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Abolire il Senato: ecco la riforma elettorale da fare

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In quale paese al mondo occorre compiere 25 anni per votare per il Senato, cioè per il governo? Siamo gli unici. Non c’è riforma elettorale accettabile se innanzitutto non ripara questa discriminazione anacronistica. Volevo ricordare questa necessità ai neoeletti che devono decidere cosa può e deve fare il Parlamento che abbiamo appena eletto.  

Poi mi sono reso conto che per dare ai giovani tra i 18 e i 15 anni – come è normale che sia – il diritto di voto anche per il Senato occorre una riforma costituzionale. Quindi doppio voto di entrambi i rami del Parlamento, perché purtroppo l’anacronismo è nella altrimenti benedetta Costituzione. E allora sapete che vi dico? Visto che non si è riusciti a varare la riforma – su cui c’era ampio consenso – per fare il cosiddetto Senato delle Regioni, visto che siamo in una fase di emergenza e di eccezionalità, con grande tensione a ridurre i costi della politica allora tanto vale semplificare: aboliamolo del tutto, il Senato. Cosa ce ne facciamo di due camere ?  

Si sta pensando addirittura di abolire le province – che sono presenti nella Costituzione e che esistono in tutte le nazioni. (Io non sono convinto che sia opportuno abolire – anzi bisognerebbe rafforzare – un governo coordinato del territorio e dell’ambiente su scala vasta e non vastissima. Ma ne abbiamo già parlato e ne discuteremo ancora altrove, è un’altra faccenda).  Ma il Senato, per quanto si vogliano e possano ridurre gli stipendi dei parlamentari, è una struttura che ha un costo molto alto, superiore a quello di tutti i Consigli e le Giunte provinciali messi insieme. Ormai si dice che lo Stato nazione è solo uno dei livelli decisionali e decisivi, ci sono gli enti Locali, c’è l’Europa. E che forse per dare importanza all’Europa oltre all’Europarlamento dovremmo avere anche l’Euro Senato? No, il bicameralismo col Senato è una tradizione antica che ormai porta più svantaggi che vantaggi a una democrazia moderna.  

Che facciamo? Ci mettiamo a  litigare di nuovo sui premi di maggioranza e sulle liste bloccate o le preferenze? (Bella roba, con la preferenza invece che con la lista determinata dalle primarie i consigli Regionali eletti in Lombardia e nel Lazio sono pieni di maschi e privi di donne..). E poi se si trova la quadra restano comunque tagliati fuori i giovani? No, prendiamo il toro per le corna, aboliamo il Senato. Se c’è volontà si fa in meno di un anno. Gli interessi delle Regioni si esprimono nella conferenza Stato Regioni, che può essere trasformata in un organo più completo con poteri specifici. Questa abolizione potrebbe essere uno dei risultati che 5 stelle potrebbe contribuire a determinare. O volete farci tornare subito alle urne per rieleggerlo?

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