Il mercato italiano dell’auto segna un altro tonfo a febbraio. Il mese scorso sono state immatricolate appena 108.419 nuove vetture, con una flessione del 17,41 per cento rispetto alle 131.271 dell’anno scorso. Il risultato di Fiat è stato leggermente migliore della media, con 30.874 vendite, in flessione del 16,84 per cento. A febbraio la quota di mercato in Italia del gruppo Fiat si è attestata al 28,48 per cento, in leggera crescita rispetto al 28,28 per cento di un anno fa.
Tornando ai risultati generali del settore, nel mese di gennaio 2013 erano state invece immatricolate 113.987 autovetture, con una variazione di -17,25 per cento rispetto a gennaio 2012, durante il quale ne furono immatricolate 137.746. Nello stesso periodo di febbraio 2013 sono stati registrati 343.403 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di +1,07 per cento rispetto a febbraio 2012.
“Come evidenziato nell’ultimo rapporto Aci-Censis sull’automobile, il 53 per cento degli italiani non acquisterà un nuovo veicolo fino al 2016 se non si abbatteranno i costi di esercizio e soprattutto le tasse sull’auto”, ha dichiarato il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, commentando gli ultimi dati sull’andamento del mercato a febbraio. Mentre Roberto Vavassori, Presidente di Anfia, ha fatto notare che “i volumi per il mercato italiano sono ancora bassissimi, di poco inferiori a quelli di trent’anni fa: febbraio 1983, infatti, aveva chiuso a 110.240 unità immatricolate”.