Ieri è stata celebrata la giornata mondiale dell’Autismo e la finalità era, come sempre, apparentemente valida e apprezzabile: sensibilizzare l’opinione pubblica verso questa patologia che sta diventando così frequente da essere considerata quasi una “epidemia”.
Però, diversamente dalle patologie epidemiche, come quelle influenzali e parainfluenzali, localizzate a qualche Paese o pandemiche, vere o false che siano (perché ormai siamo abituati a tutto), quella autistica è una “epidemia” molto singolare:
– Non è infettiva, ma pare estendersi con velocità impressionante avendo una curva di crescita quasi esponenziale (si è passati da 1 caso ogni 1.333 bambini USA a metà degli anni 1980, a 1 ogni 323 bambini alla fine degli anni 1990, a 1 ogni 166 bambini nel 2004, a 1 caso ogni 50 oggi: dati dei CDC di Atlanta).
– Non è una vera epidemia, ma pare aver colpito più persone delle comuni pandemie e sicuramente più persone di quelle interessate dalla famosa pandemia da virus influenzale H1N1 (influenza suina, per la quale sono stati spesi miliardi di euro).
– Non infetta gli adulti perché colpisce i bambini, ma un giorno anche questi diventeranno adulti e allora, se le cose non cambieranno, la società futura avrà molti più problemi d’oggi.
– È oggetto di molti studi e ricerche, ma sono essenzialmente studi epidemiologici e descrittivi, perché ben pochi si concentrano sull’aspetto terapeutico e, quando lo fanno, seguono l’approccio sintomatico-palliativo e non certo quello curativo.
È vero che di autismo non si muore, ma sicuramente si vive male e non mi riferisco solo ai bambini interessati, ma anche ai loro genitori, ai loro fratelli, familiari e amici, ai loro compagni di gioco e di scuola, ai loro insegnanti, ai loro vicini di appartamento o di casa e, perché no, anche ai loro pediatri, logopedisti, psichiatri, psicoterapeuti, ecc., ecc. che sanno e possono fare ben poco.
C’è un piccolo mondo che, volente o nolente, gira attorno a loro e, se la realtà futura sarà quella che stiamo intravedendo, tra un po’ di anni sarà anche tutto il nostro grande mondo moderno ad essere costretto a girare attorno a loro e con loro.
Non che loro non se lo meritino, perché sono bambini per certi aspetti meravigliosi e dai quali abbiamo molto da imparare, ma ciò non toglie che la comunicazione con loro sia un po’ difficile … sia da iniziare e che da continuare.
Ma oggi non si può veramente fare nulla per aiutarli?
Intanto, sarebbe da capire perché questi bambini si ammalano!
Sappiamo tutti che l’autismo ha una eziologia multifattoriale: ha cause genetiche, tossicologiche, farmacologiche, immunologiche, infettive, nutrizionali, psicologiche, psichiatriche, ecc.
È vero che su alcuni di questi fattori possiamo fare ben poco:
– sui geni per ora non possiamo agire, ma d’altra parte sappiamo che il fattore genetico agisce solo per il 3-5% dei casi;
– sul fattore tossicologico potremmo e dovremmo agire più agevolmente, ma sappiamo che non è facile nel breve termine ridurre l’inquinamento aereo, alimentare, idrico e forse neppure quello elettromagnetico;
– sui fattori nutrizionali, psicologici e psichiatrici sarebbe ancora più facile agire, specie su scala familiare/personale, ma si incontrano ostacoli dettati da abitudini, usanze generazionali, preconcetti individuali e sociali …
Però, se dobbiamo parlare di pre-concetti, pare che oggi, tra i fattori eziologici dell’autismo, i pre-concetti maggiori si trovino a livello medico nell’irrazionale diatriba nell’accettare o meno le vaccinazioni pediatriche come causa rilevante dello spettro autistico.
Eppure, è esperienza quotidiana di tutti i medici che vogliono “perdere” (o investire?) un po’ di tempo nel raccogliere la storia dei bambini autistici, sentirsi spontaneamente ripetere con troppa frequenza dai genitori che i disturbi sono iniziati dopo le prime vaccinazioni pediatriche. Subito dopo il primo o secondo inoculo vaccinale il bambino presenta dei disturbi comportamentali e/o disturbi del sonno e/o dell’appetito con un netto aumento della facilità ad ammalarsi di patologie delle prime vie respiratorie e/o di disturbi digestivi, ma con un successivo inoculo vaccinale si assiste ad un drammatico peggioramento fino a svariate gravi patologie tra le quali spicca la sindrome autistica.
