Giorgio Napolitano si è preso una notte per decidere. Per chiarire le idee e rivedere i suoi appunti, come ha detto lo stesso capo dello Stato al termine delle consultazioni dopo la prima giornata aperta dai colloqui con i presidenti delle Camere. Grillo infatti dice no a Bersani e, come previsto, chiede al presidente della Repubblica di dare l’incarico per un governo a 5 Stelle, “il primo partito per numero di voti alle ultime elezioni”. E, dato che questa richiesta non sembra avere la possibilità di essere presa in considerazione, il M5S “come forza di opposizione, in alternativa chiederà la presidenza delle Commissioni del Copasir e della Vigilanza Rai”. I 5 Stelle, dunque, non si arrendono e dopo aver “perso” la presidenza di un ramo del Parlamento insistono per avere “cittadini” a 5 Stelle al vertice delle Commissioni bicamerali e negli Uffici di Presidenza di Camera e Senato.
Ma senza accordi o “contropartite”: “Il M5S non accorderà alcuna fiducia a governi politici o pseudo tecnici con l’ausilio delle ormai familiari ‘foglie di fico’ come Grasso”, ribadisce Grillo. Che spezza anche l’ultimo filo di speranza e di pazienza del segretario del Pd. Il quale alla fine si toglie i suoi sassolini dalle scarpe: “Noi non rincorriamo nessuno”, soprattutto il Pd non rincorrerà più chi “chiede rispetto” per i suoi elettori senza mostrarne alcuno per gli altri. E’ questo l’esito di una giornata che si apre con il leader M5S che va al Quirinale per le consultazioni con i capigruppo di Camera e Senato, Roberta Lombardi e Vito Crimi, prima di fuggire via da Roma e dall’assalto di stampa e tv.
La giornata “storica” dei Cinque Stelle al Quirinale la racconta poi Crimi ai colleghi rimasti in Parlamento. Collezionando anche una ‘gaffè nei confronti del Capo dello Stato. Il capogruppo, per sottolineare l’interesse mostrato da Napolitano al discorso tenuto dal leader 5 Stelle, si lascia andare ad un commento ironico che richiama il soprannome di ‘Morfeò attribuito da Grillo al Presidente. “Beppe è stato capace di tenerlo abbastanza sveglio” osserva il senatore che poi, però, si scusa con il Capo dello Stato. Per il resto il racconto della consultazione fatto da Crimi è colorito ma nella sostanza è quello della dichiarazione ufficiale. “A Napolitano abbiamo detto che è impossibile ragionare con chi ha fatto stalking al M5S e adesso considera il movimento forza con cui trattare” riassume Crimi ricordando non solo i 20 punti del programma 5 Stelle ma quelle che sono per i 5 Stelle le tre priorità in assoluto per il governo: Pmi, reddito di cittadinanza e tagli ai costi della politica. “Ognuno ha i suoi punti. Noi i nostri; che mandiamo avanti e che non sono la rincorsa di nessuno” gli risponde Pier Luigi Bersani.
Ma dal Pd, dopo le promesse di tagli degli scorsi giorni fatti dai presidenti di Camera e Senato, arriva l’annuncio di Pietro Grasso e Laura Boldrini. I presidenti delle Camere non solo si dimezzeranno l’indennità, ma si taglieranno la scorta e rinunceranno ad appartamento ed autisti. Un segnale al Paese ma anche ai 5 Stelle che esigono un ridimensionamento generale di tutti gli apparati della politica. Ma questo, sembra dire Bersani, è l’ultimo campanello. “Ho sentito dire che noi dobbiamo votare i loro per rispetto dei loro elettori ma loro non votano i nostri. Noi oggi abbiamo mostrato rispetto per i loro elettori, mentre loro – è l’ultima parola di Bersani – non hanno mostrato rispetto per i nostri”.
Su questo punto nessuna novità: Bersani vuole provarci. E lo farà proponendo alle forze parlamentari un programma di cambiamento in 8 punti su cui tentare di far convergere i voti (e la responsabilità) di 5 Stelle, Scelta civica e, perché no, Lega Nord. Ma se ieri il compito appariva difficile, oggi è disperato. La Lega, ad esempio, presentandosi alle consultazioni con la delegazione Pdl ha già fatto intendere che un suo sostegno (magari non votando contro) alla proposta Pd sarebbe un controsenso. Più complicato del previsto anche l’appoggio dei montiani, che ieri hanno dichiarato di preferire un governo di larghe intese, che coinvolga i principali partiti e che sia in grado di portare a termine quanto fatto da Mario Monti nell’ultimo anno. Ai confini dell’impossibile, infine, l’ipotesi di avere un sostegno dei 5 Stelle (dissidenti compresi). Il non statuto del Movimento parla chiaro e un ipotetico sì al governo del cambiamento di Bersani sarebbe un colpo mortale nel modo di intendere la politica del M5S, che come ribadito dai capigruppo a Camera e Senato chiederanno a Napolitano di governare da soli.
