Scoperte altre tangenti per appalti del Comune di Milano all’epoca della giunta Moratti che riguardano case-vacanza (colonie per bambini).
Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza ha messo agli arresti domiciliari tre imprenditori lombardi accusati di aver pagato mazzette a un ex dirigente dell’assessorato alla Famiglia, arrestato nell’ottobre scorso.
Su richiesta dei pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano, coordinati dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo, il gip Maria Vicidomini ha ordinato i domiciliari con l’accusa di corruzione, per Sergio Grazioli, rappresentante della società Brixia Investments, definito nelle carte dell’inchiesta “Amico di famiglia” di Mariolina Moioli, assessore alla Famiglia dell’ex giunta Pdl-Lega; Ivan Aureliano Montini, titolare della Zeus Service Coop, e Ugo Amilcare Rossetti, socio della Rm Costruzioni.
Insieme a Dario Zambelli, ex dirigente della Cisl bergamasca e imprenditore della Bertunitour, già arrestato, i tre imprenditori sono accusati di aver pagato, 150mila euro di tangenti, in cambio di appalti, a Patrizio Mercadante, ex responsabile della Direzione settore servizi per minori e giovani del Comune di Milano.
Gli ultimi appalti sotto accusa, per 32 milioni di euro, risalgono al 26 aprile, 21 maggio, 15 ottobre 2010 e 15 aprile 2011.
La Guardia di finanza avrebbe accertato che Zambelli, in concorso con Rossetti, Montini e Grazioli “gestivano, ripartendo tra loro, nonché con il Mercadante” 150mila euro, “prezzo dell’accordo corruttivo tra Zambelli e lo stesso Mercadante per le turbative” delle gare che abbiamo citato.
Nello specifico, scrive ancora la Gdf, “Tale somma, inizialmente versata da Zambelli alla Rm Costruzioni, è stata veicolata attraverso complesse movimentazioni finanziarie non supportate da alcuna logica commerciale, su conti correnti nella disponibilità di Mercadante ed in parte su conti nella disponibilità di Grazioli, la cui convivente, Myriam Gafforelli, risulta coinvolta in alcune vicende giudiziarie e in stretto e datato rapporto di amicizia con l’ex assessore Mariolina Moioli”. Nella prima tranche dell’inchiesta, che riguardava anche una serie di finanziamenti sospetti concessi da Mercadante quando lavorava nell’assessorato, era stato arrestato, a ottobre, pure l’ex segretario generale dell’Istituto dei ciechi di Milano, Antonio Picheca. Erano stati contestati, a vario titolo, i reati di turbativa d’asta, truffa, corruzione e falso.
Il gip, riprendendo l’ordinanza dell’autunno scorso, descrive l’omertà dei funzionari del Comune: Mercadante “ha sostanzialmente agito indisturbato, nella più totale inerzia da parte degli altri funzionari pubblici i quali, pur avvalendosi delle palesi anomalie nella gestione delle gare, hanno evitato di prendere qualsiasi iniziativa per contrastare le decisioni del loro superiore”.