ritrae mentre si getta con il paracadute da un aeroplano.
Fo: Spero che non si sia rotto subito le due gambe appena guarite!
Il governissimo – Alla fine anche Ingroia finirà alleato del Pdl
Grillo: Io credo che se il presidente del Senato Schifani si è lasciato scappare che bisogna fare una nuova legge elettorale per bloccare il MoVimento 5 Stelle, altrimenti va all’80 per cento, vuol dire che ci temono davvero e che hanno stime diverse dalle nostre. Può succedere di tutto, anche qualcosa di veramente clamoroso con l’entrata in parlamento di 80-100 nostri rappresentanti.
Fo: Ma la sinistra non può mettersi con la destra contro di voi, sarebbe osceno.
Casaleggio: Scusa, ma pensi che ci sia qualche partito fra quelli tradizionali che si faccia scrupolo a inventarsi balletti con giravolte del genere? Vuoi la mia previsione? Se il M5S avrà una forte rappresentanza, Pd, Pdl, Sel, Udc, forse Ingroia, daranno vita a un governissimo, come è avvenuto per il sostegno a Monti, non cambierà nulla.
Fo: Perché la sinistra deve fare il governissimo?
Casaleggio: Per il semplice motivo che non avranno i numeri per governare da soli.
Chi va fuori di matto – Primo comandamento: non reagire
Casaleggio: Non deve essere un caso che non esista un papa che si sia fatto chiamare Francesco. Noi abbiamo scelto appositamente la data di San Francesco per la creazione del MoVimento. Politica senza soldi. Rispetto degli animali e dell’ambiente. Siamo i pazzi della democrazia, forse molti non ci capiscono proprio per questo e continuano a chiedersi chi c’è dietro. (…)
Grillo: (…) Ritorno a san Francesco, è il nostro riferimento. Tu hai fatto uno spettacolo su di lui. Se san Francesco avesse avuto all’interno del suo gruppo, che so, tre prelati di Roma, come sarebbe andata? Sarebbe finito il francescanesimo se lui li avesse accettati?
Fo: (…) C’è il cardinale Colonna (…) è lui che lo presenta al papa. “Di che hai bisogno?” chiede Innocenzo III. E Francesco: “Vorrei avere il permesso di (…) raccontare il Vangelo parlando la mia lingua, cioè il volgare”. Una pratica allora del tutto proibita. Bene, dice il papa, allora mandiamolo a predicare tra i porci (…) Quando Francesco torna, puzza di sterco come un maiale e dice: “È stato meraviglioso, li ho abbracciati e baciati e loro hanno fatto altrettanto con me” e abbraccia il papa, che schifato si ritrae: “Cazzo, sei pieno di merda!”. “Scusa, scusa. Ho abbracciato dei maiali.” (…) Colonna mette sull’avviso il papa che voleva schiaffare Francesco in galera: “Così tu pensi di buttarlo in galera e farlo picchiare dai tuoi sbirri, magari ammazzarlo? Attento a te! Lui non è uno qualsiasi, lui è figlio ed è anche padre di tutti quelli che stanno qui fuori e lo aspettano. Guai se togli solo un pelo a uno che ha una famiglia così!”. (…)
Grillo: Bellissima storia!
Fo: Te l’ho raccontata perché tu la prendessi a esempio. Il non reagire li fa impazzire, perché quello che vogliono è che tu vada fuori di matto. Non cadere in questa trappola. Sei troppo, troppo più forte. (…)
Grillo: C’è da dire che noi abbiamo due facce: una è costituita da un’organizzazione manageriale, di strategia e di comunicazione, l’altra è quello che sono io, la strada, la piazza, la gente.
da Il Fatto Quotidiano del 27 gennaio 2013
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Cari politici, non provate a “suggerirci” le domande…
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Frase su Mussolini, l’Ue a Berlusconi: “Preoccupa chi nutre questo tipo di odio”
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Roma, 23 feb. (Adnkronos) - "Gli Emirati Arabi Uniti sono desiderosi di migliorare la cooperazione con il vostro Paese amico, al fine di sostenere la pace e la stabilità in Medio Oriente e nel mondo, soprattutto perché i due Paesi hanno orientamenti comuni in questo senso". Lo ha affermato il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan, nel brindisi in occasione del Pranzo di Stato offerto al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
"Sono fiducioso -ha aggiunto- che i risultati di questa visita avranno un grande impatto nel far progredire le nostre relazioni in vari campi, alla luce della volontà comune di continuare a lavorare per sviluppare queste relazioni a beneficio dei due Paesi e dei due popoli".
