Per il momento si procede contro ignoti. L’ipotesi di reato del fascicolo aperto dalla procura di Civitavecchia per l’aereo finito fuori pista a Fiumicino il 2 febbraio è quella di disastro colposo. Il procuratore Gianfranco Amendola e il sostituto Paolo Calabria ora esamineranno l’informativa della polizia con i rilievi effettuati nel fine settimana e le deposizioni dei testimoni, a cominciare da quella del pilota dell’aereo. A fare luce sul caso, in particolare a stabilire se a far finire fuori pista l’aereo siano state alcune raffiche di vento, sarà una perizia che sarà affidata a breve. Ora il velivolo è sotto sequestro e parcheggiato in un hangar in attesa che vengano nominati i consulenti del pm che dovranno cercare di stabilire le effettive cause dell’incidente.
La stessa Carpatair, anche se evita di entrare nel merito per l’inchiesta in corso, sottolinea che “varie testimonianze, a partire dal direttore dell’Enac dell’aeroporto di Fiumicino, Vitaliano Turrà, hanno segnalato non solo il forte vento ma anche, apparentemente, il pericoloso fenomeno di windshear, che si verifica quando la direzione del vento può arrivare a rovesciarsi quasi istantaneamente, provocando gravi rischi per gli aerei. Il fenomeno non era previsto nei rapporti meteorologici disponibili per l’equipaggio prima del volo. Inoltre all’aereo non è giunta alcuna comunicazione di windshear durante il volo o nella fase di avvicinamento. Va detto che nel caso in cui si fosse registrato il fenomeno di windshear, le conseguenze sarebbero potute essere ben più severe se non fosse stato per l’abilità dei membri dell’equipaggio”.
Intanto è stato confermato che la rimozione del logo dell’Alitalia dalle fiancate dell’aereo è stata autorizzata dalla stessa magistratura su richiesta della compagnia italiana e la cancellazione è stata accolta prima che venisse disposto il sequestro del velivolo. Il Codacons, invece, ha presentato una diffida all’Enac sulla questione dei voli appaltati da Alitalia ad altre compagnie aeree. “E’ gravissimo che agli utenti, al momento dell’acquisto di un biglietto, non siano rese informazioni chiare e precise circa il vettore che eseguirà il collegamento aereo” spiega il presidente dell’associazione Carlo Rienzi. Non solo, il Codacons ha deciso di rivolgersi anche alla Procura di Roma, attraverso un esposto in cui si chiede di accertare se le mancate indicazioni chiare e comprensibili circa i voli appaltati ad altre compagnie, possano configurare illeciti come la truffa e la frode in commercio a danno degli utenti, in relazione al non rispetto delle norme sulla trasparenza in favore dei consumatori”. E in queste ore è arrivata la decisione di Alitalia di sospendere i voli appaltati a Carpatair fino all’esito delle indagini.