Cosa resta sul campo delle possibilità? O un governo Pd-Pdl (“Mai con Berlusconi” continuano ad assicurare i democratici) oppure un esecutivo guidato da un personaggio di alto profilo istituzionale (ma non un tecnico) scelto da Napolitano, ma a matrice centrosinistra (ma non con Bersani primo ministro): il presidente del Senato Pietro Grasso è sempre in pole, ma c’è anche chi fa il nome di Enrico Letta (lui smentisce categoricamente) e di altri outsider più o meno quotati (Rodotà, Onida, Zagrebelsky). In questa maniera, si proverebbe a sfidare i grillini con lo stesso metodo che ha portato a Palazzo Madama l’ex procuratore nazionale antimafia.
CRONACA DELLA GIORNATA
Ore 20.52 – Camera, vicepresidenti a Pd, Pdl e M5S. Tra loro Di Maio: ha 27 anni
I nuovi vicepresidenti della Camera sono Maurizio Lupi del Pdl, Marina Sereni e Roberto Giachetti del Pd, e il 5 Stelle Luigi Di Maio. 27 anni, studente fuori corso di giurisprudenza. Insieme ai suoi tre colleghi, e a Boldrini, dovrà essere garante in aula di tutti i gruppi, compresi quelli degli odiati “partiti”. I questori, cioè il Cda della Camera, saranno il Pd Paolo Fontanelli, Gregorio Fontana del Pdl, e l’ex magistrato Stefano D’Ambruoso, di Scelta Civica. Sel ha votato il candidato di 5 Stelle, Laura Castelli, nel tentativo di creare una premessa per una alleanza politica, negata però dal Movimento.
Ore 20.49 – Senato, vicepresidenti a Pdl, Pd, Lega e Scelta Civica. Al M5S un questore
L’Aula del Senato elegge tra i Questori Laura Bottici del M5S. Mentre le vicepresidenze vanno al Pdl con Maurizio Gasparri, al Pd con Valeria Fedeli, alla Lega con Roberto Calderoli, a SC con Linda Lanzillotta. Gli altri Questori sono Lucio Malan (Pdl) e Antonio De Poli (SC).
Ore 20.00 – Camera, conclusa la “chiama” per l’elezione di vicepresidenti e questori
Si è chiusa alla Camera la“chiama” nominale dei deputati per l’elezione dei vicepresidenti, dei questori e dei segretari d’Aula. La seduta è stata sospesa e la commissione elettorale ha iniziato lo spoglio delle schede. Il risultato sarà annunciato in aula.
Ore 19.40 – Consultazioni, Bersani: “Noi rispettiamo gli elettori M5S, loro no”
“Ho sentito dire che noi dobbiamo votare i loro per rispetto dei loro elettori ma loro non votano i nostri. Noi oggi abbiamo mostrato rispetto per i loro elettori, mentre loro non hanno mostrato rispetto per i nostri”: lo dice Pier Luigi Bersani al termine delle consultazioni con il Presidente della Repubblica.
Ore 19.33 – Napolitano: “Domani presenterò le mie decisioni e le motivazioni”
“Vi ringrazio per il vostro impegno, avete lavorato e, modestamente, anche io ho lavorato con impegno. Ora devo riordinare gli appunti e le idee per vedere meglio quali decisioni prendere e domani ve le comunicherò e le motiverò”. Così il Capo dello Stato si rivolge ai giornalisti, al termine delle consultazioni con i partiti al Quirinale.
Ore 19.33 – Consultazioni, Bersani: “Aperti a tutti, ma la destra ha impedito il cambiamento”
”Ci rivolgiamo a tutto il parlamento ma alcuni dei nostri punti dalla destra sono stati impediti anche nell’ultimo anno”. Così Pier Luigi Bersani, al termine delle consultazioni, alla domanda se la proposta di governo del Pd si rivolge anche al centrodestra. “Ci mettiamo – ha aggiunto Bersani – al servizio del cambiamento lavorando su due versanti: un governo con proposte per l’avvio di una legislatura in chiave di cambiamento sul piano sociale. Serve un tavolo serio a livello Ue per una correzione della rotta politica, serve liquidità alle imprese, un piano di investimenti con i comuni per dare lavoro, regole del mercato del lavoro da correggere. Se parlo di moralizzazione poi parlo di corruzione e di sobrietà della politica”.
