E’ terminato l’embargo per le polpette Ikea, che dal 15 aprile prossimo torneranno sui banconi alimentari del colosso del mobile europeo anche nei 20 negozi italiani, dopo uno stop di qualche settimana legato alla scoperta (ma non nel nostro Paese, ndr) di carne di cavallo nella loro composizione. Un pasticcio da inserire in quello che ormai è definito anche in Italia Horsegate”, nato a febbraio dopo il ritrovamento di tracce di carne di cavallo non dichiarate fra gli ingredienti di alcune marche di lasagne precotte inglesi. La stessa contaminazione che aveva colpito anche il popolare e gastronomico simbolo della cucina svedese, commercializzato nei giganteschi (e per certi versi terribili) mall dell’arredamento in Repubblica Ceca. In Italia come in altri Stati europei la distribuzione è stata immediatamente bloccata anche se poi le analisi svolte nel nostro Paese hanno escluso una presenza equina.

Il global manager di Ikea, Edward Mohr, ha spiegato che l’azienda si è attivata per rafforzare la tracciabilità lungo la catena alimentare che porta alla produzione delle magiche polpettine. Nel dettaglio si tratta delle Köttbullar a base di manzo e maiale, famose tanto per il gusto quanto per la difficile digeribilità. Un prodotto diventato celebre, sostituito nel periodo di assenza dai banconi Ikea dalle Kycklingbullar Med, sempre polpettine, sempre difficili da digerire ma a base di pollo e formaggio. Ma dopo una serie di controlli l’a.d. della azienda svedese, Lars Petersson, ha dichiarato: “Abbiamo stabilito che le polpette torneranno in vendita in Italia a partire dal 15 aprile”. In Svezia, invece, la pietanza è tornata in commercio dal 21 marzo. Implacabili.

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