Cialtrone, provinciale e con il suo governo l’Italia è caduta nel ridicolo. Ad attaccare Silvio Berlusconi all’indomani delle dichiarazioni sulla “inevitabilità delle tangenti” non è un pasdaran della sinistra oltranzista, ma il presidente del Consiglio uscente che guida l’area dei “moderati riformisti”, Mario Monti. “Dopo tanti anni di governo Berlusconi non c’è una legge anti-corruzione – ha spiegato il leader di Scelta Civica, intervenendo ad Agorà su Raitre – L’Italia è un paese importante, è un paese del G8, e certo può anche cadere nel ridicolo come è accaduto per l’atteggiamento ridicolo tenuto da qualcuno in passato”. Quasi in diretta arriva la risposta del Cavaliere, intervistato a Radio Anch’io, su Radio1. Da una parte corregge le sue parole di ieri: “Non ho fatto nessuna analisi sulle tangenti, che sono un reato che va evitato e quando accadono va punito. Ho solo fotografato una situazione globale e parlato di certi casi in Paesi dove non ci sono piene democrazie”. Dall’altra fa partire il contrattacco: il Professore è disperato perché rischia di non entrare in Parlamento, dice, e da ogni sua parola esce una cattiveria. [brightcove]2166577168001[/brightcove]
Tuttavia Monti quasi stupisce perché alla fine lascia porte aperte a tutti per un’eventuale alleanza post-elettorale: ci sono “le stesse possibilità”, dice, che Scelta civica faccia un’alleanza post-elettorale con il centrosinistra o con il centrodestra, “purché senza Berlusconi”.
Monti: “Questi mesi come Tangentopoli? Sì, ma con speranze minori”
A Monti è stato chiesto se è possibile un paragone tra quanto succede in questi mesi con Tangentopoli: “Purtroppo sì – ha replicato – ma con una speranza minore. Nel 1993 ci fu un’azione liberatoria della magistratura e si pensava che l’azione della magistratura e la coscienza dei cittadini avrebbero posto fine a quel fenomeno. L’azione dei magistrati è andata avanti ma la coscienza degli italiani che guidano gli altri italiani si è seduta”. Che le tangenti esistano in molti paesi, insomma, “è la realtà – aggiunge il candidato a Palazzo Chigi – ma che sia inevitabile lo rifiuto. Un Paese deve agire sul piano internazionale, mentre vedo nel dibattito in corso un certo provincialismo: uno che ha governato l’Italia come Berlusconi deve rendersi conto che un paese come l’Italia, che è nel G8, ha il dovere di combattere la corruzione anche a livello internazionale”.
Infine si lancia in un parallelo tra le critiche di Berlusconi e gli auspici di Obama: “Sono molto più ferito quando dei cialtroni dicono di aver lasciato l’Italia in buone condizioni nel 2011 e che io l’avrei portata sul baratro, che non inorgoglito quando ricevo i complimenti di Obama“.
Il Prof: “Quanta fatica per arrivare alla legge anticorruzione”
Monti ha ricordato come il suo governo “ha fatto fatica, a causa della resistenza del Pdl, a far approvare un’adeguata legge anti-corruzione”. Questa norma è arrivata dopo che, “dopo tanti anni di governo Berlusconi”, non ne era stata approvata ancora una. Queste normative sul piano interno, ha spiegato ancora Monti, vanno accompagnate con azioni a livello internazionale: “Uno che ha governato tanti anni come Berlusconi doveva fare qualcosa a livello internazionale. L’Italia è un Paese importante, è nel G8, e certo può anche cadere nel ridicolo come è accaduto per l’atteggiamento ridicolo tenuto da qualcuno in passato”. E’ stato quindi chiesto a Monti a chi si riferisse: “Non ho bisogno di ricordare – ha replicato – le pressioni ricevute in questi giorni”.