Ore 19.33 – Senato, concluso il voto per i vicepresidenti. Ora lo spoglio
Si è appena conclusa al Senato la votazione per eleggere il nuovo ufficio di presidenza. La seduta è stata sospesa. Ora comincia lo spoglio delle schede.
Ore 19.32 – Consultazioni, Bersani: “Nessun piano né A né B, ma serve un governo”
“Non ho piani B ma non ho neanche un piano A. Ho portato la nostra riflessione e poi rispetto il ruolo del presidente della Repubblica per dire come uscire da soluzione difficile. Non abbiamo avanzato subordinante se stiamo alla politica, questo è uno ragionamento per l’avvio legislatura”.
Ore 19.26 – Consultazioni, Bersani: “Tempi certi e corresponsabilità tutti”
Pier Luigi Bersani, al Quirinale, indica la necessità di “tempi certi” per la nascita del nuovo governo e la “corresponsabilità di tutte le forze politiche”.
Ore 19.26 – Consultazioni, Bersani: “Io accetto domande, altri no…”
“Ho visto che nessuno qui accetta domande. è una cosa singolare. Io ne accetto due o tre volentieri”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani dopo le consultazioni al Quirinale.
Ore 19.24 – Consultazioni, Bersani: “Un governo che dia segno netto di cambiamento”
“Un governo che vuol far partire la legislatura deve dare segno netto che le cose possono cambiare”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani dopo le consultazioni al Quirinale.
Ore 19.22 – Consultazioni, Bersani: “Il Pd è la prima forza checché qualcuno dica di no”
“Noi, il Pd siamo la prima forza di questo Paese, checché qualcuno dica e siamo la prima coalizione”: lo dice Pier Luigi Bersani al termine delle consultazioni con il Presidente della Repubblica.
Ore 19.21 – Consultazioni, Bersani: “Ci mettiamo al servizio della governabilità”
Ore 19.19 – Consultazioni, Bersani: “Al Paese serve un governo e di cambiamento”
Ore 19.10 – Camera, gruppo di Sinistra e Libertà vota per questore M5S
Il gruppo di Sinistra Ecologia eLibertà starebbe votando, secondo quanto si apprende, a favore del questore del Movimento cinque stelle anche alla Camera. Alcuni deputati di Sel – secondo quanto raccontano alcuni grillini – avrebbero anche mostrato i foglietti con l’indicazione ricevuta dal partito di votare per Laura Castelli.
Ore 18.18 – Camera: a rilento il voto per vicepresidenti e questori
Prosegue a rilento alla Camera l’elezione a scrutinio segreto dei quattro vicepresidenti, dei tre questori e dei segretari d’Aula. Lo scrutinio dovrebbe concludersi intorno alle 19,30 a cui dovrà seguire lo spoglio. Ciascun deputato riceve tre schede all’ingresso della cabina, e su di esse deve scrivere due preferenze per i vicepresidenti, due per i questori e quattro per i segretari.
Ore 18.10 – Consultazioni, Bersani al Quirinale con la delegazione del Pd
Pier Luigi Bersani è al Quirinale per il colloquio che chiuderà le consultazioni del presidente della Repubblica. Della delegazione del Pd fanno parte anche i capigruppo della Camera e del Senato, Roberto Speranza e Luigi Zanda.
Ore 18.07 – Senato, Grasso: “Dimezzo compenso e scorta e rinuncio agli appartamenti”
Stamattina leggendo i giornali ho visto che a seguito dei tagli annunciati alle spese del Parlamento si è scatenata una rincorsa di cifre: tante e tutte diverse. Nel mio primo discorso da Presidente ho auspicato che il Senato divenisse una ‘casa di vetro’. Credo nella trasparenza, nei fatti che seguono le dichiarazioni.” Così il Presidente del Senato, Piero Grasso.
Ore 17.59 – Parlamento, Speranza (Pd): “Nostri voti ai Cinque Stelle sono stati una decisione unilaterale”
“Abbiamo unilateralmente deciso in Senato e alla Camera di dare una parte dei nostri voti per eleggere un questore M5S al Senato ed un Vicepresidente alla camera con la logica che la responsabilità è di tutti. La corresponsabilità è la parola d’ordine di questa prima parte della legislatura”. Lo afferma ai microfoni di Radio 24, Roberto Speranza, neo capogruppo del Pd alla Camera. “Nessuna trattativa con i grillini. Niente tavoli e niente scambi per il futuro Governo”, conclude.
