Mentre il cardinale Roger Mahony è a Roma, impegnato a eleggere il prossimo papa, la sua arcidiocesi di Los Angeles è arrivata a un accordo con quattro vittime di abusi sessuali da parte di un prete, Michael Baker, che Mahony aiutò e coprì per decenni. Le vittime riceveranno, per ritirare l’accusa, una somma complessiva di quasi 10 milioni di dollari. L’avvocato della chiesa di Los Angeles ha spiegato che Mahony, pur essendo in conclave, è stato informato dell’accordo. “Abbiamo a lungo spiegato di aver compiuto gravi errori nel caso di Michael Baker e abbiamo sempre affermato di essere pronti a prenderci la responsabilità di quello che Baker fece”.
In realtà, per prendersi la responsabilità degli abusi di Baker, la chiesa di Los Angeles ci mise un tempo considerevole. Documenti ottenuti dalla corte dimostrano che Baker conobbe Mahony, allora arcivescovo di Los Angeles, nel 1986. Baker confessò all’alto prelato di aver molestato due ragazzi per un periodo di sette anni, e invece di essere denunciato fu inviato da Mahony stesso in un centro di trattamento e riabilitazione psicologica gestito dalla chiesa, facendo quindi ritorno un anno dopo al suo ministero. Dove, secondo le accuse, riprese abusi e incontri a scopo sessuale con minori.
Baker è stato rimosso dal suo ministero soltanto nel 2000. Incriminato nel 2002, è stato condannato per molestia sessuale a minori nel 2007 e messo in libertà condizionale nel 2011. Secondo l’accusa, avrebbe abusato di almeno 20 bambini nei suoi 26 anni di carriera ecclesiastica. Mahony si è sempre difeso dall’accusa di aver coperto il prete spiegando che la legge della California, sino al 1997, non obbligava un rappresentante del clero a riferire alla polizia di possibili molestie sessuali. L’obbligo era esclusivamente quello di spingere le famiglie delle presunte vittime a rivolgersi alle autorità. La responsabilità morale del cardinale apparve comunque subito evidente, tanto che Mahony dovette ammettere di “aver sbagliato a rimettere Baker al suo posto”. Il successore di Mahony nell’arcidiocesi di Los Angeles, José Gomez, ha lo scorso gennaio compiuto un passo insolito e radicale per la Chiesa cattolica, privando Mahony di tutte le sue mansioni amministrative e dei suoi compiti e privilegi di rappresentanza pubblica.
Nonostante lo scandalo e l’ammissione di responsabilità, e nonostante le famiglie delle vittime gli chiedessero di rinunciare, Mahony è comunque partito per Roma, dove si trova ora a eleggere il nuovo Papa. La sua diocesi, intanto, sta conoscendo le stesse difficoltà economiche e rischi di bancarotta che hanno travolto altre diocesi americane, al centro di casi giudiziari di molestia sessuale. Già nel 2007 la chiesa di Los Angeles, che serve quattro milioni di cattolici, fu costretta a raggiungere un accordo con più di 500 vittime di abusi, per un totale di 660 milioni di dollari. Fu, quello, l’accordo economicamente più costoso per questo tipo di crimini di tutta la storia americana. Ora il nuovo agreement, per un totale appunto di quasi dieci milioni di dollari. Per ritirare le loro accuse, due delle quattro vittime, una coppia di gemelli ora ventenni, ha ottenuto quattro milioni di dollari ciascuno. Le altre due vittime riceveranno quasi un milione di dollari a testa.
Elezione Papa, dalla chiesa di Los Angeles 10 milioni a 4 vittime di abusi
Mentre il cardinale Roger Mahony è a Roma per il conclave, la sua ex arcidiocesi ha raggiunto l'accordo per risarcire le molestie sessuali di un prete, Michael Baker, che il porporato californiano aiutò e coprì per decenni
Mentre il cardinale Roger Mahony è a Roma, impegnato a eleggere il prossimo papa, la sua arcidiocesi di Los Angeles è arrivata a un accordo con quattro vittime di abusi sessuali da parte di un prete, Michael Baker, che Mahony aiutò e coprì per decenni. Le vittime riceveranno, per ritirare l’accusa, una somma complessiva di quasi 10 milioni di dollari. L’avvocato della chiesa di Los Angeles ha spiegato che Mahony, pur essendo in conclave, è stato informato dell’accordo. “Abbiamo a lungo spiegato di aver compiuto gravi errori nel caso di Michael Baker e abbiamo sempre affermato di essere pronti a prenderci la responsabilità di quello che Baker fece”.
