I parlamentari del Movimento 5 Stelle rinviano la rendicondazione delle spese. Rimane confermato il dimezzamento dell’indennità parlamentare, che per deputati e senatori grillini sarà di 5mila euro lordi al mese. Ma per quanto riguarda la diaria e le spese di esercizio del mandato, ha spiegato Vito Crimi in conferenza stampa, “abbiamo deciso di rimandare la rendicontazione a quando avremo in mano le prime buste paga”.
La dichiarazione di Crimi è arrivata dopo le polemiche scaturite in seguito a un articolo di Repubblica, che accusava il Movimento 5 Stelle di voler fare marcia indietro sulla diaria. Secondo il quotidiano, all’interno del movimento sta per passare la linea che 5mila euro lordi, circa 2.500 netti, sono pochi e quindi sarebbe bene consentire ai parlamentari di tenersi tutta la diaria di 3.500 euro al mese a titolo di rimborso delle spese a Roma, senza mostrare le ricevute delle spese effettivamente sostenute.
Contro l’articolo, che titolava “La retromarcia dei grillini: non bastano 2.500 euro. E Beppe: vanno bene 6mila”, ha preso posizione questa mattina il blog di Beppe Grillo, dove in un post si legge che “ogni candidato del Movimento 5 Stelle si è impegnato a rispettare il codice di comportamento che prevede 5.000 euro lordi per l’indennità parlamentare percepita. Il codice non è stato oggetto di discussione, dibattito o revisioni”.
Il codice del Movimento 5 Stelle prevede, che oltre all’indennità parlamentare, i parlamentari del M5S avranno diritto “a ogni altra voce di rimborso tra cui diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo”. E prorpio riguardo a diaria e spese di esercizio di mandato Crimi ha oggi annunciato un rinvio della rendicontazione finché non arriveranno i primi emolumenti. ”Fin dall’inizio – ha aggiunto – avevamo intenzione di pubblicare le nostre buste paga per dimostrare la nostra volontà di trasparenza: vogliamo che si possano anche vedere i bonifici verso il fondo a cui intendiamo destinare le eccedenze”. Nel corso della stessa conferenza stampa la capogruppo alla Camera Roberta Lombardi ha ricordato che l’M5S presenterà una proposta per accorpare voci di spesa e introdurre l’obbligo di rendicontazione.