“Non c’è un’Italia allo sbando. Esiste un governo. Non c’è rischio di un contagio perché, per contagiare, uno deve avere una malattia”. Il giorno dopo il ‘caso’ del mancato incontro con il leader della Spd Steinbrueck – reo di avere definito Berlusconi e Grillo “due clown” – il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano torna a parlare in pubblico e difende il la stabilità dell’Italia di fronte alle preoccupazioni europee. Napolitano ha parlato dell’esito delle elezioni come di un “risultato complicato”, ma ha escluso che questo avrà ripercussioni sulla tenuta del Paese: “L’Italia non può non seguire la grande strada europea e quindi assumersi le proprie responsabilità e fare la sua parte di sacrifici”.
L’inquilino del Quirinale, ormai vicino alla conclusione del suo mandato, durante la conferenza stampa con il presidente tedesco Gauck si è detto felice di concludere la serie di viaggi internazionali proprio in Germania. Per parte sua, Gauck è tornato solo brevemente sulle polemiche di ieri, commentando le dichiarazioni del leader socialdemocratico: “La sua espressione si commenta da sé”. E anche Napolitano è tornato sulla vicenda, gettando acqua sul fuoco: “E’ stato uno spiacevole imprevisto, sono venute meno le condizioni per un incontro che avevamo preventivato, volendo io sentire anche la voce dell’opposizione. Ognuno è libero di pensare dentro di sé quello che crede, ma quando si parla di cose che riguardano un altro Paese, amico ed alleato, e che riguardano il risultato di libere elezioni, bisogna essere molto ponderati nei giudizi, non deve mai venire meno una regola di discrezione e rispetto nei rapporti tra Paesi amici”.
Considerazioni che sono valse al presidente l’inedito sostegno di Beppe Grillo, che per una volta si è schierato apertamente con l’inquilino del Colle. “Napolitano – ha scritto Grillo sul blog – merita l’onore delle armi. In questi anni è stato criticato per molte scelte a mio avviso sbagliate, ma ieri in Germania ho visto, al termine del suo mandato, il mio presidente della Repubblica. Un italiano – prosegue che ha tenuto la schiena dritta”. Di fronte a uno Steinbrueck “offensivo e arrogante” Grillo conclude: “Chapeau”. Il post di elogi è stato letto dal capo dello Stato che ha dichiarato: “Ho letto e, naturalmente, ho apprezzato queste parole”.
E le dichiarazioni del leader della Spd continuano ad agitare la cronaca politica sui giornali tedeschi. “Una frase, molti applausi, e una valanga di risentimento dall’Italia”: così il tabloid Bild ha sintetizzato la vicenda. Lo stesso tema torna sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung che definisce in apertura l’“oltraggio del clown”. “Steinbrueck fa arrabbiare il presidente italiano”, titola ancora in apertura la Sueddeutsche Zeitung, aggiungendo poi che Napolitano “sarebbe stato addirittura costretto a cancellare l’incontro per serbare la propria indipendenza”. Nei commenti, però, Sz e Faz aggiungono che il politico socialdemocratico “ha pienamente ragione”. Ma per Sz, così come tutti i dipendenti sanno che “se si critica pubblicamente” il capo in un’azienda, “si può essere licenziati in tronco, Steinbrueck è stato appena licenziato in tronco”, non come candidato cancelliere, “ma come partner del presidente Napolitano”. Faz ricorda poi come la Germania voglia politici “consapevoli delle proprie responsabilità. Altrimenti? Altrimenti sono essi stessi dei clown”.
Il politico socialdemocratico non è nuovo a gaffe internazionali di questo genere, ricorda la stampa tedesca, e così per il Tagesspiegel le dichiarazioni che lo stesso Steinbrueck si pregia spesso di definire “parole chiare” diventano piuttosto “considerazioni frettolose”. Di tutt’altro avviso la Frankfurter Rundschau, secondo cui l’annullamento dell’incontro da parte di Napolitano è una “reazione esagerata”. “Qual è il problema, Signore presidente (in italiano)”, si chiede Fr in un commento in cui critica anche le reazioni esasperate del centrodestra in Germania: “Una cosa da far ridere i polli”, conclude ancora in italiano il quotidiano. Del resto, considera Bild, Steinbrueck “ha ragione: per essere clown, sono clown”.