Bisogna “creare una sola televisione pubblica”, che non abbia “alcun legame con i partiti e con la politica e senza pubblicità”. Le due rimanenti? “Possono essere vendute al mercato”. Beppe Grillo sul suo blog interviene sulla Rai e sulla qulità dell’informazione in tv visto che “le Sette Sorellastre televisive non fanno informazione, ma propaganda”. In più, “nel dopo elezioni la tecnica dei conduttori televisivi, dipendenti a tempo pieno di pdl e pdmenoelle è con voce suadente, sbranare pubblicamente ogni simpatizzante o eletto del M5S”. E nel corso della trasmissione “il conduttore si succhia come un ghiacciolo il movimentista a cinque stelle, vero o presunto (più spesso presunto), lo mastica come una gomma americana e poi lo sputa, soddisfatto del suo lavoro di sputtanamento”. Una reazione che avviene all’indomani dell’intervista di Barbara D’Urso a un falso eletto del movimento, che ha dialogato con senatori e deputati in studio e che oggi pomeriggio torna ospite nella stessa trasmissione.
Secondo il leader M5S “l’accanimento delle televisioni nei confronti del movimento ha raggiunto limiti mai visti nella storia repubblicana”. Lo reputa “qualcosa di sconvolgente, di morboso, di malato, di mostruoso, che sta sfuggendo forse al controllo dei mandanti, come si è visto nel folle assalto all’albergo Universo a Roma dove si sono incontrati lunedì scorso i neo parlamentari del M5S. Scene da delirio. Questa non è più informazione, ma una forma di vilipendio continuato, di diffamazione, di attacco, anche fisico, a una nuova forza politica incorrotta e pacifica”. Infatti, spiega, l’interesse del conduttore tv è “dimostrare al pubblico a casa che l’intervistato è, nell’ordine, ignorante, impreparato, fuori dalla realtà, sbracato, ingenuo, incapace di intendere e di volere, inaffidabile, incompetente. Oppure va dimostrato il teorema che l’intervistato è vicino al pdmenoelle, governativo, ribelle alla linea sconclusionata di Grillo, assennato, bersaniano”. Perché? “E’ pagato per quello dai partiti”.
Per questo, specifica Grillo “le televisioni sono in mano ai partiti” e si tratta di “un’anomalia da rimuovere al più presto”. Inoltre “è necessario rivedere anche i contratti di concessione per le televisioni private e definire un codice deontologico al quale devono attenersi. Lunedi sono stati eletti dai gruppi parlamentari del M5S per i prossimi tre mesi due capigruppo/portavoce, Roberta Lombardi per la Camera, e Vito Crimi per il Senato. Loro sono stati titolati a parlare dopo aver discusso e condiviso i contenuti con i componenti del gruppo”. E conclude: “Attenti ai lupi!”