Questa non è teoria o dialettica speculativa, questa è esperienza ambulatoriale quotidiana spicciola.
La letteratura scientifica è ricca di studi che sono dimenticati solo da coloro che non li vogliono conoscere e che attribuiscono alle vaccinazioni pediatriche una iperstimolazione dei processi immunitari infiammatori cerebrali citochine-dipendenti, che in bambini predisposti, anche a causa di una particolare carenza (genetica, nutrizionale, post-infettiva, da immaturità neonatale, ecc.) documentata di fattori antiossidanti, può scatenare la patologia autistica.
E i media cosa fanno?
Il 2 aprile c’è stata una trasmissione radiofonica (Melog su Radio 24) che, più che parlare di autismo, sembrava avere l’obiettivo di denigrare coloro che lo attribuiscono anche alle vaccinazioni pediatriche. Eppure sono migliaia e in netto aumento i genitori che nel nostro Paese fanno questa correlazione e, anche se questi non sono medici, loro non sono sicuramente privi né di obiettività né di buon senso, e loro non hanno di certo alcun interesse a propagandare o ad esaltare la causa vaccinale.
Quello che è singolare è che menti aperte e prive di pregiudizi oggi potrebbero avere anche le prove che i vaccini pediatrici sono una delle cause (forse la principale?) di danno pediatrico.
Nell’autunno scorso è stato tradotto in italiano un libro di Tinus Smits intitolato “Autismo. Oltre la disperazione” dove l’Autore, certamente serio e non coinvolto in giochi di potere o di interessi personali, dimostra che una semplice ed economica terapia antidotante basata sulla somministrazione di elevate diluizioni dei comuni vaccini pediatrici preventivamente e adeguatamente omeopaticizzati, ha guarito dall’autismo più di 300 bambini.
Certo, alcuni non accettano l’Omeopatia, ma la cosa non è né nuova né stupefacente, perché anche mio nonno diceva che non c’è più sordo di colui che non vuol sentire e quindi forse servono poco anche queste prove, che in Medicina si definiscono ex adiuvantibus, per dimostrare che sono stati proprio i vaccini a scatenare l’autismo nei soggetti che rispondono alla terapia omeopatica con il solito aggravamento iniziale e poi con il beneficio successivo (diversamente dai bambini autistici che non hanno alcun aggravamento iniziale al trattamento omeopatico e che quindi dimostrano non essere stati resi autistici dallo stimolo vaccinale).
Mi rendo perfettamente conto che oggi, con la propaganda che si fa alla pratica vaccinale, denunciare che i vaccini sono una delle cause dell’autismo disturba molto l’Industria Farmaceutica e tutti coloro che ad essa sono più o meno strettamente vincolati, dato che sappiamo tutti che dietro ai vaccini ci sono imponenti interessi economici.
In conclusione, più che sensibilizzare l’opinione pubblica verso l’autismo, come abbiamo detto all’inizio e come si vorrebbe fare agli alti livelli internazionali, credo sarebbe meglio che siano gli “alti livelli” a dover sensibilizzare loro stessi, perché i “bassi livelli”, cioè i singoli genitori e familiari dei bambini autistici, sono già molto ben sensibilizzati e da molto tempo … Essi sanno bene cos’è la sindrome autistica e spesso sanno anche cosa l’ha causata, perché essi si scontrano con la sua drammatica problematicità tutti i giorni.
Noi medici, che vediamo questi genitori e i loro figli autistici nei nostri ambulatori di base, più che parole e discussioni sterili, desideriamo avere (non solo noi medici, ma anche i genitori e ovviamente i bambini autistici) una terapia efficace e delle linee-guida chiare su come gestire e curare questa patologia che è ormai diventata un’emergenza.
Siamo stanchi di giochi di potere, di sotterfugi, di tentativi fatti per nascondere la realtà e di pre-giudizi, vogliamo fatti concreti e oggi alcuni fatti ci dicono che una parte dei bambini autistici può guarire, specie se curata in tempo.
Ma allora, a chi interessa l’autismo? Solo ai genitori? È questa la nostra meravigliosa Medicina Moderna?
Roberto Gava
Farmacologo, Tossicologo, Cardiologo, Omeopata
Scienza - 3 Aprile 2013
A chi interessa il bambino autistico?
Ieri è stata celebrata la giornata mondiale dell’Autismo e la finalità era, come sempre, apparentemente valida e apprezzabile: sensibilizzare l’opinione pubblica verso questa patologia che sta diventando così frequente da essere considerata quasi una “epidemia”.
