Nuovo “incidente” per Oscar Giannino. Dopo la scoperta del falso master e delle lauree mai conseguite, pure lo Zecchino d’Oro. Il leader dimissionario di Fare per fermare il declino aveva detto di aver partecipato al festival musicale per bambini, ma la smentita è arrivata dallo storico conduttore, il Mago Zurlì, cioè Cino Tortorella: “Ho verificato – ha spiegato alla Zanzara, su Radio24 – su un annuario tutti i nomi dei bambini che hanno partecipato allo Zecchino dal ’61 in poi e non c’è nessuno che si chiama Oscar Giannino. E non è possibile presentarsi sotto falso nome”. “C’è stato solo un caso, con la figlia di Ugo Tognazzi – prosegue – presentata sul palco solo con il nome, senza il cognome, per non favorirla in alcun modo. Ma se uno avesse verificato avrebbe scoperto facilmente chi era. A quanto mi risulta Giannino non ha partecipato allo Zecchino D’Oro. E poi è una cosa seria, non un giochetto da laureati”.
Di certo c’è che il giornalista ora attira attenzioni mai avute nel resto della campagna elettorale, anche dai contendenti politici. “Auguro a Oscar Giannino che non perda neanche un voto – spiega per esempio il presidente del Consiglio Mario Monti -anche se dovrei augurargli il contrario visto che i voti che escono da lì non possono andare ad altri che a noi. In ogni caso, i voti di Giannino non vanno a Berlusconi. La mia simpatia umana, intellettuale e politica per lui è aumentata dopo questa sventura. E mi auguro che questa disavventura, che pure non prendo troppo alla leggera, non gli porti via dei voti”.
Meno tenero il segretario della Lega Nord e candidato del centrodestra alla Regione Lombardia Roberto Maroni che riserva a Giannino l’epiteto di “ciasciaball”, cacciaballe, mettendo dentro anche lo stesso Monti. “Uno che predica, fa la morale e poi razzola male è un casciaball, lui e Monti sono due casciaball”.
Risponde Umberto Ambrosoli, candidato al Pirellone per il centrosinistra: “Non so se devo essere favorito daquanto accaduto all’interno di ‘Fare per fermare il declino’. Io penso che Giannino sia un’intelligenza che servirà al futuro della Regione quale che sia il contributo nel quale la sua esperienza potrà essere portata”. Questo vuol dire che ipotizza che possa far parte della sua giunta? “Non parlo della futura giunta”.
Giannino avrà la sua laurea: dall’Accademia della Bugia
Intanto per Giannino arriva una burla dalla Toscana: il giornalista avrà la tanto agognata laurea: lo ha deciso all’unanimità il Senato dell’Accademia della Bugia di Le Piastre (in provincia di Pistoia), istituita nel 2011. Il leader di Fare per ottenere l’ambito titolo di “bugiardo” dovrà “soltanto tenere una lectio magistralis sulla bugia, nel corso del 37esimo campionato nazionale che si terrà nel paesino della montagna pistoiese nella prima domenica di agosto”. “Siamo sicuri che ce la farà senz’altro – commenta ironico il rettore della singolare Accademia, Emanuele Begliomini – e lo aspettiamo a braccia aperte. Per noi è ormai diventato un mito e gli faremo seguire anche un master per capo metato (i piccoli locali dove si essiccano le castagne, prodotto tipico locale) tenuto dai migliori carbonai della zona. Così potrà colmare la doppia lacuna: laurea honoris causa e master in colpo solo. Ci dispiace vederlo costretto a inventarsi titoli che non possiede e questo è il minimo che possiamo fare per lui”. Con il suo gesto, aggiunge il comunicato dell’Accademia, “diventa decisamente il candidato più accreditato per guidare il neonato ‘Partito della Bugia‘, che ha già il suo simbolo (un Pinocchio che con il naso sostiene la bandiera italiana) e un suo programma, racchiuso sotto lo slogan ‘Noi lo diciamo prima’ (che siamo bugiardi) ma non ha ancora individuato il proprio leader. Con la sua mossa adesso Giannino balza decisamente in testa alla folta schiera dei pretendenti”.