Niente prove scritte causa neve. A causa del maltempo previsto dalla Protezione Civile per i prossimi giorni in tutta Italia, le prove scritte del concorso per docenti, programmate per lunedì 11 e martedì 12 febbraio, sono rinviate. Sono invece confermate le prove previste per mercoledì 13 febbraio e per i giorni successivi, salvo diverso avviso. Il Ministero dell’Istruzione fa sapere che “le nuove date per lo svolgimento delle prove saranno comunicate sul sito del Ministero”. In queste ore il Ministero sta inviando una e-mail di avviso a tutti i candidati che avrebbero dovuto sostenere la prova scritta lunedì 11 e martedì 12.
La tappa cruciale del concorso per reclutare 11.542 insegnanti è stata quindi rinviata. Dall’11 febbraio infatti, dovevano iniziare gli “scritti” che sarebbero dovuti andare avanti fino al 21. I primi due giorni, al mattino, erano in programma le prove per il reclutamento del personale docente di scuola dell’infanzia e primaria. Nei giorni successivi, con l’esclusione del week end, si sarebbe dovuto procedere con le prove per l’insegnamento nella secondaria di primo e secondo grado relative alle varie classi di concorso con sessioni al mattino e al pomeriggio.
Ad affrontare le prove, qualunque sarà la data fissata dal Miur, non ci saranno soltanto gli 88.610 candidati che hanno superato la preselezione. I giudici, infatti, hanno accolto un consistente pacchetto di ricorsi. Ben 7mila candidati inizialmente esclusi da Miur potranno partecipare, con riserva, per decisione del Tar del Lazio che ha ritenuto fondata la richiesta, sostenuta dall’Anief, di applicare quanto previsto dalla legge, riducendo la soglia minima d’accesso disposta dal Miur (35/50) perché non rispettosa della normativa vigente sui pubblici concorsi della scuola. E dunque anche coloro che nelle preselettive di dicembre avevano conseguito tra i 30 e i 34,5 punti avranno l’opportunità di cimentarsi con gli scritti facendo salire a quota 95mila il numero dei candidati.
Tutti dovranno rispondere a quattro quesiti a risposta aperta (tre quesiti nelle classi di concorso dove è prevista una prova di laboratorio). Ogni commissione disporrà, per la valutazione di criteri definiti a livello nazionale (pertinenza, correttezza linguistica, completezza e originalità). A ogni quesito sarà attribuito un punteggio da zero a dieci. Le prove composte da quattro quesiti potranno quindi arrivare a una votazione massima pari a quaranta, quelle composte da tre quesiti a trenta. Superano lo “scritto” coloro che ottengono una votazione minima pari a 28/40 (4 quesiti) e a 21/30 (3 quesiti). Due ore o due ore e mezza (secondo che i quesiti siano tre o quattro) il tempo a disposizione.
Sarà consentito l’uso del dizionario della lingua italiana al quale si potranno aggiungere, secondo le classi di concorso, codici e testi di legge non commentati e non annotati, riga, squadra, gomma, matita, compasso, dizionario monolingue non enciclopedico, dizionario bilingue italiano/latino o latino/greco. Non sarà ammesso l’uso di calcolatrici di qualsiasi tipo, fatto salvo l’uso della calcolatrice scientifica in alcune classi di concorso. I candidati dovranno consegnare ai docenti incaricati della vigilanza, a pena di esclusione, ogni tipo di telefono cellulare, smartphone, tablet, notebook, anche se disattivati, e qualsiasi altro strumento idoneo alla conservazione e/o trasmissione di dati. Le prove scritte saranno corrette a marzo, poi ci sarà la seconda prova e gli insegnanti vincitori prenderanno servizio con l’anno scolastico 2013-14.