Dai ragionamenti post voto non emerge alcuna rassicurante opportunità. Proviamo allora ad avvicinarci al post voto con le emozioni. Chissà che non ci aiutino di più dei ragionamenti.
Il grillino. Caro dottore sono stato veramente felice del risultato del Movimento 5 stelle. Mi è parso che un’aria nuova spirasse finalmente per fornire ossigeno alla politica. Ora dopo due settimane le confesso che sono ancora felice ma contemporaneamente preoccupato. Si stanno tutti preparando a una nuova campagna elettorale. Si sente solamente propaganda elettorale senza che nessuno pensi ai problemi da risolvere. Altri tre mesi di campagna elettorale potrebbero anche andare se servissero ma un dubbio si è insinuato nella mia mente: “e se non fornissero alcun risultato? o se addirittura rivincesse la paura con la scelta della vecchia coalizione che per quattro lunghi anni ha distrutto le speranze dell’Italia?”. Bisogna avere fiducia ma dentro di me sta insinuandosi il dubbio e il timore. Altra forte emozione che provo è rabbia con la voglia di umiliare l’avversario. Ora l’uno è sotto processo e l’altro si prende dei vaffa tutti i giorni. Che gioia! Purtroppo però compare anche la pena. Vedere un vecchio come Berlusconi che deve ricorrere a certificati medici per posticipare le sentenze mi fa provare compassione. A livello razionale capisco che non si merita il mio sentimento compassionevole ma è inevitabile che compaia. La stessa pena la provo quando sento invettive continue e offese verso Bersani. E’ inevitabile! Vederlo sbeffeggiare, in un primo momento, pareva espressione di allegria ora mette tristezza.
E’ orrendo sentirsi nella parte di chi fa male agli altri.
Le mie speranze in verità ci sono ancora tutte ma un leggero velo di inquietudine mi ha preso.
Fra le emozioni riportate felicità-preoccupazione, paura del futuro-fiducia, rabbia/aggressività-pena/compassione, allegria-tristezza, speranza-inquietudine, quali sono quelle che provano maggiormente i lettori?