In realtà, per prendersi la responsabilità degli abusi di Baker, la chiesa di Los Angeles ci mise un tempo considerevole. Documenti ottenuti dalla corte dimostrano che Baker conobbe Mahony, allora arcivescovo di Los Angeles, nel 1986. Baker confessò all’alto prelato di aver molestato due ragazzi per un periodo di sette anni, e invece di essere denunciato fu inviato da Mahony stesso in un centro di trattamento e riabilitazione psicologica gestito dalla chiesa, facendo quindi ritorno un anno dopo al suo ministero. Dove, secondo le accuse, riprese abusi e incontri a scopo sessuale con minori.
Baker è stato rimosso dal suo ministero soltanto nel 2000. Incriminato nel 2002, è stato condannato per molestia sessuale a minori nel 2007 e messo in libertà condizionale nel 2011. Secondo l’accusa, avrebbe abusato di almeno 20 bambini nei suoi 26 anni di carriera ecclesiastica. Mahony si è sempre difeso dall’accusa di aver coperto il prete spiegando che la legge della California, sino al 1997, non obbligava un rappresentante del clero a riferire alla polizia di possibili molestie sessuali. L’obbligo era esclusivamente quello di spingere le famiglie delle presunte vittime a rivolgersi alle autorità. La responsabilità morale del cardinale apparve comunque subito evidente, tanto che Mahony dovette ammettere di “aver sbagliato a rimettere Baker al suo posto”. Il successore di Mahony nell’arcidiocesi di Los Angeles, José Gomez, ha lo scorso gennaio compiuto un passo insolito e radicale per la Chiesa cattolica, privando Mahony di tutte le sue mansioni amministrative e dei suoi compiti e privilegi di rappresentanza pubblica.
Nonostante lo scandalo e l’ammissione di responsabilità, e nonostante le famiglie delle vittime gli chiedessero di rinunciare, Mahony è comunque partito per Roma, dove si trova ora a eleggere il nuovo Papa. La sua diocesi, intanto, sta conoscendo le stesse difficoltà economiche e rischi di bancarotta che hanno travolto altre diocesi americane, al centro di casi giudiziari di molestia sessuale. Già nel 2007 la chiesa di Los Angeles, che serve quattro milioni di cattolici, fu costretta a raggiungere un accordo con più di 500 vittime di abusi, per un totale di 660 milioni di dollari. Fu, quello, l’accordo economicamente più costoso per questo tipo di crimini di tutta la storia americana. Ora il nuovo agreement, per un totale appunto di quasi dieci milioni di dollari. Per ritirare le loro accuse, due delle quattro vittime, una coppia di gemelli ora ventenni, ha ottenuto quattro milioni di dollari ciascuno. Le altre due vittime riceveranno quasi un milione di dollari a testa.
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(Adnkronos) - "La scomparsa di Fulco mi addolora profondamente. Con lui ho condiviso anni di passione e impegno per la tutela dell’ambiente: io come presidente del Wwf Italia dal 1992 al 1998 (e membro del Board internazionale con il principe Filippo), lui come figura guida e poi presidente onorario dell’associazione, dopo la breve parentesi politica che lo aveva tenuto lontano. Fulco è stato un punto di riferimento per tutti noi che ci siamo dedicati alla salvaguardia della natura. Le sue idee, la sua capacità di coinvolgere e di trasmettere amore per la biodiversità resteranno un esempio prezioso". Lo afferma Grazia Francescato, già presidente dei Verdi e del Wwf Italia, ricordando Fulco Pratesi.
"Insieme -ricorda- abbiamo sognato e lavorato per un mondo più giusto e sostenibile, dividendoci persino la stessa scrivania pur di coordinare al meglio le nostre iniziative. In questo momento di grande tristezza voglio ricordarlo come un uomo coerente e generoso, che non ha mai smesso di credere nella forza delle idee e nell’importanza di agire in difesa del nostro pianeta. Ai suoi familiari e a tutti coloro che gli hanno voluto bene va il mio sentito cordoglio. Fulco resterà sempre nel mio cuore e in quello di tutti coloro che l’hanno conosciuto e hanno collaborato con lui. Il suo insegnamento e la sua dedizione alla natura continueranno a ispirare il nostro lavoro e le prossime generazioni".