Ore 16.46 – Senato: Casini vota, sbaglia e chiede un’altra scheda
Il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, da questa legislatura senatore, entra nella cabina elettorale ma ne riesce subito dopo chiedendo che gli sia data un’altra scheda per aver sbagliato a votare. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, concede il cambio e ridendo dice “c’è qualche senatore che vota per la prima volta…”. Casini per nulla turbato sorride e rientra nella cabina elettorale.
Ore 16.06 – Senato, al via le votazioni per vicepresidenti e questori
Sono iniziate in Aula al Senato le votazioni per l’elezione dei 4 vice presidenti, dei tre questori e degli 8 segretari d’Aula. Ciascun senatore scrive sulla scheda 2 nomi per i vice presidenti, 2 per i questori e 4 per i segretari. Al Movimento cinque stelle, grazie all’appoggio del Pd, dovrebbe andare un incarico di questore che dovrebbe essere ricoperto da Laura Bottici.
Ore 15.36 – Camera, per la vicepresidenza il Pd vota Di Maio (M5S)
I deputati del Pd voteranno per la vicepresidenza della Camera, oltre a Marina Sereni e Roberto Giachetti del Pd, anche il deputato M5S Luigi Di Maio. Per la carica di questore i democratici aiuteranno con i loro voti Stefano Dambruoso di Scelta Civica (oltre al Pd Paolo Fontanelli) e come segretario d’aula, oltre a votare i deputati Pd, l’indicazione è di votare Ferdinando Adornato (Udc).
Ore 15.18 – Senato, Crimi: “Questore ai Cinque Stelle? Pare proprio di sì”
Il Movimento 5 Stelle si sarebbe aggiudicato un questore a palazzo Madama. Si tratterebbe della senatrice Laura Bottici. Il presidente dei senatori Vito Crimi, a chi gli chiede se M5S avrà uno dei tre questori al Senato, replica: “Pare proprio di sì”.
Ore 15.17 – Camera, al via la seduta per l’elezione di vicepresidenti e questori
E’ iniziata la seduta della Camera nella quale verranno eletti a scrutinio segreto i quattro vicepresidenti, i tre questori e i segretari d’Aula che comporranno l’ufficio di presidenza. La seduta è presieduta dalla presidente Laura Boldrini. Ciascun deputato riceve tre schede, per ciascun ruolo, sul quale potranno essere espresse due preferenze per le vicepresidenze e i questori, e quattro per i segretari.
Ore 15.16 – Senato, Pdl e Lega indicano Calderoli e Gasparri come vicepresidenti
Sarebbe pronta la rosa dei candidati del centrodestra per le vicepresidenze di Camera e Senato, i ruoli di questore e segretario d’aula. A Montecitorio per il Pdl si va verso la conferma di Maurizio Lupi come vice presidente mentre Gregorio Fontana verrebbe indicato come questore. Per il posto di segretario d’aula, Laura Ravetto, Basilio Catanoso, Raffaele Calabrò (quota Pdl) e Davide Caparini (Lega). Per palazzo Madama, come vice presidente ci sarà Maurizio Gasparri e come segretari d’aula Alessandra Mussolini, Elisabetta Alberto Casellati e Antonio Gentili, mentre il questore dovrebbe essere Lucio Malan, tutti del Pdl. Sempre al Senato, ma sul fronte leghista, l’intesa prevederebbe il ritorno di Roberto Calderoli alla vice presidenza.
Ore 14.14 – Pd, da gruppo parlamentare ok unanime a vicepresidenti e questore
L’assemblea del gruppo Pd alla Camera ha scelto all’unanimità di indicare Marina Sereni e Roberto Giachetti alla vicepresidenza della Camera, Paolo Fontanelli come questore e come segretari d’aula Pes, Miotto, Rossomando, Valente e Bocci. L’assemblea del gruppo del Pd -precisa una nota – si è limitata ad indicare le candidature per gli incarichi istituzionali della Camera; non corrisponde al vero che siano stati definiti altri incarichi relativi ai ruoli del gruppo parlamentare. Questa mattina l’assemblea, all’unanimità, ha scelto di indicare Marina Sereni e Roberto Giachetti alla vicepresidenza della Camera, Paolo Fontanelli come questore e, come segretari d’aula, Caterina Pes, Margherita Miotto, Anna Rossomando, Valeria Valente e Gianpiero Bocci.
