Il papa si dimetterà il 28 febbraio. Lo ha annunciato lui stesso e la notizia ha fatto in breve il giro del mondo. Le reazioni non si sono fatte attendere.

“Un gesto di straordinario coraggio”. Sono le prime parole del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Traspariva come fosse provato e consapevole di una fatica difficile da sostenere – ha detto riferendo del suo ultimo colloquio con il Pontefice – Credo sia stato un gesto di straordinario coraggio e senso di responsabilità”. E ha proseguito: “Anche tenere sulle proprie spalle un mandato così straordinariamente impegnativo come quello del Pontefice della Chiesa cattolica deve fare i conti con il prolungarsi della vita non sempre in condizioni egualmente sostenibili”. Dunque, “grande coraggio e grande generosità. E da parte mia moltissimo rispetto”. Alcune fonti vaticane riferiscono che, nel corso del recente concerto nella Sala Nervi per celebrare l’84esimo anniversario dei Patti Lateranensi, Benedetto XVI avrebbe confidato a Napolitano la sua fatica a continuare a sostenere la responsabilità del papato e l’intenzione di dimettersi. In quell’occasione il Capo dello Stato aveva indirizzato a Ratzinger un commosso saluto.

Il presidente del Consiglio, Mario Monti, si è invece detto “molto scosso da questa notizia inattesa” e ha specificato che questa è una novità assoluta. A chi gli ha chiesto se questo possa in qualche modo cambiare i rapporti istituzionali con il Vaticano, ha risposto: “Non sono in grado di commentare su un tema così importante e profondo, prima ancora di avere conoscenza dei fatti”.

Dagli Stati Uniti è arrivato il commento del presidente americano, Barack Obama, che ha espresso il proprio apprezzamento per aver lavorato con Papa Benedetto XVI negli ultimi quattro anni e augura “il meglio a coloro che si riuniranno presto per scegliere il successore”. “Molto rispetto” anche da parte del presidente dell’Unione europea, Herman van Rompuy, per la decisione di Ratzinger “tanto più che non è in linea con la tradizione. Il suo è stato un pontificato breve ma estremamente difficile”. Dall’Inghilterra la regina Elisabetta non ha rilasciato alcun commento, ma ha confermato la sua visita a Roma prevista per marzo.

Il governo tedesco, secondo quanto dichiarato dal suo portavoce, Steffen Seibert, “ha appreso della notizia dall’Ansa e reagisce con emozione e turbamento”. Secondo Angela Merkel si tratta di “una notizia che emoziona” e che “suscita il mio più grande rispetto”. Il presidente francese François Hollande ha definito la decisione di Benedetto XVI di presentare le sue dimissioni “altamente rispettabile”. ”Non ho particolari commenti da fare su questa decisione che fa sì che un nuovo papa sarà scelto – ha detto il presidente – La Republique saluta il papa, ma non farà altri commenti su qualcosa che appartiene innanzitutto alla Chiesa. La sua – ha aggiunto – è una decisione umana e una volontà che deve essere rispettata”.

“E’ una notizia di portata storica”. Così Pier Luigi Bersani ha commentato l’annuncio. “Non che questo non abbia precedenti, ma bisogna risalire a secoli fa” ha sottolineato il segretario del Pd. “E’ una notizia di portata storica due volte – ha spiegato – “perché è rarissima come decisione e, secondo, viene fatta da un Papa che non la prende certo per debolezza. E’ un grande teologo che ha messo la teologia al servizio della Chiesa”. Dunque “è un gesto di impostazione, di novità per il futuro. Stiamo parlando di un Pontefice che ha chiaro come nessun altro il profilo teologico e storico di una scelta di questo genere”. 

“Spero che il prossimo papa sia nero”. Questo invece il commento di Beppe Grillo dal palco di Rovigo, dove, nonostante la neve, il leader del movimento 5 stelle sta portando avanti il suo Tsunami tour. “Spero che il prossimo Papa sia nero, come è successo per il presidente degli Stati Uniti. Tutto sta cambiando – ha aggiunto – la Chiesa sta cambiando, probabilmente si sono resi conto che non ci va più nessuno nelle chiese”. “Non so – ha aggiunto Grillo – sesulle dimissioni del Papa ci siano anche problemi che riguardano lo Ior, o altri motivi. Spero che anche il ‘Celestino’ della Lombardia – ha concluso – presto se ne vada”.

Un commento arriva anche dal Pdl. E’ Angelino Alfano a parlare e a “esprimere tutta la nostra profonda gratitudine per quello che il Papa ha fatto e continuerà a fare con il suo magistero morale. Quello di Benedetto XVI è un grande pontificato. Dal Pdl arriva il più profondo ringraziamento”. Lo ha dichiarato in apertura della conferenza stampa in via dell’Umiltà dedicata al tema del lavoro. “E’ doveroso riconoscere la grandezza di un pontificato e di un Papa che ha saputo guardare al cuore della crisi del nostro tempo individuandone le radici antropologiche prima che economiche”.

Anche gli altri due candidati premier, Antonio Ingroia e Oscar Giannino, hanno commentato la notizia esprimendo il loro rispetto per la decisione di Benedetto XVI. ”E’ un atto di responsabilità che deve essere rispettato ha dichiarato Ingroia, che è stato “colto di sorpresa. E’ difficile commentare, siamo di fronte ad un fatto storico”. Il leader di Fare per fermare il declino: ‘Per la Chiesa cattolica è il segno che il mondo cambia. Il Pontefice assume una decisione sulla quale tutti hanno di che riflettere. Senza voler fare accostamenti impropri, diventa però evidente che analoghe considerazioni dovrebbero essere condivise e assunte da chi, nella politica e nelle istituzioni, senza titoli per parlare ex cathedra, resta invece convinto di prolungare per decenni ruoli e incarichi alla guida del Paese”.

Per Pier Ferdinando Casini dell’Udc questo è “un gesto rivoluzionario”. “Benedetto XVI è un uomo straordinario forse fragile nel fisico – ha commentato – ma che ha dimostrato di avere una spiritualità eccezionale”. Secondo Casini, la decisione del Papa “fa sentire ancora più distante il festival delle promesse elettorali”.

Nichi Vendola si è detto turbato. ”La notizia delle dimissioni del Papa ci turba molto…” Sono state le prime parole del leader di Sel. “Sono notizie – ha aggiunto – che confermano che viviamo dentro un tempo storico, una storia con la S maiuscola”. Mentre il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha commentato su Twitter: “Il Papa ha annunciato che lascia il Pontificato dal 28 febbraio. Grande dolore”. Lo scrive Roberto Formigoni su Twitter.

Reazioni anche dal mondo letterario. “Benedetto XVI ha avuto un atteggiamento responsabile”. E’ il commento dello scrittore e giornalista Corrado Augias, autore fra l’altro di “Inchiesta sul Cristianesimo. Come si costruisce una religione”. Lo scrittore ha sottolineato di avere “avuto la sensazione che il Pontefice fosse stanco, affaticato da un ruolo essenzialmente politico che poco gli si confaceva, a lui uomo di studi e teologo” e ha aggiunto che “è stato sottoposto a prove che lo hanno logorato, non ultimi gli scandali dei casi di pedofilia, poco sentiti in Italia, ma devastanti in termini morali ed economici, in Germania e negli Usa”.  

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