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - "I nostri Paesi condividono, accanto a una analoga sensibilità per i temi della pace e della cooperazione, una naturale vocazione agli scambi commerciali e apertura agli investimenti. Sono lieto di constatare che la collaborazione bilaterale negli ultimi anni si è notevolmente intensificata. Sono numerose le imprese italiane che operano negli Emirati Arabi Uniti e con esse è in crescita anche la comunità di italiani che nel Suo Paese vive nell’accogliente realtà emiratina". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel brindisi in occasione del Pranzo di Stato offerto in onore del presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan.
"Lo sviluppo di idee e investimenti in Italia è benvenuto -ha aggiunto il Capo dello Stato- e queste prospettive saranno opportunamente approfondite nel forum imprenditoriale che si svolgerà domani. Accanto ai settori tradizionali, troveranno certamente posto quelli d’avanguardia e maggiormente proiettati al futuro. Le sfide internazionali passano dalla capacità di affrontare e progettare la transizione energetica che ci vede già collaborare ad ambiziose iniziative, nel quadro della sempre più avvertita consapevolezza che questo sia indispensabile per garantire alle prossime generazioni un futuro che, per essere prospero, dovrà essere sostenibile".
"Abbiamo, con questa consapevolezza, collaborato con il suo Paese -ha ricordato il Presidente della Repubblica- per il raggiungimento dell’accordo sul clima, sancito dalla Cop28 di Dubai che, per la prima volta, richiama esplicitamente la necessità di avviare una transizione dai combustibili fossili".
"Quella tra Emirati Arabi Uniti e Italia è una agenda ricca di opportunità. Penso allo sviluppo del continente africano, che ha tante implicazioni anche per la sua stabilità e per la vita della comunità internazionale. Penso al tema dello spazio. A quello dell’intelligenza artificiale".
"Abu Dhabi e Roma -ha concluso Mattarella- avvertono la responsabilità di contribuire, in una fase così confusa e convulsa della vita internazionale, a fare prevalere una visione incentrata sul valore del dialogo, su uno sviluppo equilibrato e sulla tenace costruzione di relazioni positive fra gli Stati".
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - "Il Mediterraneo e la regione del Medio Oriente vivono oggi un periodo di più accentuata instabilità e di profonde sofferenze. In questi tempi difficili, Emirati Arabi Uniti e Repubblica italiana hanno lavorato insieme per promuovere la pace. Abbiamo condannato con fermezza il disumano e vile attacco terroristico del 7 ottobre da parte di Hamas –che rinnova atrocità con il crudele spettacolo nella consegna degli ostaggi sopravvissuti e dei corpi di quelli uccisi- e abbiamo esercitato in questi mesi ogni sforzo perché le violenze del conflitto che vi ha fatto seguito -che hanno afflitto gravemente i civili- avessero fine. Oggi l’impegno non può che essere diretto a evitare una ripresa dei combattimenti, a tenere aperto il filo dei colloqui faticosamente costruito in questi mesi, a rimuovere i sedimenti di rancore". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel brindisi in occasione del Pranzo di Stato offerto in onore del presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan.
"Il ritorno alle ostilità -ha proseguito il Capo dello Stato- non è foriero né di sicurezza futura per Israele, né, tantomeno, di soluzioni per il popolo palestinese, che versa, a Gaza, in condizioni drammatiche. Con ostinazione va ripetuto che il perseguimento della prospettiva due popoli-due Stati resta l’unica in grado di garantire una pace condivisa e sostenibile. Con grande apprezzamento desidero sottolineare lo straordinario aiuto umanitario degli Emirati Arabi Uniti in favore della popolazione di Gaza. È un impegno -quello per salvare vite umane, prestare soccorso ai feriti- che ci ha visto, ancora una volta, lavorare con orgoglio fianco a fianco".
