E’ lecito, quando sei un cittadino perbene, avere speranza che il tuo voto serva a darti un governo.
E’ lecito, quando sei un cittadino perbene, e non ha mai votato Silvio Berlusconi, ritrovarti con la morte nel cuore.
E’ lecito quando sei un cittadino perbene, non avere voglia di ironia, di battute o di alzate di spalle.
E’ lecito, quando sei un cittadino perbene, aver voglia di andartene perché non ce la fai più.
E’ lecito, quando sei un cittadino perbene essere incavolato, preoccupato, amareggiato e annientato dal disagio, se non vogliamo proprio chiamarla vergogna.
Ed è lecito, perché lo è, guardare con assoluto stupore chi festeggia il proprio legittimo successo elettorale conseguito sulla base di una frase ad effetto “vi manderemo tutti a casa”. Eppure io oggi vedo ancora Berlusconi. E la Carfagna, e Cicchitto ecc ecc ecc.
A casa hanno mandato solo le nostre speranze. E se non ci sara’ da parte di questo esercito di “nuovi senatori incensurati” il senso di responsabilità di smetterla di voler solo mandare solo tutti a casa e non si rimboccheranno le maniche per affondare le mani nel fango della politica di un paese allo sbando, perso, disastrato, allora a casa, ci andrà, definitivamente, il nostro futuro.