Produzione mai così bassa da 22 anni. L’indice grezzo della produzione industriale, ovvero il volume della produzione, nella media annua del 2012 risulta pari a 82,9. I dati Istat sono impietosi: si tratta del livello più basso dal 1990. La produzione industriale, corretta per gli effetti di calendario, nella media dell’intero 2012 è scesa del 6,7% rispetto all’anno precedente. Si tratta della peggiore variazione annua dal 2009. L’indice grezzo è risultato in calo del 6,2%. L’indice della produzione industriale risulta nel 2012 inferiore di circa il 25% rispetto al picco raggiunto nel 2008, anno di inizio della crisi. Nel solo mese di dicembre l’indice destagionalizzato è aumentato dello 0,4% rispetto a novembre. Nel trimestre ottobre-dicembre ha registrato una flessione del 2,2% rispetto al trimestre precedente. Corretto per gli effetti di calendario, a dicembre l’indice è diminuito del 6,6% in termini tendenziali (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 20 di dicembre 2011).
Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a dicembre, variazioni tendenziali negative in tutti i raggruppamenti principali di industrie. Le diminuzioni più marcate riguardano i beni intermedi (-9,4%) e i beni di consumo (-7,7%), mentre flessioni più contenute si rilevano per l’energia (-3,7%) e per i beni strumentali (-2,5%). Nel confronto tendenziale si rilevano flessioni in tutti i settori dell’industria. Le diminuzioni più ampie riguardano la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-16,8%), l’industria del legno, della carta e stampa (-11,4%), l’attività estrattiva (-10,8%) e la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-10,7%).
La produzione industriale di autoveicoli nell’intero 2012 ha registrato una caduta del 19,5%. Guardando solo a dicembre il tonfo tendenziale diventa pari al 26,5%. In caduta è risultato anche il comparto tessile-abbigliamento (-9,4%), mentre una delle diminuzioni più contenute ha riguardato l’alimentare (-1,4%).
Bankitalia, in calo i prestiti alle famiglie – La Banca d’Italia segnala una diminuzione dei prestiti bancari alle famiglie a dicembre del -0,5%, contro lo 0,3% del mese precedente. Questo nonostante l’aumento dei depositi del settore privato, salito al 6,9% dal 6,6% di novembre. In frenata invece il passivo dei finanziamenti alle imprese: a dicembre sono calati del 2,2% a fronte del -3,4% di novembre.