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - Alla vigilia della gara di campionato con il Monza e dopo il passaggio agli ottavi in Europa League, la Roma ha annunciato che "Niccolò Pisilli ha rinnovato il proprio contratto con il Club fino al 30 giugno 2029".
"Classe 2004, il centrocampista -fiore all’occhiello del settore giovanile giallorosso- è diventato rapidamente un punto di forza della Prima Squadra collezionando 34 presenze complessive (e 4 gol segnati) tra Serie A, Europa League e Coppa Italia", spiega la Roma.
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - Le Associazioni dei pazienti "hanno collaborato alla stesura del policy paper di Ovarian Cancer Commitment (Occ) che si articola in sei punti: come Associazione nazionale che sostiene i portatori di mutazione dei geni Brca e le loro famiglie, due di questi ci stanno particolarmente a cuore e sono il riconoscimento dei Pdta (Percorso diagnostico terapeutico assistenziale) per le donne ad alto rischio cancro all’ovaio in tutte le Regioni e l’estensione dell’esenzione D99 per le persone portatrici di tumore ovarico in tutte le Regioni. Allo stato attuale soltanto 8 regioni su 20 hanno approvato il Pdta, e soltanto 10 hanno approvato l’esenzione, quindi vuol dire che ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B ancora oggi nel 2025". Così Ornella Campanella presidente aBRCAdabra in occasione della presentazione delle attività dell'Ovarian Cancer Commitment, nel 26esimo congresso della Società europea di oncologia ginecologica (Esgo) che si è chiuso oggi a Roma.
Per Campanella è importante anche "il riconoscimento della chirurgia di riduzione del rischio all’interno di Lea che ad oggi non c’è – spiega - nonostante si sia ampiamente dimostrata come l’unica strategia in grado di prevenire il cancro all’ovaio nelle donne a rischio in quanto portatrici di mutazione dei geni Brca".
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - Igino Rugiero, ex Commissario Straordinario dell’Unione Italiana Tiro a Segno (Uits) nel 2019, è uno dei tre candidati alla presidenza dell’ente pubblico e Federazione Sportiva, insieme all’ex presidente Costantino Vespasiano e all’ex atleta Valentina Turisini. Con una lunga carriera militare alle spalle svolta per molto tempo presso le più alte Istituzioni dello Stato, e con profonda passione e conoscenza delle dinamiche interne della Uits, Rugiero si presenta con un programma ambizioso e una visione chiara per il futuro dell’organizzazione che, nel caso fosse eletto, siano al servizio delle Sezioni Tsn e dello Sport e non il contrario.
Rugiero ha intrapreso un tour in tutte le regioni italiane per incontrare gli elettori, non solo per presentare il suo programma, ma anche per farsi conoscere personalmente. “Sto girando praticamente in tutte le regioni e dove non mi è possibile andare cerco di contattare personalmente i presidenti delle Sezioni di Tiro a Segno Nazionale per mettere in condizione, democraticamente, gli elettori di conoscermi non soltanto dal punto di vista programmatico che espongo ovunque io vada, ma anche perchè ritengo che il contatto reale e il guardarsi negli occhi mentre ci si confronta sia un valore aggiunto che potrebbe fare la differenza, nel bene e nel male, nelle scelte dei singoli elettori”, ha dichiarato Rugiero all’Adnkronos.
"Questo approccio mira a rispondere alle molte domande e curiosità dei Presidenti e a spiegare loro le ragioni delle spiacevoli situazioni createsi negli ultimi mesi che avevano messo in dubbio non solo la possibilità di andare ad elezioni, ma in particolare avevano destabilizzato le Sezioni di Tsn che si erano viste cadere addosso all’improvviso, senza essere mai state informate dalla Presidenza, la possibilità della approvazione di un emendamento, fortunatamente ora svanita, che avrebbe praticamente distrutto e messo in discussione la sopravvivenza di moltissime delle stesse Sezioni su tutto il territorio nazionale".
