Il 20,5% degli elettori del Movimento 5 Stelle appoggerebbe un governo Bersani, il 20,5% un esecutivo di larghe intese. Più del 40%, insomma, sarebbe a favore di un accordo con il Pd, o per sostenere Bersani o per un’intesa su un altro nome. Secondo il 38,4%, invece, i parlamentari 5 Stelle dovrebbero puntare su un presidente del Consiglio indipendente e di alto profilo. Lo rivela un sondaggio eseguito da Emg e presentato ieri sera a Servizio Pubblico su La7.
Di fronte all’attuale stallo politico, per gli elettori del M5S cosa dovrebbe fare il partito di Grillo? Proporre un Presidente del Consiglio indipendente di alto profilo, nel 38,4% dei casi, appoggiare un governo Bersani (20,5%), favorire e dare la fiducia a un governo di larghe intese (20,5%), spingere per tornare al voto il prima possibile (20%). E in caso di nuove elezioni? A distanza di un mese e mezzo dai risultati elettorali di febbraio, il 74,7% dell’elettorato sondato da Emg rivoterebbe M5S; il 21,6%, no; mentre gli indecisi sono il 3,7%.
Difficile però che il risultato del sondaggio venga preso in considerazione da Grillo. Nei giorni scorsi sul suo blog è stato infatti pubblicato un post in cui si sottolineava che chi ha votato M5S sperando in un accordo col Pd, ha sbagliato voto. Un concetto che oggi verrà ribadito nell’incontro con i parlamentari del movimento, dove il fondatore potrebbe tornare a ripetere quanto aveva già minacciato poco dopo le elezioni: “Se volete votare la fiducia a un governo col Pd, io e Casaleggio andiamo via”.
In caso di elezioni, pareggio Pd, M5S, Pdl
Rimane così probabile un imminente ritorno alle urne. Se si svolgessero ora nuove elezioni, secondo un sondaggio realizzato dall’istituto Swg per Agorà (Rai Tre), si confermerebbe la corsa a tre (centrosinistra, centrodestra, M5S) nello spazio di pochissimi voti, quasi un pareggio a tre. Pd e Movimento 5 Stelle sono rispettivamente al 25,5 e al 25,4 percento. A ruota il Pdl (25%) con un distacco di mezzo punto dal primo partito. In lieve crescita (+0,3%) Scelta civica, al 7,1 per cento, mentre la Lega Nord scende leggermente (-0,2%) rispetto alla settimana scorsa, attestandosi al 4,1 percento. Pressoché stabili Sel e Udc, rispettivamente al 3 e al 2 per cento. Chiudono le intenzioni di voto Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale (1,2%) e Rivoluzione civile (1%).
Cresce ancora (+1%) la fiducia in Matteo Renzi, che raggiunge il 56 per cento. A seguirlo nella classifica dei leader politici più apprezzati c’è Beppe Grillo (30%), che sorpassa il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, al 29 per cento. A distanza di 2 punti c’è poi Silvio Berlusconi (27%), che sale di un punto rispetto alla settimana scorsa. Ne guadagna ben 4 il premier uscente Mario Monti, ultimo nome della lista con il 23 percento.