Sul piano politico, poi, Monti sembra solleticare Berlusconi proprio su uno dei punti chiave storici delle sue campagne elettorali: “So benissimo – chiarisce – che il Pd è nato nell’ottobre, forse il 14 ottobre 2007. Da quella indignazione seguita alla pronuncia della data del 1921, deduco che è nato da zero. E’ ridicolo Berlusconi quando si presenta come la diga al comunismo ci sono elementi culturali importanti nel centrosinistra che derivano da una azione molto illustre di politica antecedente al 2007″. In definitiva: “Se vincesse il centrodestra l’Italia tornerebbe a rischio come nel novembre 2011 e si fermerebbero le riforme in grado di far crescere il Paese. Se vincesse il Pd con Vendola, invece, i conti sarebbero più al sicuro, ma non si proseguirebbe sulla strada delle riforme strutturali”.
Monti rivela che gli è stato “offerto il Quirinale o anche posizioni di quasi vertice o di vertice al governo in cambio alla mia non candidatura”. A chi gli chiedeva se fosse stato Pierluigi Bersani a fare l’offerta, tuttavia, Monti ha risposto: “Esiste anche uno spazio privato nelle conversazioni politiche”.
“Alleanza? Stesse possibilità con centrosinistra e centrodestra”
Monti ha affermato di sperare in un successo elettorale di Scelta civica: “Molti elettori del centrodestra – ha spiegato – desiderano la realizzazione di riforme e liberalizzazioni, ma non le troveranno in quello schieramento, per cui spero che continui quella frana che c’è stata prima del brillante e imperioso ritorno di Berlusconi”. Se invece Scelta civica non otterrà la maggioranza, è stato chiesto a Monti, si deve considerare “scontata” l’alleanza con il centrosinistra? Il leader di Scelta civica ha risposto negativamente, dicendo che “le chance di un’alleanza con il centrosinistra sono identiche a quella di un’alleanza con il centrodestra”, anche se quest’ultimo dovrebbe rinunciare alla presenza di Berlusconi che ha attaccato anche in queste ore lo stesso Monti.
E’ stato quindi mostrato un video in cui Berlusconi sosteneva che Monti “non capisce niente di economia”: “Sono opinioni interessanti – ha replicato il premier – io rispetto le opinioni altrui comprese quelle di Berlusconi. Ci sono molte forze nel centrodestra – ha concluso – con cui si possono fare insieme riforme, un pò meno con Berlusconi, anche perché con lui ho difficoltà a vedere la coerenza del pensiero nel tempo”.
Berlusconi: “Monti dovrebbe dimettersi da senatore a vita”
Continuano a partire siluri, dunque, dall’area di centro e in particolare dal capo del governo nei confronti del centrodestra. Così Berlusconi replica che il Professore dovrebbe dimettersi da senatore a vita: “Questo è Monti, che avevamo tutti sovrastimato, era il deus ex machina di un governo tecnico – sottolinea – è sceso in politica smentendo tutte le garanzie date, dovrebbe dimettersi da senatore a vita perché io non avrei mai controfirmato la sua nomina a senatore a vita se avessi saputo che scendeva in politica”. Berlusconi fa un parallelo con l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi: “Di lui si diceva ‘ha una bonomia che viene fuori dai suoi artigli’, ecco per Monti vale’ ha una cattiveria che viene fuori da ogni sua dichiarazione'”.
Secondo il Cavaliere “lui fa queste dichiarazioni, dimostrandosi un’altra persona da quella che credevamo, perché è disperato: si è alleato con Fini e Casini che sono scesi nei sondaggi e quindi è molto probabile che il cosiddetto ‘centrino’ non raggiunga il 10%, che è il limite necessario per poter avere deputati. Quindi è molto probabile che saranno esclusi dal Parlamento e questo porta disperazione e porta a queste dichiarazioni insensate”. In ogni caso comunque per l’ex capo del governo non c’è nessuna nuova Tangentopoli.