Il candidato alla presidenza sottolinea poi l’importanza di un cambiamento politico per migliorare la gestione dell’ente. “L’obiettivo di oggi, indipendentemente dalle tante cose che dovremmo iniziare a fare tutti insieme domani, è ricucire i necessari rapporti con gli Enti Vigilanti e le Istituzioni dello Stato che si sono persi nel tempo a causa di una gestione superficiale ed approssimativa molto fumosa e poco concreta”, ha affermato, riferendosi alla ultima Governance dell’Ente Pubblico e Federazione Sportiva. Rugiero ritiene che “mai come oggi la Uits ha la possibilità di guardare al futuro con ottimismo e visione pragmatica di risoluzione dei tanti temi da affrontare che da troppi anni ormai si porta avanti, il prossimo 15 e 16 marzo ad Ostia, gli elettori chiamati per scegliere il prossimo Presidente Nazionale ed il nuovo Consiglio della Uits avranno la grande opportunità di “cambiare” e di iniziare un nuovo percorso di rinascita che possa ridare alla Uits la dignità ed il riconoscimento istituzionale e sportivo che merita. Le Istituzioni tutte e lo Sport ce lo hanno praticamente chiesto facendocelo capire con i fatti, a noi tutti noti”.
Una delle sfide principali che Rugiero intenderebbe affrontare è quella di finalmente riaprire realmente, e non solo a parole, la collaborazione con il Genio Infrastrutture dell’Esercito per riportare armonia tra le parti e tracciare un percorso di confronto per risolvere le problematiche che purtroppo negli ultimi anni hanno messo in difficoltà molte Sezioni Tsn provocandone addirittura in alcuni casi la chiusura. Il suo programma prevede un percorso di risanamento e rinnovamento anche dell’aspetto sportivo a lui molto caro che riparta dalla promozione dello Sport del Tiro a Segno verso le scuole, verso i giovani e quindi verso le loro famiglie per far capire che questo è uno sport inclusivo, efficace e socialmente importante.
“Bisogna contrastare le percezioni negative legate a episodi di cronaca, bisogna far capire alle famiglie che il nostro è uno sport che può offrire ai giovani, e quindi ai loro figli, un contesto formativo e sicuro ed allo stesso tempo lontano dall’eccesso di distrazioni tecnologiche”. Con una visione chiara e un programma dettagliato, Igino Rugiero si propone come un candidato determinato a guidare l’Unione Italiana Tiro a Segno verso un futuro di rinnovamento e crescita, “Da soli si fallisce, uniti si vince”, il suo motto.
Roma, 23 feb. (Adnkronos Salute) - "La ricerca sta andando avanti spedita soprattutto dal punto di vista genetico e quindi tutta la tematica dei test molecolari è fondamentale. Oggi parliamo e sollecitiamo la rimborsabilità del test Hrd ma c’è già chi sta facendo delle proposte per la rimborsabilità non più riferita al singolo gene, come avvenuto per il Brca, ma a pannelli multigenici, che permettono di analizzare da 30 fino a 500 pannelli di geni. È una nuova prospettiva con cui guardare alle mutazioni e alla complementarietà tra test genomici e genetici e alla loro indispensabilità. L’accesso equo a test molecolari che permettono di definire la terapia su misura di ogni paziente e la possibilità di essere curate nei centri di riferimento di alta specialità, che eseguono un elevato numero di interventi chirurgici all’ovaio, non sono ancora una realtà in Italia". Lo ha detto Nicoletta Cerana presidente Acto Italia Alleanza Contro il Tumore Ovarico ETS in occasione della presentazione delle attività dell'Ovarian Cancer Commitment, nel 26esimo congresso della Società europea di oncologia ginecologica (Esgo) che si è concluso oggi a Roma.