Però, diversamente dalle patologie epidemiche, come quelle influenzali e parainfluenzali, localizzate a qualche Paese o pandemiche, vere o false che siano (perché ormai siamo abituati a tutto), quella autistica è una “epidemia” molto singolare:
– Non è infettiva, ma pare estendersi con velocità impressionante avendo una curva di crescita quasi esponenziale (si è passati da 1 caso ogni 1.333 bambini USA a metà degli anni 1980, a 1 ogni 323 bambini alla fine degli anni 1990, a 1 ogni 166 bambini nel 2004, a 1 caso ogni 50 oggi: dati dei CDC di Atlanta).
– Non è una vera epidemia, ma pare aver colpito più persone delle comuni pandemie e sicuramente più persone di quelle interessate dalla famosa pandemia da virus influenzale H1N1 (influenza suina, per la quale sono stati spesi miliardi di euro).
– Non infetta gli adulti perché colpisce i bambini, ma un giorno anche questi diventeranno adulti e allora, se le cose non cambieranno, la società futura avrà molti più problemi d’oggi.
– È oggetto di molti studi e ricerche, ma sono essenzialmente studi epidemiologici e descrittivi, perché ben pochi si concentrano sull’aspetto terapeutico e, quando lo fanno, seguono l’approccio sintomatico-palliativo e non certo quello curativo.
È vero che di autismo non si muore, ma sicuramente si vive male e non mi riferisco solo ai bambini interessati, ma anche ai loro genitori, ai loro fratelli, familiari e amici, ai loro compagni di gioco e di scuola, ai loro insegnanti, ai loro vicini di appartamento o di casa e, perché no, anche ai loro pediatri, logopedisti, psichiatri, psicoterapeuti, ecc., ecc. che sanno e possono fare ben poco.
C’è un piccolo mondo che, volente o nolente, gira attorno a loro e, se la realtà futura sarà quella che stiamo intravedendo, tra un po’ di anni sarà anche tutto il nostro grande mondo moderno ad essere costretto a girare attorno a loro e con loro.
Non che loro non se lo meritino, perché sono bambini per certi aspetti meravigliosi e dai quali abbiamo molto da imparare, ma ciò non toglie che la comunicazione con loro sia un po’ difficile … sia da iniziare e che da continuare.
Ma oggi non si può veramente fare nulla per aiutarli?
Intanto, sarebbe da capire perché questi bambini si ammalano!
Sappiamo tutti che l’autismo ha una eziologia multifattoriale: ha cause genetiche, tossicologiche, farmacologiche, immunologiche, infettive, nutrizionali, psicologiche, psichiatriche, ecc.
È vero che su alcuni di questi fattori possiamo fare ben poco:
– sui geni per ora non possiamo agire, ma d’altra parte sappiamo che il fattore genetico agisce solo per il 3-5% dei casi;
– sul fattore tossicologico potremmo e dovremmo agire più agevolmente, ma sappiamo che non è facile nel breve termine ridurre l’inquinamento aereo, alimentare, idrico e forse neppure quello elettromagnetico;
– sui fattori nutrizionali, psicologici e psichiatrici sarebbe ancora più facile agire, specie su scala familiare/personale, ma si incontrano ostacoli dettati da abitudini, usanze generazionali, preconcetti individuali e sociali …
Però, se dobbiamo parlare di pre-concetti, pare che oggi, tra i fattori eziologici dell’autismo, i pre-concetti maggiori si trovino a livello medico nell’irrazionale diatriba nell’accettare o meno le vaccinazioni pediatriche come causa rilevante dello spettro autistico.
Eppure, è esperienza quotidiana di tutti i medici che vogliono “perdere” (o investire?) un po’ di tempo nel raccogliere la storia dei bambini autistici, sentirsi spontaneamente ripetere con troppa frequenza dai genitori che i disturbi sono iniziati dopo le prime vaccinazioni pediatriche. Subito dopo il primo o secondo inoculo vaccinale il bambino presenta dei disturbi comportamentali e/o disturbi del sonno e/o dell’appetito con un netto aumento della facilità ad ammalarsi di patologie delle prime vie respiratorie e/o di disturbi digestivi, ma con un successivo inoculo vaccinale si assiste ad un drammatico peggioramento fino a svariate gravi patologie tra le quali spicca la sindrome autistica.
Questa non è teoria o dialettica speculativa, questa è esperienza ambulatoriale quotidiana spicciola.
La letteratura scientifica è ricca di studi che sono dimenticati solo da coloro che non li vogliono conoscere e che attribuiscono alle vaccinazioni pediatriche una iperstimolazione dei processi immunitari infiammatori cerebrali citochine-dipendenti, che in bambini predisposti, anche a causa di una particolare carenza (genetica, nutrizionale, post-infettiva, da immaturità neonatale, ecc.) documentata di fattori antiossidanti, può scatenare la patologia autistica.