Ore 13.57 – Il Pd a Senato valuta ipotesi rinuncia a questore a favore M5S – Riunione del gruppo del Pd del Senato in vista anche delle votazioni di oggi pomeriggio in Aula sull’ufficio di presidenza. Secondo quanto si apprende nella riunione si sarebbe anche valutato un passo indietro rispetto all’incarico di questore da parte del Pd in favore della “corresponsabilità” sugli incarichi da sempre auspicata dal segretario Pier Luigi Bersani e dunque per il movimento cinque stelle e scelta civica. Al Pd in questo caso resterebbero dunque vice presidenze e segretario d’Aula.
Ore 13.55 – Crimi: “Scontato percorso verso governo Bersani” – A ”Napolitano, che ha ribadito la necessità di fare un governo, noi abbiamo dato la disponibilità a formare un governo a 5 Stelle. Abbiamo letto i nostri 20 punti di programma e chiesto l’incarico per noi. Sappiamo bene che questo non accadrà: è abbastanza scontato il percorso verso un governo Bersani”. Così il capogruppo al Senato del M5S Vito Crimi riferendo ai colleghi della consultazione al Quirinale.
Ore 13.46 – Grasso: “Mia disponibilità non va fraintesa” – ”Ho detto che come servitore delloStato sono disposto a qualsiasi prospettiva, perché il servitore dello Stato è sempre disponibile, ma non vorrei che questa mia frase venisse interpretata in modo distorto”. Lo ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso parlando ai cronisti. “Mi sono detto disponibile a qualsiasi prospettiva perché in quanto servitore dello Stato non potrebbe essere altrimenti, ma non vorrei che questo venisse interpretato in maniera distorta riguardo prospettive diverse rispetto a quelle attuali”, ha dichiarato Grasso. “E’ lontana da me qualsiasi idea diversa dall’essere pronto nell’attuale funzione a contribuire per far ripartire il Paese”, ha aggiunto parlando con i cornisti a Palazzo Madama dopo aver ricevuto una delegazione dell’Anci. In queste ore circola il nome di Grasso per un possibile mandato esplorativo.
Ore 13.34 – Lega: “Napolitano dice: incarico solo a chi ha i numeri” – ”Napolitano ci ha detto che chi riceverà l’incarico deve dimostrare di avere i numeri e che anche Prodi nel 2006 ha dimostrato di avere la maggioranza”. Così Giacomo Stucchi, vicesegretario federale della Lega, contattato telefonicamente dall’ANSA dopo le consultazioni con il capo dello Stato.
Ore 13.21 – Onida: “Io capo del governo? Esercizio di fantasia” – “Mi hanno riferito che sulla stampa c’è il mio nome, ma mi sembra un esercizio di fantasia. Sono veramente solo chiacchiere”: così Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale, ha risposto a Radio Popolare a una domanda sulla sua eventuale nomina alla guida di un governo tecnico. ”Non credo sia giusto esercitarsi nel toto nomi, ma penso sia necessario capire quello che sta succedendo”, ha aggiunto Onida.
Ore 13.19 – Speranza (Pd): “A Colle con proposta direzione” – Il Capogruppo del Pd alla camera Roberto Speranza ha confermato, durante l’assemblea del gruppo, a quanto si apprende, che oggi Pier Luigi Bersani e i due capigruppo andranno alle consultazioni al Quirinale con la proposta votata in direzione, ovvero ‘un governo di cambiamento’ con Bersani premier e no a larghe intese con il Pdl.
Ore 13.08 – Crimi: “Napolitano tenuto sveglio da Beppe” – ”Napolitano è stato attento, non si è addormentato. Beppe è stato capace di tenerlo abbastanza sveglio, ma anche lui è stato abbastanza attivo e abbiamo interloquito parecchio”. Così Vito Crimi racconta ai colleghi senatori del Movimento 5 Stelle le consultazioni al Quirinale con Giorgio Napolitano
Ore 13.06 – Maroni: “C’è piena intesa con Berlusconi” – ”Ne abbiamo parlato ieri con Berlusconi: c’è piena intesa sulle prospettive, le analisi e le proposte tra Lega e Pdl”: lo ha detto il segretario della Lega Roberto Maroni, rispondendo a chi gli ha chiesto se la Lega sarebbe disposta a sostenere un governo Pdl-Pd come proposto da Berlusconi al Quirinale. “Siamo in coalizione e continuiamo con questo metodo”, ha aggiunto, parlando a margine di un incontro in Regione Lombardia.
Ore 13.05 – Il Pd verso Sereni e Giachetti come vicepresidenti Camera – Marina Sereni e Roberto Giachetti dovrebbero essere i vice presidenti della Camera indicati dal Pd e Paolo Fontanelli il questore. La decisione dovrebbe essere confermata nell’assemblea del gruppo alla Camera che è in corso. I vice capigruppo dovrebbero essere in tre: la lettiana Paola Micheli, il franceschiniano Antonello Giacomelli e Matteo Orfini dei Giovani Turchi.
