Carte di credito per comprare beni di prima necessità, ma con le quali non sarà comunque possibile acquistare alcool, sigarette oppure giocare d’azzardo. Sta suscitando polemiche la decisione delle amministrazioni locali di dotare le persone più bisognose di strumenti finanziari elettronici, invece dei soliti bonifici sui conti correnti bancari. Aiuti per le emergenze, chiaramente, con prestiti medi attorno alle 80 sterline, 100 euro, ma che possono salire fino a 1.200 euro per disabili e affetti da gravi malattie. Le associazioni per la difesa dei diritti ora non ci stanno: “Impedire l’acquisto di qualsiasi cosa è controllo sociale”. Ma le amministrazioni comunali tirano dritte per la loro strada: “Sì a cibo, vestiti e pannolini, no assoluto a chi vuole portare avanti qualche vizio con il denaro dello Stato”.
Il denaro, appunto: un’altra critica delle associazioni di volontariato ruota intorno alla riduzione del fondo per le emergenze. Quando la competenza era diretta dello Stato, venivano stanziati, ogni anno, circa 230 milioni di sterline. Ora che, dall’anno scorso, la delega è passata nelle mani di 150 amministrazioni locali, per il 2013-2014 il fondo si è ridotto a 178 milioni. Chiaro, dunque, che la direzione intrapresa sia quella di un maggiore controllo delle spese. Con decisioni che, tuttavia, hanno attirato anche altre critiche. Come quella di destinare una parte importante del fondo alle banche del cibo, che poi dovranno redistribuire le risorse sotto forma di pasti caldi e alimenti in scatola. Lady Lister, una lord laburista ed esperta di povertà, è andata all’attacco: “Destinare le risorse alle banche del cibo lascerà le persone più vulnerabili a bocca asciutta, questo perché non tutti sono in grado di usufruire, per le loro condizioni personali, della rete di assistenza. Molto meglio, invece, dare risorse direttamente alle persone più bisognose, che così si possono gestire come meglio credono”.
Eppure proprio questa “libertà” è al centro delle ire delle amministrazioni locali. Il Comune di Manchester ha subordinato gli aiuti d’emergenza “a un buon comportamento, certificato, del soggetto bisognoso”. Il Comune di Bristol, invece, che continua a fornire denaro contante, fa controlli a campione e in caso di acquisto di alcool e sigarette chiede indietro la somma elargita, con, in più, il pagamento di una piccola multa. Child Poverty Action Group, una importante charity, ha detto: “Questo è un modo per stigmatizzare le persone che hanno bisogno d’aiuto, così come lo è anche il costringerle a rivolgersi alle banche del cibo. Se consideriamo che inoltre il fondo si è ridotto, non possiamo di certo dire che la condizione sia ottimale”. Ma la rivoluzione delle carte di credito, che partirà dal primo di aprile di quest’anno, porta tuttavia a un altro timore, come sottolineato da chi quotidianamente lavora con la povertà. La paura è che d’ora in poi una persona bisognosa che intenda acquistare alcool o sigarette possa ricorrere al piccolo crimine o all’illecito. “E le dipendenze da sostanze sono spesso una piaga fra le classi più disagiate”, ha sottolineato un operatore intervenendo a un meeting al Comune di Leeds. Intanto, ogni anno, nel Regno Unito, decine di migliaia di persone ricorrono ai finanziamenti di prima emergenza.
Diritti
Uk, carte di credito comunali ai poveri. Ma non per alcool e sigarette
Sta suscitando critiche la decisione delle amministrazioni locali di dotare le persone più bisognose di strumenti finanziari elettronici, invece dei soliti bonifici sui conti correnti bancari. La paura è che d’ora in poi una persona bisognosa che intenda acquistare alcool o sigarette possa ricorrere al piccolo crimine o all’illecito
Carte di credito per comprare beni di prima necessità, ma con le quali non sarà comunque possibile acquistare alcool, sigarette oppure giocare d’azzardo. Sta suscitando polemiche la decisione delle amministrazioni locali di dotare le persone più bisognose di strumenti finanziari elettronici, invece dei soliti bonifici sui conti correnti bancari. Aiuti per le emergenze, chiaramente, con prestiti medi attorno alle 80 sterline, 100 euro, ma che possono salire fino a 1.200 euro per disabili e affetti da gravi malattie. Le associazioni per la difesa dei diritti ora non ci stanno: “Impedire l’acquisto di qualsiasi cosa è controllo sociale”. Ma le amministrazioni comunali tirano dritte per la loro strada: “Sì a cibo, vestiti e pannolini, no assoluto a chi vuole portare avanti qualche vizio con il denaro dello Stato”.
