E’ di almeno 40 vittime e 850 feriti il bilancio del terremoto di magnitudo 6.3 registrato in Iran, nei pressi della centrale nucleare di Bushehr. Come sostenuto da Rostami, vicegovernatore della provincia di Bushehr, “il numero è destinato ad aumentare”. Rostami ha poi sottolineato che l’area colpita dal sisma “è molto ampia”. E il capo della Croce Rossa iraniana, Mahmoud Mozaffar, ha dichiarato alla tv di Stato che l’80% dei due villaggi vicini all’epicentro è stato distrutto, e che nella zona vivono almeno 10.000 persone. ”Prime stime” indicano inoltre che anche le città di Khormouj, Dayer a Kangan, situate nella provincia di Bushehr, sono state devastate dal terremoto. La scossa è stata percepita anche a Dubai, Abu Dhabi, Arabia Saudita e Bahrein. I grattacieli di Dubai Marina sono stati temporaneamente evacuati.
Il capo del Quartier generale disastri naturali e assistenza medica, Mohammad Taghi, ha fatto sapere che da Teheran verranno mobilitate cento ambulanze con squadre mediche. Il sisma, nella prima rilevazione dell’Istituto geofisico Usa (Usgs), è stato localizzato nel sud del Paese a circa 89 km da Bandar Bushehr e 92 km da Borazjan. L’epicentro è stato stimato a 10 km di profondità.
L’Iran ha assicurato all’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) che il sisma che oggi ha colpito il sud del Paese non ha provocato danni alla centrale nucleare di Bushehr. “Non ci sono stati danni nè fughe radioattive dalla centrale di Bushehr”, fa sapere l’Aiea, precisando che sulla base della magnitudo del sisma, della distanza dall’epicentro e da altri fattori non “chiederà informazioni aggiuntive all’Iran”.
Una seconda scossa di magnitudo 5.4 è stata registrata dall’Usgs nella stessa zona.