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Spazio Grisù, a Ferrara nasce la prima factory creativa dell’Emilia Romagna

"Tutti quei mestieri che la mamma non riesce a capire" riuniti in un unico spazio di 4000mq nell'ex caserma dei Vigili del Fuoco. Start up e imprese già avviate tra cui un gruppo di designer, un laboratorio di architettura, una casa di produzione di documentari, una coop di formatori ad affitto zero per 5 anni
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Si chiama Spazio Grisù ed è la prima “factory creativa” dell’Emilia-Romagna, 4000mq nell’ex caserma dei Vigili del Fuoco di Ferrara riconsegnati a un gruppo di professionisti decisi a trasformare uno spazio abbandonato in una sorta di officina della cultura e della creatività.

A guardare l’elenco delle imprese che si sono installate nell’ex Caserma troviamo, tra gli altri, uno studio di progettazione di imbarcazioni elettriche, un gruppo di designer di mobili in ferro e vetro, un laboratorio di ricerca della Facoltà di Architettura di Ferrara, una casa di produzione indipendente di documentari, un’azienda che si occupa di audiolibri e una coop di formatori.

Il presidente dell’associazione Grisù Fabrizio Casetti scherzosamente ama parlare di “tutti quei mestieri che la mamma non riesce a capire”. Al di là delle battute l’idea è seria e funziona:  mettere a contatto start-up e imprese già avviate che si occupano di artigianato e di nuove tecnologie. “Casa per creativi”, la chiamano alcuni, “incubatrice per imprese”, direbbero i tecnici. “Recuperare uno spazio dismesso senza finanziamenti iniziali è stata una sfida forse folle, rischiosa, ma avvincente – racconta Maria Livia Brunelli di Spazio Grisù – Questo è un progetto comune, in cui tutti noi stiamo mettendo qualcosa: tempo, risorse e competenze. Un’idea in cui crediamo e che speriamo possa replicarsi in altri luoghi per creare nuovi posti di lavoro e premiare il merito”

La storia della caserma dei Vigili del Fuoco di Ferrara inizia nel 1930 e finisce nel 2004, quando fu abbandonata. Quasi 10 anni di inutilizzo e poi la rinascita, nel 2012, quando la Provincia di Ferrara decide di consegnare le chiavi dello stabile al gruppo no profit Grisù che promette di recuperare lo spazio e di riempirlo di attività imprenditoriali innovative. “Cercavamo uno spazio per collocare tutti coloro che usano l’arte e la cultura come materia prima – spiega Fabrizio Casetti – Un luogo che metta in comunicazione con altri colleghi che operano nello stesso ambito per influenzarsi a vicenda e scambiarsi idee”.

Dopo un anno l’associazione ha selezionato 18 progetti imprenditoriali per un totale di 60 posti di lavoro. Il costo per il pubblico? Nessuno, visto che tutta l’attività di recupero, pulizia e rimessa a norma dei 4mila metri quadrati, è finanziata dagli sponsor tecnici che hanno deciso di appoggiare l’idea della factory. Tra gli altri Banca di Romagna, Caricento, Unipol e l’Ascom locale. In cambio del lavoro di ristrutturazione tutte le imprese accolte nell’ex Caserma non dovranno pagare l’affitto per almeno cinque anni. “Per noi Grisù è diventata una priorità – ha spiegato Marcella Zappaterra, Presidente della Provincia di Ferrara – Abbiamo rinunciato a vendere l’ex Caserma dei Vigili del Fuoco per fare un investimento per il futuro della città. Sarà lo spazio delle imprese e il nostro interesse è far sì che resti a loro disposizione. Vogliamo che Spazio Grisù diventi un esempio e un modello per la provincia di Ferrara e ma anche per l’Italia in generale. Da parte della Provincia è stata poi ribadita la volontà di rinnovare la concessione dello spazio anche allo scadere del comodato d’uso gratuito”.

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