Elezioni 2013
Elezioni, Monti: “Berlusconi cialtrone. Italia nel ridicolo con il suo governo”
Il presidente del Consiglio e leader di Scelta Civica: "Le tangenti esistono, ma che siano inevitabili lo rifiuto. L'Italia è nel G8, ma nel dibattito vedo un certo provincialismo". La replica del Cavaliere: "Una cattiveria da ogni sua parola. Non ho mai parlato di tangenti"
Cialtrone, provinciale e con il suo governo l’Italia è caduta nel ridicolo. Ad attaccare Silvio Berlusconi all’indomani delle dichiarazioni sulla “inevitabilità delle tangenti” non è un pasdaran della sinistra oltranzista, ma il presidente del Consiglio uscente che guida l’area dei “moderati riformisti”, Mario Monti. “Dopo tanti anni di governo Berlusconi non c’è una legge anti-corruzione – ha spiegato il leader di Scelta Civica, intervenendo ad Agorà su Raitre – L’Italia è un paese importante, è un paese del G8, e certo può anche cadere nel ridicolo come è accaduto per l’atteggiamento ridicolo tenuto da qualcuno in passato”. Quasi in diretta arriva la risposta del Cavaliere, intervistato a Radio Anch’io, su Radio1. Da una parte corregge le sue parole di ieri: “Non ho fatto nessuna analisi sulle tangenti, che sono un reato che va evitato e quando accadono va punito. Ho solo fotografato una situazione globale e parlato di certi casi in Paesi dove non ci sono piene democrazie”. Dall’altra fa partire il contrattacco: il Professore è disperato perché rischia di non entrare in Parlamento, dice, e da ogni sua parola esce una cattiveria. [brightcove]2166577168001[/brightcove]
Tuttavia Monti quasi stupisce perché alla fine lascia porte aperte a tutti per un’eventuale alleanza post-elettorale: ci sono “le stesse possibilità”, dice, che Scelta civica faccia un’alleanza post-elettorale con il centrosinistra o con il centrodestra, “purché senza Berlusconi”.
Monti: “Questi mesi come Tangentopoli? Sì, ma con speranze minori”
A Monti è stato chiesto se è possibile un paragone tra quanto succede in questi mesi con Tangentopoli: “Purtroppo sì – ha replicato – ma con una speranza minore. Nel 1993 ci fu un’azione liberatoria della magistratura e si pensava che l’azione della magistratura e la coscienza dei cittadini avrebbero posto fine a quel fenomeno. L’azione dei magistrati è andata avanti ma la coscienza degli italiani che guidano gli altri italiani si è seduta”. Che le tangenti esistano in molti paesi, insomma, “è la realtà – aggiunge il candidato a Palazzo Chigi – ma che sia inevitabile lo rifiuto. Un Paese deve agire sul piano internazionale, mentre vedo nel dibattito in corso un certo provincialismo: uno che ha governato l’Italia come Berlusconi deve rendersi conto che un paese come l’Italia, che è nel G8, ha il dovere di combattere la corruzione anche a livello internazionale”.
Infine si lancia in un parallelo tra le critiche di Berlusconi e gli auspici di Obama: “Sono molto più ferito quando dei cialtroni dicono di aver lasciato l’Italia in buone condizioni nel 2011 e che io l’avrei portata sul baratro, che non inorgoglito quando ricevo i complimenti di Obama“.
Il Prof: “Quanta fatica per arrivare alla legge anticorruzione”
Monti ha ricordato come il suo governo “ha fatto fatica, a causa della resistenza del Pdl, a far approvare un’adeguata legge anti-corruzione”. Questa norma è arrivata dopo che, “dopo tanti anni di governo Berlusconi”, non ne era stata approvata ancora una. Queste normative sul piano interno, ha spiegato ancora Monti, vanno accompagnate con azioni a livello internazionale: “Uno che ha governato tanti anni come Berlusconi doveva fare qualcosa a livello internazionale. L’Italia è un Paese importante, è nel G8, e certo può anche cadere nel ridicolo come è accaduto per l’atteggiamento ridicolo tenuto da qualcuno in passato”. E’ stato quindi chiesto a Monti a chi si riferisse: “Non ho bisogno di ricordare – ha replicato – le pressioni ricevute in questi giorni”.
Sul piano politico, poi, Monti sembra solleticare Berlusconi proprio su uno dei punti chiave storici delle sue campagne elettorali: “So benissimo – chiarisce – che il Pd è nato nell’ottobre, forse il 14 ottobre 2007. Da quella indignazione seguita alla pronuncia della data del 1921, deduco che è nato da zero. E’ ridicolo Berlusconi quando si presenta come la diga al comunismo ci sono elementi culturali importanti nel centrosinistra che derivano da una azione molto illustre di politica antecedente al 2007″. In definitiva: “Se vincesse il centrodestra l’Italia tornerebbe a rischio come nel novembre 2011 e si fermerebbero le riforme in grado di far crescere il Paese. Se vincesse il Pd con Vendola, invece, i conti sarebbero più al sicuro, ma non si proseguirebbe sulla strada delle riforme strutturali”.