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Vicinanza e solidarietà da parte di Fratelli d’Italia alle forze dell’ordine che anche oggi sono state bersaglio di violenze ingiustificate da parte dei soliti professionisti della violenza ormai sempre più coccolati dalla sinistra locale, che questa volta hanno cercato di colpire la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università bolognese alla presenza del ministro Bernini e al rettore, a cui va la nostra vicinanza”. Così Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - Il Partito democratico parteciperà domani alle manifestazioni a sostegno dell’Ucraina e dell’Europa organizzate da Azione. Parteciperanno fra gli altri Cristina Tajani e Simona Malpezzi a Milano e Alberto Losacco, Francesca La Marca, Pier Ferdinando Casini, Filippo Sensi e Andrea Casu a Roma.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Nelle ultime ore il collega del M5S Colucci sembra essere pervaso da una particolare agitazione. Ieri ha rivolto attacchi sguaiati al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Fazzolari, 'reo' di aver giustamente ribadito l'importanza del lavoro che sta svolgendo la commissione d'inchiesta sul Covid; oggi se la prende con me, perché ho evidenziato come le fonti stampa continuino a gettare pesanti ombre sull’operato del Governo presieduto dal suo capo Conte e dell’allora commissario Arcuri. Rispediamo al mittente le risibili accuse di Colucci e continuiamo a lavorare per far luce a 360 gradi sulla disastrosa gestione politica della pandemia". Lo afferma il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Ciancitto, vicepresidente della commissione Covid.
"Lo dobbiamo -aggiunge- alle vittime, ai loro familiari, ai contribuenti italiani costretti a un maxi-risarcimento per lo scandalo mascherine e a chi ancora porta i segni fisici e psichici di quella triste stagione storica”.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - Dopo gli appuntamenti di domani a Londra (l'incontro alle 11 con il premier britannico, Keir Starmer, e poi il summit dei leader europei sull'Ucraina) il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, martedì 4, alle 10.30, parteciperà alla Scuola ufficiali dell’Arma dei carabinieri alla cerimonia di inaugurazione dell'Anno accademico 2024/25. Nel pomeriggio, alle 15:30, a palazzo Chigi incontrerà il presidente della Lituania, Gitanas Nausėda.
Mercoledì 5 alle 11 incontro con l'Unione delle Camere penali e alle 15:30 con l'Associazione nazionale magistrati. Giovedì 6 infine alle 10 a Bruxelles il Consiglio europeo straordinario.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - “Se lo dovessi incontrare, chiederò all'ex amministratore delegato dell’Enel, l’ingegnere Francesco Starace, a nome di chi parla quando denigra il ricorso all'energia nucleare. C'è qualcuno alle sue spalle? Gli chiederò anche chi c'era alle sue spalle, ma lo sappiamo. Si trattava di Matteo Renzi, quando creò Open Fiber mettendo l’Enel nel campo delle telecomunicazioni al quale era estraneo. Una vicenda che è costata cifre colossali allo Stato e delle quali prima o poi bisogna chiedere la restituzione a Renzi ed a Starace". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri.
"Così -aggiunge- potremmo finanziare il nucleare in abbondanza. Starace dà cattivi consigli avendo dato nel passato pessimi esempi. Per quanto riguarda poi alcuni affari che hanno visto al centro Open Fiber siamo pronti a un confronto pubblico per spiegargli alcune stranezze che lui conosce benissimo con valutazioni e cifre sulle quali forse la magistratura avrebbe dovuto indagare”.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Come ex ministro e sottosegretario alla presidenza del Consiglio auspico che il Governo italiano partecipi con convinzione, senza se e senza ma, allo sforzo collettivo dell'Europa di solidarietà con l'Ucraina". Lo afferma Carlo Giovanardi (Popolo e libertà). "La comune appartenenza alla Nato con gli Stati Uniti -aggiunge- non ci sottrae infatti al dovere di criticare gli amici d'oltreoceano quando in mondovisione non rispettano chi da anni difende il suo popolo da una brutale aggressione da parte della Russia".