Ore 13.00 – Concluso incontro tra Napolitano e Ciampi – Si è concluso alle 12:40, dopo 45minuti, l’incontro del presidente Napolitano con il suo predecessore Carlo Azeglio Ciampi, nell’ufficio di quest’ultimo a Palazzo Giustiniani. Napolitano è andato da Ciampi per una forma di cortesia, data l’età avanzata dell’ex presidente.
Ore 12.56 – Vendola: “M5S fugge di fronte a difficoltà del Paese” – ”E’ una fuga di fronte alle difficoltà del paese affrontare la situazione attuale pensando di poter fare una campagna elettorale perenne”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che oggi è intervenuto alla manifestazione di protesta dei sindaci a Roma. Secondo Vendola “il Movimento 5 Stelle deve porsi di fronte al dolore del paese”.
Ore 12.50 – Crimi (M5S): “Per Napolitano partiti ingrigiti, sono in crisi” – Al Quirinale il M5S ”abbiamoricordato al Presidente della Repubblica che il primo partito in Italia è quello che dice basta vecchia politica” e il Capo dello Stato è sembrato condividere il giudizio. Lo ha detto il capogruppo al Senato M5S, Vito Crimi, riferendo ai senatori i colloquio al Quirinale. Napolitano “ha dato atto che questi partiti non sono quelli di quando sono nati, sono ingrigiti, appiattiti rispetto agli ideali”.
Ore 12.45 – Grasso: “Pronto a qualsiasi cosa per il mio Paese” – ”Per fare qualcosa per il mio paese sono pronto a tutto”. Così il presidente del Senato Pietro Grasso risponde ai giornalisti che gli chiedono se potrebbe essere lui il presidente incaricato. Grasso si è mostrato ottimista sulla possibilità di nascita del governo. “Sono ottimista per natura”, ha detto. “Non ho ancora avuto modo di parlarne con i senatori, ma per me si dovrebbe lavorare da lunedì a venerdì mattina” ha aggiunto il presidente del Senato, lasciando palazzo Giustiniani, a proposito delle misure annunciate per incrementare la ‘produttività di palazzo Madama.
Ore 12.35 – In assemblea 5 Stelle al senato striscione No Tav – Nell’aula della commissione industria del Senato, dove è in corso l’assemblea del gruppo M5S trasmessa in diretta streaming, spicca uno striscione bianco con la scritta rossa ‘No Tav’. I grillini saranno sabato in Val di Susa per protestare contro l’alta velocità. “Pmi, reddito di cittadinanza e tagliai costi politica: sono i primi tre passi da fare subito” ha detto Vito Crimi ai senatori riferendo di quanto detto dal M5S al Quirinale. “Non abbiamo chiesto al Quirinale la diretta streaming delle consultazioni, dentro non prendeva neanche il cellulare” ha aggiunto Crimi.
Ore 12.33 – Cei: “Urge esecutivo stabile” – “E’ urgente che il Paese abbia una guida, un governo stabile”. Lo ha detto il segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata, invitando a “non disperdere i sacrifici fatti dai cittadini per la tenuta dei conti pubblici”. L’auspicio dei vescovi italiani, ha affermato, “è per una compagine di governo il più possibile stabile”.
Ore 12.31 – M5S: “A Napolitano detto no a chi ha fatto stalking contro di noi” – ”A Napolitano abbiamo detto che e’impossibile ragionare con chi ha fatto stalking al M55 e adesso è forza con cui trattare, con che faccia lo fanno”. Così Vito Crimi riferendo ai senatori M5S dell’incontro con Napolitano.
Ore 12.19 – M5S, rinviato incontro con ambasciata Usa – L’incontro tra la delegazione ‘grillina’ e l’ambasciatore americano è stata rinviata alla prossima settimana “per ragioni organizzative”. Lo rende noto il capogruppo del M5S al Senato Vito Crimi.
Ore 11.53 – Finita prima parte delle consultazioni, Napolitano da Ciampi – Il colloquio con la delegazione di Pdl-Lega, guidata da Silvio Berlusconi ha concluso la prima fase di questa seconda giornata di consultazioni al Quirinale per la formazione del nuovo governo. Alle 12.15, Giorgio Napolitano si recherà a Palazzo Giustiniani per ascoltare anche il presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Alle 14, il capo dello Stato renderà omaggio ad Antonio Manganelli recandosi alla camera ardente. Alle 18, ultimo colloquio delle consultazioni con la delegazione del Pd, guidata dal segretario Pier Luigi Bersani.
