Nelle ore in cui montano le polemiche sul caso di Federico Aldrovandi, seguite al sit-in della polizia sotto l’ufficio della madre, tornano ad accendersi i riflettori sulla morte di Giuseppe Uva, l’uomo morto nel giugno del 2008 all’ospedale di Varese dopo essere stato fermato dai carabinieri. La sorella di Giuseppe, Lucia Uva, è indagata dalla procura di Varese per diffamazione e istigazione a disobbedire alle leggi, a causa di una sua intervista rilasciata alla trasmissione televisiva Le Iene e ad alcuni insulti rivolti alle forze dell’ordine pubblicati sulla sua pagina Facebook. Nel corso del servizio andato in onda nel 2011 la donna ha accusato i carabinieri di aver percosso il fratello in caserma, dove aveva trascorso parte della notte.
I parenti hanno sempre sostenuto che Giuseppe, fermato ubriaco per strada, è morto anche a causa di violenze subite da parte delle forze dell’ordine. “Ho ricevuto oggi l’avviso di garanzia – ha spiegato Uva – sono indagata solo perché ho detto la verità ma supereremo anche questo”. “Continuo a portare avanti la mia battaglia – ha sottolineato – e a chiedere che venga riaperto il caso per fare chiarezza su quanto successo quella notte”. Il processo che si è aperto dopo la morte dell’uomo ha portato all’assoluzione di uno dei medici dell’ospedale di Varese, accusato di aver somministrato al paziente farmaci incompatibili con il suo stato di ubriachezza.
La donna incassa la solidarietà del senatore del Pd Luigi Manconi. “Apprendo che Lucia Uva è stata raggiunta da una citazione della procura di Varese perché indagata per diffamazione nei confronti di polizia e carabinieri, da lei indicati come responsabili del decesso del fratello Giuseppe, morto a giugno del 2008 nell’ospedale di Varese, dopo aver passato ore nella locale caserma dei carabinieri”. “Il fascicolo relativo a questa vicenda tragica – ricorda il senatore – resta tenacemente e immotivatamente chiuso, mentre il pm che ne è titolare denuncia la sorella della vittima”. “Ma se Lucia Uva è colpevole – dichiara Mancone – io che seguo la vicenda da anni e che conosco bene Lucia Uva, mi dichiaro corresponsabile e correo“.
Giustizia & Impunità
Morte di Uva, accusò i carabinieri: la sorella indagata per diffamazione
Il provvedimento della procura di Varese in seguito all'intervista rilasciata alle Iene e ad alcuni insulti rivolti alle forze dell'ordine sulla sua pagina Facebook. Lei non molla: "Sono indagata perché ho detto la verità. Continuo la mia battaglia per fare chiarezza su quanto successo quella notte"
Nelle ore in cui montano le polemiche sul caso di Federico Aldrovandi, seguite al sit-in della polizia sotto l’ufficio della madre, tornano ad accendersi i riflettori sulla morte di Giuseppe Uva, l’uomo morto nel giugno del 2008 all’ospedale di Varese dopo essere stato fermato dai carabinieri. La sorella di Giuseppe, Lucia Uva, è indagata dalla procura di Varese per diffamazione e istigazione a disobbedire alle leggi, a causa di una sua intervista rilasciata alla trasmissione televisiva Le Iene e ad alcuni insulti rivolti alle forze dell’ordine pubblicati sulla sua pagina Facebook. Nel corso del servizio andato in onda nel 2011 la donna ha accusato i carabinieri di aver percosso il fratello in caserma, dove aveva trascorso parte della notte.
I parenti hanno sempre sostenuto che Giuseppe, fermato ubriaco per strada, è morto anche a causa di violenze subite da parte delle forze dell’ordine. “Ho ricevuto oggi l’avviso di garanzia – ha spiegato Uva – sono indagata solo perché ho detto la verità ma supereremo anche questo”. “Continuo a portare avanti la mia battaglia – ha sottolineato – e a chiedere che venga riaperto il caso per fare chiarezza su quanto successo quella notte”. Il processo che si è aperto dopo la morte dell’uomo ha portato all’assoluzione di uno dei medici dell’ospedale di Varese, accusato di aver somministrato al paziente farmaci incompatibili con il suo stato di ubriachezza.
La donna incassa la solidarietà del senatore del Pd Luigi Manconi. “Apprendo che Lucia Uva è stata raggiunta da una citazione della procura di Varese perché indagata per diffamazione nei confronti di polizia e carabinieri, da lei indicati come responsabili del decesso del fratello Giuseppe, morto a giugno del 2008 nell’ospedale di Varese, dopo aver passato ore nella locale caserma dei carabinieri”. “Il fascicolo relativo a questa vicenda tragica – ricorda il senatore – resta tenacemente e immotivatamente chiuso, mentre il pm che ne è titolare denuncia la sorella della vittima”. “Ma se Lucia Uva è colpevole – dichiara Mancone – io che seguo la vicenda da anni e che conosco bene Lucia Uva, mi dichiaro corresponsabile e correo“.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".