E i media cosa fanno?
Il 2 aprile c’è stata una trasmissione radiofonica (Melog su Radio 24) che, più che parlare di autismo, sembrava avere l’obiettivo di denigrare coloro che lo attribuiscono anche alle vaccinazioni pediatriche. Eppure sono migliaia e in netto aumento i genitori che nel nostro Paese fanno questa correlazione e, anche se questi non sono medici, loro non sono sicuramente privi né di obiettività né di buon senso, e loro non hanno di certo alcun interesse a propagandare o ad esaltare la causa vaccinale.
Quello che è singolare è che menti aperte e prive di pregiudizi oggi potrebbero avere anche le prove che i vaccini pediatrici sono una delle cause (forse la principale?) di danno pediatrico.
Nell’autunno scorso è stato tradotto in italiano un libro di Tinus Smits intitolato “Autismo. Oltre la disperazione” dove l’Autore, certamente serio e non coinvolto in giochi di potere o di interessi personali, dimostra che una semplice ed economica terapia antidotante basata sulla somministrazione di elevate diluizioni dei comuni vaccini pediatrici preventivamente e adeguatamente omeopaticizzati, ha guarito dall’autismo più di 300 bambini.
Certo, alcuni non accettano l’Omeopatia, ma la cosa non è né nuova né stupefacente, perché anche mio nonno diceva che non c’è più sordo di colui che non vuol sentire e quindi forse servono poco anche queste prove, che in Medicina si definiscono ex adiuvantibus, per dimostrare che sono stati proprio i vaccini a scatenare l’autismo nei soggetti che rispondono alla terapia omeopatica con il solito aggravamento iniziale e poi con il beneficio successivo (diversamente dai bambini autistici che non hanno alcun aggravamento iniziale al trattamento omeopatico e che quindi dimostrano non essere stati resi autistici dallo stimolo vaccinale).
Mi rendo perfettamente conto che oggi, con la propaganda che si fa alla pratica vaccinale, denunciare che i vaccini sono una delle cause dell’autismo disturba molto l’Industria Farmaceutica e tutti coloro che ad essa sono più o meno strettamente vincolati, dato che sappiamo tutti che dietro ai vaccini ci sono imponenti interessi economici.
In conclusione, più che sensibilizzare l’opinione pubblica verso l’autismo, come abbiamo detto all’inizio e come si vorrebbe fare agli alti livelli internazionali, credo sarebbe meglio che siano gli “alti livelli” a dover sensibilizzare loro stessi, perché i “bassi livelli”, cioè i singoli genitori e familiari dei bambini autistici, sono già molto ben sensibilizzati e da molto tempo … Essi sanno bene cos’è la sindrome autistica e spesso sanno anche cosa l’ha causata, perché essi si scontrano con la sua drammatica problematicità tutti i giorni.
Noi medici, che vediamo questi genitori e i loro figli autistici nei nostri ambulatori di base, più che parole e discussioni sterili, desideriamo avere (non solo noi medici, ma anche i genitori e ovviamente i bambini autistici) una terapia efficace e delle linee-guida chiare su come gestire e curare questa patologia che è ormai diventata un’emergenza.
Siamo stanchi di giochi di potere, di sotterfugi, di tentativi fatti per nascondere la realtà e di pre-giudizi, vogliamo fatti concreti e oggi alcuni fatti ci dicono che una parte dei bambini autistici può guarire, specie se curata in tempo.
Ma allora, a chi interessa l’autismo? Solo ai genitori? È questa la nostra meravigliosa Medicina Moderna?
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Roma, 26 feb. (Adnkronos) - Tappa speciale ad Avellino per la campagna antiviolenza di Rai Radio 1 e Grr in programma il 28 febbraio. Ad accogliere il direttore Francesco Pionati e l’ideatrice e coordinatrice dell’iniziativa itinerante Elena Paba, l’Istituto tecnico tecnologico Guido Dorso e il suo Auditorium Itt dove si succederanno interventi e collegamenti esterni. Ricevuta dalla sindaca Laura Nargi, la squadra Rai mostrerà al pubblico di giovani studenti e personale docente il video del recente incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Mattarella e farà ascoltare la lettura del messaggio dedicato da Papa Francesco a testimonianza del consenso istituzionale intorno alla campagna che va avanti ormai da oltre un anno e si concluderà alla fine di marzo.