Ore 11.48 – Berlusconi: “Paese in crisi, servono interventi per economia” – ”La situazione del Paese è di crisi profonda, servono interventi sull’economia. Ieri c’è stato un piccolo spiraglio a seguito della nostra iniziativa in Europa dove Tajani ha ottenuto un piano di pagamento alle imprese per i servizi svolti nella pubblica amministrazione. Si tratta di un punto importante che può avere influenza ottima nell’economia, è un’iniezione di liquidità”. Lo afferma Silvio Berlusconi al termine del colloquio con Napolitano.
Ore 11.41 – Berlusconi dopo incontro al Colle: “A Pd e Pdl tocca responsabilità governo” – “Ci sono tre forze di pari entità: una non è disponibile a collaborare. Quindi restiamo in campo noi e il Pd e tocca a noi la responsabilità di dare un Governo al Paese”. Così Silvio Berlusconi ai giornalisti dopo il colloquio al Quirinale con il presidente Napolitano. Per l’ex premier “c’è l’esigenza assoluta di un comportamento responsabile delle forze che rappresentano un terzo elettorato, non è accettabile che sia una sola forza con il 30% dei voti che sono il 20% degli italiani che hanno diritto al voto possa esigere di prendere tutto”. Poi, rimanendo sulla questione governo, il presidente del centrodestra ha detto: “Siamo assolutamente a disposizione per governo coalizione che intervenga con misure economia peraltro largamente condivise”.
Ore 11.30 – Terminato incontro Pdl-Lega con Napolitano
Ore 10.56 – Grillo sul suo blog: “No fiducia a esecutivi politici o pseudo tecnici come Grasso” – ”Il M5S non accorderà alcuna fiducia a governi politici o pseudo tecnici con l’ausilio delle ormai familiari ‘foglie di fico’ come Grasso. Il M5S voterà invece ogni proposta di legge se parte del suo programma”. Lo afferma Beppe Grillo sul suo blog al termine dell’incontro con Napolitano.
Ore 10.54 – Capezzone: “Patetico M5S: ci copia su Imu ed Equitalia” – ”E’ letteralmente patetico che il cittadino Crimi e la cittadina Lombardi, al Quirinale, copiando senza citare la fonte, inseguano il programma del Pdl su Imu ed Equitalia. Vedo che le fotocopiatrici funzionano”. Lo afferma Daniele Capezzone, portavoce nazionale Pdl.
Ore 10.42 – M5S: “Cariche istituzionali mercanteggiate tra i partiti” – ”Finora non c’è stata data nessuna rappresentanza istituzionale a M5S, né la presidenza del Senato né della Camera, che sono state oggetto di mercanteggiamento tra i partiti. Non è stata riconosciuta la volontà popolare”. Lo afferma Roberta Lombardi, capogruppo alla Camera M5S al termine dell’incontro con il Colle.
Ore 10.38 – Berlusconi e delegazione Pdl al Quirinale – Silvio Berlusconi è arrivato al Quirinale per le consultazioni con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. La delegazione pidiellina è inoltre composta dal segretario del partito, Angelino Alfano, e da due capigruppo di Camera e Senato Renato Brunetta e Renato Schifani.
Ore 10.37 – Grillo non si presenta ai microfoni – Beppe Grillo non si è presentato ai giornalisti dopo il colloquio con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. I capigruppo Crimi e Lombardi hanno letto una dichiarazione senza rispondere alle domande dei giornalisti. “Avete fatto un nome?”, urlano i giornalisti a Vito Crimi e Roberta Lombardi. “Abbiamo indicato un progetto”, è la risposta della capogruppo alla Camera. Poi Grillo ha lasciato il Quirinale insieme a Crimi e Lombardi a bordo della sua auto privata guidata dall’autista Walter Vezzoli.
Ore 10.36 – Lombardi e Crimi (M5S): “Siamo il primo partito, abbiamo chiesto mandato pieno per governare” – E’ stata confermata dalla capogruppo alla Camera Roberta Lombardi la linea del M5s: “Siamo il primo partito, abbiamo chiesto a Napolitano un mandato pieno per poter governare e chiedere la fiducia sulla base del nostro programma. E se Napolitano ci darà il mandato indicheremo un nostro nome come premier. Se ciò non accadrà chiederemo la presidenza del Copasir e della Commissione di Vigilanza sulla Rai”.