Monti rivela che gli è stato “offerto il Quirinale o anche posizioni di quasi vertice o di vertice al governo in cambio alla mia non candidatura”. A chi gli chiedeva se fosse stato Pierluigi Bersani a fare l’offerta, tuttavia, Monti ha risposto: “Esiste anche uno spazio privato nelle conversazioni politiche”.
“Alleanza? Stesse possibilità con centrosinistra e centrodestra”
Monti ha affermato di sperare in un successo elettorale di Scelta civica: “Molti elettori del centrodestra – ha spiegato – desiderano la realizzazione di riforme e liberalizzazioni, ma non le troveranno in quello schieramento, per cui spero che continui quella frana che c’è stata prima del brillante e imperioso ritorno di Berlusconi”. Se invece Scelta civica non otterrà la maggioranza, è stato chiesto a Monti, si deve considerare “scontata” l’alleanza con il centrosinistra? Il leader di Scelta civica ha risposto negativamente, dicendo che “le chance di un’alleanza con il centrosinistra sono identiche a quella di un’alleanza con il centrodestra”, anche se quest’ultimo dovrebbe rinunciare alla presenza di Berlusconi che ha attaccato anche in queste ore lo stesso Monti.
E’ stato quindi mostrato un video in cui Berlusconi sosteneva che Monti “non capisce niente di economia”: “Sono opinioni interessanti – ha replicato il premier – io rispetto le opinioni altrui comprese quelle di Berlusconi. Ci sono molte forze nel centrodestra – ha concluso – con cui si possono fare insieme riforme, un pò meno con Berlusconi, anche perché con lui ho difficoltà a vedere la coerenza del pensiero nel tempo”.
Berlusconi: “Monti dovrebbe dimettersi da senatore a vita”
Continuano a partire siluri, dunque, dall’area di centro e in particolare dal capo del governo nei confronti del centrodestra. Così Berlusconi replica che il Professore dovrebbe dimettersi da senatore a vita: “Questo è Monti, che avevamo tutti sovrastimato, era il deus ex machina di un governo tecnico – sottolinea – è sceso in politica smentendo tutte le garanzie date, dovrebbe dimettersi da senatore a vita perché io non avrei mai controfirmato la sua nomina a senatore a vita se avessi saputo che scendeva in politica”. Berlusconi fa un parallelo con l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi: “Di lui si diceva ‘ha una bonomia che viene fuori dai suoi artigli’, ecco per Monti vale’ ha una cattiveria che viene fuori da ogni sua dichiarazione'”.
Secondo il Cavaliere “lui fa queste dichiarazioni, dimostrandosi un’altra persona da quella che credevamo, perché è disperato: si è alleato con Fini e Casini che sono scesi nei sondaggi e quindi è molto probabile che il cosiddetto ‘centrino’ non raggiunga il 10%, che è il limite necessario per poter avere deputati. Quindi è molto probabile che saranno esclusi dal Parlamento e questo porta disperazione e porta a queste dichiarazioni insensate”. In ogni caso comunque per l’ex capo del governo non c’è nessuna nuova Tangentopoli.
B.COME BASTA!
di Marco Travaglio 14€ AcquistaArticolo Precedente
Energia, Martelli (5 Stelle): “Prima l’efficienza, obiettivo zero emissioni”
Articolo Successivo
Web, ecco ‘Alleanza per Internet’. Pizzetti: “Oggi né futuro né innovazione”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Ucraina, telefonata Rubio-Lavrov. Zelensky: “testato” e “utilizzato” il Long Neptune, missile con gittata di 1000 km. Può colpire Mosca
Da Il Fatto Quotidiano in Edicola
Ecco perché il Piano di ripresa ancora non è decollato: il catalogo dei ritardi. Mancano 15 mesi al traguardo ma solo un quarto dei progetti avviati è completato
Cronaca
Papa Francesco: “Sto affrontando un periodo di prova”. Bambini in preghiera sul piazzale del Gemelli
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".