Il denaro, appunto: un’altra critica delle associazioni di volontariato ruota intorno alla riduzione del fondo per le emergenze. Quando la competenza era diretta dello Stato, venivano stanziati, ogni anno, circa 230 milioni di sterline. Ora che, dall’anno scorso, la delega è passata nelle mani di 150 amministrazioni locali, per il 2013-2014 il fondo si è ridotto a 178 milioni. Chiaro, dunque, che la direzione intrapresa sia quella di un maggiore controllo delle spese. Con decisioni che, tuttavia, hanno attirato anche altre critiche. Come quella di destinare una parte importante del fondo alle banche del cibo, che poi dovranno redistribuire le risorse sotto forma di pasti caldi e alimenti in scatola. Lady Lister, una lord laburista ed esperta di povertà, è andata all’attacco: “Destinare le risorse alle banche del cibo lascerà le persone più vulnerabili a bocca asciutta, questo perché non tutti sono in grado di usufruire, per le loro condizioni personali, della rete di assistenza. Molto meglio, invece, dare risorse direttamente alle persone più bisognose, che così si possono gestire come meglio credono”.
Eppure proprio questa “libertà” è al centro delle ire delle amministrazioni locali. Il Comune di Manchester ha subordinato gli aiuti d’emergenza “a un buon comportamento, certificato, del soggetto bisognoso”. Il Comune di Bristol, invece, che continua a fornire denaro contante, fa controlli a campione e in caso di acquisto di alcool e sigarette chiede indietro la somma elargita, con, in più, il pagamento di una piccola multa. Child Poverty Action Group, una importante charity, ha detto: “Questo è un modo per stigmatizzare le persone che hanno bisogno d’aiuto, così come lo è anche il costringerle a rivolgersi alle banche del cibo. Se consideriamo che inoltre il fondo si è ridotto, non possiamo di certo dire che la condizione sia ottimale”. Ma la rivoluzione delle carte di credito, che partirà dal primo di aprile di quest’anno, porta tuttavia a un altro timore, come sottolineato da chi quotidianamente lavora con la povertà. La paura è che d’ora in poi una persona bisognosa che intenda acquistare alcool o sigarette possa ricorrere al piccolo crimine o all’illecito. “E le dipendenze da sostanze sono spesso una piaga fra le classi più disagiate”, ha sottolineato un operatore intervenendo a un meeting al Comune di Leeds. Intanto, ogni anno, nel Regno Unito, decine di migliaia di persone ricorrono ai finanziamenti di prima emergenza.
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Economia & Lobby
Caro bollette, a due settimane dagli annunci di Giorgetti il decreto slitta ancora: cdm rinviato a venerdì
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Tutto quello che ha a che fare con le emergenze vere di cittadini, famiglie, imprese passa in secondo piano nell’agenda del governo Meloni. Così è stato ed è per le liste d’attesa e per il diritto alla salute negato a milioni di concittadini, così è per il caro-bollette che da troppi mesi penalizza le aziende italiane e mette in ginocchio le fasce sociali più disagiate". Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità nella segreteria del Partito Democratico.
"Oggi la segretaria del Pd Elly Schlein ha presentato proposte molto chiare e concrete, che raccolgono peraltro l’interesse di imprenditori e associazioni degli utenti. Il Cdm sul problema del caro energia pare invece che slitti a venerdì. La presidente Meloni ne approfitti per raccogliere le nostre proposte sul disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas e sull’Acquirente unico".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - La lotta alle mafie andrebbe portata avanti "in maniera trasversale. Ma non stiamo vedendo disponibilità all'ascolto e al lavoro comune da parte di questa destra". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno. "Noi continueremo a fare da pungolo costante, il messaggio che deve arrivare chiaro alle nuove generazioni è che la mafia è un male, e un freno al nostro Paese. Il Pd oggi più che mai è intenzionato a portare avanti questo lavoro con determinazione, mano nella mano con le realtà che affrontano il problema ogni giorno e ne sanno certamente più di noi".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - Nel contrasto alle mafie "il ruolo delle forze dell'ordine e della magistratura è fondamentale. Noi riconosciamo e sosteniamo il lavoro quotidiano delle forze dell'ordine. Vanno sostenute le forze dell'ordine, come la magistratura, che invece vediamo attaccata tutti i giorni da chi governa". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno.