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Ilva, crolla un ponteggio: un morto e un ferito nell’impianto

"Dopo alcuni anni in cui non si verificavano incidenti mortali, tre morti nel giro di pochi mesi sono fatti gravi e inaccettabili - dice Marco Bentivogli, segretario nazionale Fim Cisl - Il sindacato chiede che si accertino subito le responsabilità di quanto accaduto e proporrà a Fiom e Uilm un’iniziativa di 24 ore di sciopero, il lavoro deve essere salubre e sicuro”
Ilva di Taranto
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Grave incidente sul lavoro all’Ilva di Taranto. Un operaio è morto e un altro è rimasto ferito nell’impianto siderurgico al centro di una inchiesta per disastro ambientale e che ha portato al sequestro dell’impianto e all’arresto di dei vertici del gruppo. Il pm di Taranto Antonella De Luca ha già fatto notificare otto avvisi di garanzia, con l’ipotesi di reato di omicidio colposo: i destinatari sono dipendenti dell’Ilva e dell’azienda d’appalto Mr. Tra gli indagati c’è anche l’attuale direttore dello stabilimento Ilva, Antonio Lupoli

L’incidente è avvenuto alla batteria 9 delle cokerie intorno alle 5 di questa mattina. L’operaio morto si chiamava Ciro Moccia, aveva 42 anni ed era un dipendente dell’Ilva. Il lavoratore rimasto ferito si chiama Antonio Liti, ed è un dipendente della ditta Mir. A quanto si è saputo per ora, sono caduti, mentre erano insieme al lavoro sul piano di carico della batteria n.9 delle cokerie. Le condizioni di Liti sono gravi. ”Dopo alcuni anni in cui non si verificavano incidenti mortali, tre morti nel giro di pochi mesi sono fatti gravi e inaccettabili” dice Marco Bentivogli, segretario nazionale Fim Cisl.“La Fim Cisl – aggiunge – chiede che si accertino subito le responsabilità di quanto accaduto e proporrà a Fiom e Uilm un’iniziativa di 24 ore di sciopero, il lavoro deve essere salubre e sicuro”. 

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