Tra gli interventi in presenza, quello di Maria de Luzemberger, sostituta Procuratrice della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Napoli, Fiorella Pagliuca provveditore agli studi di Avellino Ufficio VII Usr Campania, la psicologa Teresa D’Aria, l’avvocatessa Carmela Giaquinto. Tra i collegamenti esterni, quello con Alida Serracchieri vicecoordinatrice medica di 'Medici Senza Frontiere Italia sul soccorso in mare, con Nunziella di Fazio, Direttrice del carcere Piazza Lanza di Catania, e con Parisà Nazari del movimento iraniano 'Donna Vita Libertà'.
Tante le testimonianze di storie reali anche con il coinvolgimento del centro antiviolenza Nemesi, e il lavoro giornalistico sul campo raccontato attraverso le voci raccolte da Lara Martino del Tgr Campania. Sarà trasmessa, inoltre, un’intervista realizzata da Elena Paba a Caroline Darian la figlia di Gisele Pelicot, testimone di un caso che sta scuotendo l’opinione pubblica mondiale. L’intera mattinata sarà trasmessa in diretta streaming sul canale Youtube dell’Itt Guido Dorso, all’indirizzo "Come un'onda, contro la violenza sulle Donne" e una versione integrale andrà in onda il 7 marzo su Rai radio 1 Gr Parlamento.
Tel Aviv, 26 feb. (Adnkronos) - Le Idf hanno colpito diverse postazioni di lancio nella zona di Khan Yunis, nel sud di Gaza, dalle quali è stato lanciato un razzo poi caduto all'interno della Striscia.
Gaza, 26 feb. (Adnkronos) - Hamas ha annunciato che l'ospedale europeo di Khan Yunis si sta preparando ad accogliere i 602 detenuti palestinesi che dovevano essere rilasciati da Israele sabato e la cui liberazione era stata rinviata. Si prevede che arriveranno nella Striscia di Gaza tra le 22 e la mezzanotte di oggi.
Roma, 26 feb (Adnkronos) - Pd e M5s hanno chiesto, nella Conferenza dei capigruppo della Camera, che la premier Giorgia Meloni riferisca in aula prima del 6 marzo, data del Consiglio Ue straordinario sull'Ucraina. "Vedremo, ma l'agenda della Meloni è molto impegnata", ha spiegato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani al termine della capigruppo.
"Speriamo che venga, non ci hanno dato molti margini ma riteniamo che per una cosa così importante doveva essere automatico. Ci è stato detto che ci sono degli impegni", ha spiegato il capogruppo del M5s Riccardo Ricciardi.
"La nostra è stata una richiesta molto pressante e ci auguriamo che il ministro Ciriani che ci ha detto che la avrebbe incontrata a breve ci possa dare una risposta. Questo Consiglio straordinario del 6 marzo richiede un confronto parlamentare inevitabile. Non è sufficiente aspettare le comunicazioni del 18 e 19 marzo. Ci auguriamo che la stessa presidente del Consiglio comprenda quanto sia necessario un confronto parlamentare sui temi della politica internazionale e dell'Ucraina nel caso specifico", ha spiegato la capogruppo del Pd Chiara Braga.
Roma, 26 feb (Adnkronos) - Si terrà il 5 marzo alla Camera la commemorazione di Nicola Calipari a 20 anni dalla sua scomparsa.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "La vergogna dei centri per migranti in Albania si arricchisce giorno dopo giorno di altre perle. Non solo violano le leggi e le convenzioni internazionali; non solo sono uno sperpero ingente di risorse dei contribuenti; non solo restano sostanzialmente chiusi o tramutati in canili; oggi scopriamo, grazie ad una denuncia del sindacato Silp-Cgil, che i poliziotti italiani impegnati nella vigilanza non ricevono neanche il giusto compenso per la loro attività. Ritardi sui pagamenti degli straordinari, ma anche sulle altre voci della busta paga". Così il deputato democratico, Matteo Mauri, responsabile Sicurezza del Partito Democratico.
"Per il trattamento di missione all'estero, ad esempio, hanno ricevuto solo un acconto dall’agosto 2024 e nulla più. Si tratta di un trattamento inaccettabile per un personale che si è trovato senza colpa anche al centro di polemiche mediatiche proprio per la condizione di sostanziale inutilità della presenza in Albania. Il governo intervenga subito per mettere fine a questa doppia beffa e, soprattutto, faccia marcia indietro su un’operazione inutile, costosa e disumana”.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - Il seguito dell'esame della mozione sfiducia al ministro della Giustizia Carlo Nordio alla Camera si svolgerà martedì 4 marzo se conclusi i precedenti Odg, altrimenti giovedì 13 marzo. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.