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Moody’s pronta al downgrade: “Focus sul tentativo di Bersani”. Spread oltre 350

Pesa anche il rischio contagio da Cipro: "I politici sembrano fiduciosi, ma tale fiducia è malriposta". Piazza Affari chiude in rosso, anche a causa di un'asta deludente del Tesoro. Telecom sospesa in asta di volatilità, fiducia ai vertici all'ordine del giorno
Borse Europee
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Nuova minaccia di Moody’s sull’Italia. L’agenzia di rating, secondo le dichiarazioni dell’analista Dietmar Hornung, “guarda agli sforzi di Pier Luigi Bersani per formare un governo” per le sue valutazioni sul rating. L’esito del tentativo del leader del Pd avrà quindi “riflessi nel breve termine” sul profilo di credito del Paese. “Il salvataggio di Cipro mette sotto pressione il rating degli altri partner dell’euro e mostra che i politici dell’Eurozona hanno troppa fiducia nella propria capacità di arginare la crisi ed evitare il contagio”, ha aggiunto Bart Oosterveld, managing director sul rischio sovrano dell’agenzia di rating, spiegando che “una tale fiducia è malriposta”.

Dura la reazione della Borsa che, anche a causa di un’asta deludente dei titoli di Stato, è in profondo rosso. Piazza Affari ha terminato la giornata in calo dello 0,92 per cento a 15.353 punti. In rosso anche le altre Borse europee, che hanno girato in negativo dopo mezz’ora dall’avvio delle contrattazioni. Resta alta anche la tensione sullo spread, salito oltre quota 350 punti. Una pioggia di vendite ha colpito in particolare il titolo Telecom, che è sceso sui minimi a 0,54 euro fino alla sospensione in asta di volatilità e ha poi chiuso a -2,93 per cento. Stando alle indiscrezioni Marco Fossati, secondo azionista con il 5 per cento circa, avrebbe chiesto di mettere all’ordine del giorno dell’assemblea la fiducia ai vertici.

Crolla anche Monte dei Paschi di Siena, terminando la giornata in calo di oltre il 4 per cento, in attesa dei conti del 2012 che il Cda comunicherà domani, anche a causa della massiccia presenza di titoli di Stato in portafoglio. Ottima seduta invece per Mediaset, nonostante i conti in rosso pubblicati ieri: il titolo ha chiuso a +5,29 per cento. Il mercato, dopo la prima perdita della storia ampiamente attesa, ha premiato il taglio dei costi.

Piazza Affari, già in negativo dopo l’avvertimento di Moody’s, ha aumentato velocemente le perdite dopo l’asta poco soddisfacente del Tesoro, che non è riuscito a vendere tutti i Btp. Sono stati collocati in totale 6,91 miliardi di titoli, su un range d’offerta compreso tra 5 e 7 miliardi. Sull’asta ha inciso molto lo scenario politico incerto che il Paese sta vivendo e il rischio di ingovernabilità. Nel dettaglio il Btp a cinque anni è stato assegnato per 3,91 miliardi di euro su un range di 3-4 miliardi ed è salito il rendimento del nuovo cinque anni giugno 2018 al 3,65 per cento, massimo da ottobre 2012, dal 3,59 per cento del precedente collocamento, di fine febbraio. Risutati più incoraggianti per il decennale. Il Tesoro ha infatti collocato tutti i 3 miliardi di euro preventivati, registrando un calo dei tassi: il rendimento medio del Btp maggio 2023 è calato al 4,66 per cento, minimo da gennaio, dal 4,83 per cento di un mese fa.

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