Ore 10.35 – Finito incontro tra Napolitano e 5 Stelle – E’ appena finito l’incontro tra la delegazione dei 5 Stelle e il presidente della Repubblica. Al termine, i capigruppo Vito Crimi e Roberta Lombardi si sono presentati ai microfoni, come da consuetudine, per esporre la posizione del Movimento. Non c’è Beppe Grillo.
Ore 10.21 – Per la Lega Stucchi e i capigruppo. Non c’è Maroni – E’ arrivata al Quirinale la delegazione della Lega Nord che incontrerà alle 10.30 Napolitano insieme al Pdl. La delegazione è composta dal vicesegretario federale Giacomo Stucchi e dai capigruppo di Senato e Camera, Massimo Bitonci e Giancarlo Giorgetti. Confermata, quindi, l’assenza del segretario federale e governatore della Lombardia, Roberto Maroni.
Ore 10.06 – Blog Grillo: “Messora e Martinelli non sono portavoce” – “Il MoVimento 5 Stelle in Parlamento ha come unici portavoce i capigruppo di Camera e Senato. A loro supporto vi saranno due strutture di comunicazione coordinate da due responsabili il cui compito sarà di sviluppare l’interazione con i cittadini e promuovere le iniziative dei parlamentari del M5S in Rete e attraverso i canali tradizionali. I due responsabili non hanno quindi, né avranno funzioni di portavoce”. E’ quanto si precisa sul blog di Beppe Grillo, in merito al ruolo di Daniele Martinelli e Claudio Messora.
Ore 10.05 – Brunetta: “Serve grande coalizione o noi contrari” – “Serve una grande coalizione che sappia far fronte ai problemi italiani, qualsiasi altra soluzione ci vedrà contrari”. Così il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta a La Telefonata di Belpietro, sottolineando che il centrodestra ha avuto quasi gli stessi voti della coalizione di centrosinistra e accusando di “irresponsabilità” Bersani perché blocca questa soluzione. Per Brunetta “la maggioranza in Parlamento c’è, è fatta dalle due coalizioni maggiori, è l’irresponsabilità di Bersani che la nega”. “Andare a votare sarebbe atto di irresponsabilità, ma tutto ascrivibile a Bersani. Se non c’è altra soluzione, in democrazia il voto risolve i problemi, e in quel caso prima si vota e meglio è”.
Ore 9.35 – Delegazione 5 Stelle a colloquio con Napolitano – “E’ permesso?”. Beppe Grillo, abito scuro con cravatta d’ordinanza, entra così nello studio ‘alla vetrata’ del presidente dove si svolgono le consultazioni all’interno del Quirinale. Seguito dai capigruppo di M5S, Vito Crimi e Roberta Lombardi, il leader del movimento è stato salutato militarmente dall’addetto militare in alta uniforme. Grillo, un po’ sorpreso, ha risposto portandosi la mano alla fronte ed è entrato. La delegazione M5S è arrivata al Quirinale con la vettura privata di Grillo entrando dal portone principale mentre la piazza era gremita di cameraman e fotografi che erano lì tutti per lui. Assente il co-fondatore del movimento Gianroberto Casaleggio.
Ore 9.32 – Siparietto di Grillo all’arrivo al Colle – “Sono arrivato?” A porre la domanda all’uomo di guardia al portone del Quirinale è Beppe Grillo, arrivando in auto al colle per la consultazioni. “Devo andare dal signor presidente”, aggiunge il leader dei 5 stelle facendo il segno dei soldi con la mano. Poi l’auto scura procede ed entra nel cortile del palazzo.
Ore 9.09 – Grillo arrivato nella piazza del Quirinale – Beppe Grillo e i capigruppo del M5s di Camera e Senato Roberta Lombardi e Vito Crimi, sono appena giunti al Quirinale per le consultazioni con il presidente della Repubblica. Sono arrivati al Colle in auto dopo un pre-vertice in un albergo poco distante dal Quirinale. Grillo, in abito elegante, cappotto grigio e occhiali da sole, non ha rilasciato dichiarazioni alla stampa lasciando l’albergo e al Quirinale ha fatto il suo ingresso in auto dribblando così fotografi, telecamere e cronisti.
Ore 9.04 – Grillo incontra capigruppo prima di andare al Colle – Incontro tra Beppe Grillo e i capigruppo del Movimento 5 Stelle Vito Crimi e Roberta Lombardi prima di andare al Quirinale per le consultazioni. Secondo quanto si apprende, i rappresentanti del Movimento 5 Stelle giungeranno al Colle con la loro auto privata. Grillo, dopo aver lasciato l’hotel Forum al rione Monti di Roma, ai cronisti che lo interpellavano sulla proposta che farà al presidente Napolitano, non ha risposto.